venerdì 14 giugno 2024

DOMENICA, 16 GIUGNO - ANNO 14 n. 29 XI del T. Ordinario (B)



La terra è buona

Ezechiele, sacerdote esiliato a Babilonia, dopo un lungo silenzio riprende a parlare. Ricorre al linguaggio delle parabole. Dice che il Signore, Lui stesso, trapianterà sul monte di Gerusalemme un ramoscello di cedro, che “metterà

rami e farà frutti e diventerà un cedro magnifico. Sotto di lui uccelli di ogni tipo dimoreranno, ogni volatile riposerà all’ombra dei suoi rami” (17,22-24).

Ezechiele è certo della rinascita d’Israele; come  aveva detto il profeta Osea. “Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò senza misura. Israele metterà radici come un albero del Libano. Il tuo frutto è opera mia, Io sono il Signore tuo Dio”

Cafarnao, lago di Galilea. Gesù è seduto su una barca, poco lontano dalla riva. Della folla che lo seguiva una parte gli è rimasta attorno e tutti tendono l’orecchio per udire bene. Sgorgano le immagini, le une dopo le altre. Dopo gli incontri meno lieti con gli scribi e i parenti, ecco il cuore del messaggio, il segreto del Regno: “Così è il regno di Dio, come un uomo che getta il seme sulla terra”. Il seme, una volta seminato, fa il suo lavoro. Il terreno è per se stesso fecondo, da se stessa la terra produce. La terra feconda è il segno della benedizione di Dio per la fedeltà del popolo. Il frutto maturo stabilisce il tempo della mietitura. Infine il seminatore diventa mietitore. La parabola sembra dirci che nemmeno Gesù sa come il Vangelo annunciato si svilupperà e prenderà forma nella storia. Ma sappiamo con certezza che Dio condurrà a buon fine quello che ha iniziato in Gesù. Il tempo presente è un tempo di benedizione.

Un’ultima parabola: il piccolissimo granello di senape in un terreno fertile diventa una pianta che può superare i due metri. Gli uccelli amano quest’albero sia per i semi che per le foglie, alla cui ombra ci si può riparare. Quest’albero grande, unico punto di rifugio che nel suo grembo accoglie la vita e la protegge, è nato dal più piccolo di tutti i semi. Dio agisce così. Gesù è il piccolo seme, Gesù è il grande albero. Alcuni della comunità di Corinto rimproverano a San Paolo la sua poca fortuna e la sua condizione disagevole e precaria. Lui risponde, senza esitare: la nostra abitazione terrena è provvisoria, mentre è stabile l’abitazione del cielo. Il nostro corpo verrà trasfigurato in un corpo spirituale.

Paolo ha questa fiducia, colma di desiderio ripetuto: coloro che saranno vivi al momento della venuta del Signore non sperimenteranno la morte; sarà come indossare un vestito sull’altro, quella dimora nostra venuta dal cielo, una veste

di splendore. L’importante è essere graditi al Signore, già ora, rivestirsi di Lui (II Lettera ai Corinti 5,1-10). E’ bello lodare il Signore, cantare inni al tuo nome, o Altissimo, annunciare al mattino la tua Grazia e nella notte la tua fedeltà. Ho gioia a vederti agire, Signore.

 BUDOIA

 

 MERCOLEDI’  19  Giugno

 9,30 Santa Messa

 DOMENICA  23 Giugno,  XII del Tempo Ordinario

11,00  Trigesimo Carlon Marcellina ord. Famiglia

 Offerte: Pro Chiesa

               Mem.  Torregrossa Lorenzo  €  100 Da Fam.,  NN € 10.

 

DARDAGO

 MARTEDI  18 Giugno

18,00 Ottava  Ianna Giuseppe (Tavan)

           Anniv. Zambelli Bàis Anna, Zambon Marcello (Rosit)

 

SABATO  22 Giugno

18,00 D.ti Famiglia Morando,  Def. Tranci  Sandro,   

          D.ti  Bastianello Vinicio (Fuser),  Zambon  Luigia (Rosit)

Offerte:

Pro Chiesa  Fam. Zambon Bruno (Tarabin)  € 70

Zambon Antonio (Tunio) € 50;  Funerale  Janna Giuseppe  € 50. 

Per riscaldamento chiesa NN € 70

SANTA LUCIA

GIOVEDI’  20  Giugno                                          

18,00  Santa Messa

DOMENICA  23 Giugno  XII del Tempo Ordinario

09,45  Santa Messa