Pasqua
degli inizi
Le donne che avevano accompagnato Gesù fino alla sepoltura, Maria
di Màgdala e l’altra Maria, trascorso il sabato, ritornano a dare
uno sguardo al sepolcro, nell’ora in cui la luce del mattino spunta sul
primo giorno della settimana. Trovano che la pietra è stata rimossa.
L’evangelista Matteo parla anche di una forte scossa di terremoto, segno
apocalittico ad indicare la fine di un mondo e l’inizio di un mondo nuovo: “Si
dischiude una nuova dimensione della vita, la stessa materia viene trasformata
in un nuovo genere di realtà. D’ora in poi – disse una volta Tertulliano –
‘spirito e sangue’ hanno un posto in Dio. Un avvenimento che nessuno aveva
ideato e che andava al di là di ogni immaginazione” (Benedetto XVI, Gesù di
Nazaret).
Le guardie che erano a custodia del sepolcro, ne sono impaurite e
rientrano in città. Alle donne è affidato il lieto messaggio: “So che
cercate Gesù, il crocifisso...Andate subito a dire ai suoi discepoli questo: Si
è ridestato dal regno dei morti e va ad attendervi in Galilea, dove potrete
vederlo”. Ed ecco, mentre le donne corrono in fretta, con timore e gioia
grande, avviene l’incontro con il Signore: Gesù venne loro incontro. Gli
abbracciarono i piedi, come segno di tenerezza e di gioia incontenibile.
L’evangelista Giovanni (20,1-18) prova a ridire lo
stesso evento un po’ di anni dopo. Maria di Màgdala è la prima a far
visita al sepolcro, al mattino prestissimo, che ancora era buio. La
sostanza del racconto è la stessa ma la partecipazione e l’emozione sembrano
ancora più intense. Ella corre subito a chiamare Simon Pietro e l’altro
discepolo i quali, venuti al sepolcro, videro all’interno quelle bende
afflosciate e poi il fazzoletto, che copriva la testa, arrotolato in un posto a
parte. L’altro discepolo, che era arrivato prima, a quella vista si convinse.
Maria rimane sola nel giardino, accanto alla tomba, e
piange. “Donna, perché piangi? Chi cerchi?” E’ l’altro vertice del
racconto. “Maria!”: avviene l’incontro personale, quando Gesù la chiama
per nome. “Va’ dai miei fratelli!”
La vicenda umana di Gesù è stata il suo cammino verso il
Padre e dal Padre Egli viene per portarci la vita divina in pienezza, togliendo
di mezzo ogni ostacolo.
Fuggi, mio
Amato, simile a gazzella o a cerbiatto, sopra i monti degli aromi (Cantico dei Cantici).
Il sepolcro ‘vuoto’ è un segno. La realtà è Lui, Gesù, il
faro ai dispersi nel buio di questa lunga veglia di Pasqua su ogni
sentiero”.
11,00 Ann. Carlon Marco ord. dalle figlie
9,30 – Santa Messa.
DOMENICA – 16 Aprile – Domenica in Albis
11,00 – Def.ti Fam. Carlon, Barbot e Zambon
Def.ti Vettor Anna, Giacomo e Rosa
Ann. Quaia Pietro e Lachin Nadia
LUNEDI’ DI PASQUA – 10 Aprile
11,00 – Def.ti Carlon Angelo e Blasco Serena
MARTEDI’ – 11 Aprile
18,00 – Def. Zambon Marcello Rosit e Zambelli Bais Anna
SABATO – 15 Aprile – Domenica in Albis
18,00 – Trigesimo Bocus Rosalino
Offerte : Pro Chiesa NN € 20
09,45 – Def.ti Gennaro, Stefano ed Antonietta