Un unico amore
Il Libro del Deuteronomio, ‘la seconda legge’, si
presenta come il
testamento di Mosé, le ultime parole che egli
rivolge al popolo al limitare del deserto, dopo quarant’anni di conflitti e
peregrinazioni.
Al centro, riassuntiva di tutto, l’esortazione
all’amore: ”Tu amerai il Signore, tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima
e con tutte le forze”
Di sua iniziativa Dio si è scelto un popolo, lo ha
amato di un amore immotivato, gratuito, sconfinato, origine e fine della
creazione e della redenzione.
L’invito ad amare il Signore si fonda sulla gioia
dell’incontro e la certezza del suo amore, che non abbandona colui che lo
cerca.
Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mia rupe dove trovo riparo, mio scudo, mia invincibile salvezza, mia difesa.
(Salmo 17/18 di David, servo del Signore, nel giorno
in cui il Signore lo liberò dalle mani di tutti i suoi nemici).
Gesù insegna nel tempio, passeggiando, gli si
possono avvicinare autorità
e rappresentanti delle diverse correnti e gruppi
religiosi. Ai saddukim, che negano la risurrezione, Egli ricorda che Dio è il
Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe, non un Dio di persone
morte ma di persone vive.
Incoraggiato da questa bella enunciazione,
interviene uno scriba (Marco 12,28-34), uno che ha come impegno professionale
lo studio e l’insegnamento della Sacra Scrittura. Gli chiede: “Qual è il primo
di tutti i comandamenti?”
Gesù risponde con le parole del Deuteronomio, un po’
ampliate. E aggiunge, sempre rifacendosi alla Scrittura (Levitico 19,18): “Il
secondo è questo: Amerai il tuo prossimo come te stesso”.
Il primo di tutti i comandamenti è duplice: come il
bambino diventa capace di amare a partire da una buona relazione con la madre e
il padre, così chi vive in una relazione profonda con Dio. L’amore è un dono,
una realtà che Dio ci fa conoscere e sperimentare così che, come un seme, possa
germogliare dentro di noi e svilupparsi nella nostra vita. Da Dio impariamo a
voler bene sempre, a guardare agli altri con il suo sguardo che va al di là
delle apparenze e riesce a cogliere le attese profonde dell’altro, ad amare
anche chi non lo merita.
E viceversa, andando incontro all’altro così com’è,
io mi apro a Dio, a sentire che Egli c’è ed è buono. Questo amore non finisce
mai.
Lo scriba d’Israele ha capito, l’affermazione che
amare Dio e il prossimo vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici è di
grande valore, tanto più che avviene nel tempio, il luogo dei sacrifici. Gesù
gli disse: “non sei lontano dal regno di Dio”.
E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Gesù è divenuto garante di un patto migliore. Egli
può salvare per tutto il
tempo avvenire quelli che mediante lui si avvicinano
a Dio, essendo sempre vivo per intercedere a nostro favore. Egli una volta per
tutte ha offerto se stesso e si offre con il semplice fatto di esistere. Con
l’innalzamento della sua umanità allo stesso livello di Dio, anche l’umanità
nostra, da lui assunta, è innalzata e
riscattata (Lettera agli Ebrei 7,22-28).
BUDOIA
MERCOLEDI’ 6 Novembre
9,30 Def. Dedor
Angelo e Rosa Suela
Def. ta
Alfier Assunta
DOMENICA 10 Novembre XXXII Tempo Ord.
11,00 Def.ti Angelin Giuseppe, Lea e
Giovanni
Def.ti Ariet Giuseppe e Maria
Def.ti Del Zotto Luigi e Salmaso Adele
Ord. da figlia Luisa
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Mem. Signora Angela fa Famigliari € 100,00
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DARDAGO
MARTEDI’ 5 Novembre
17,00 Deff. Famigliari
di Melocco Pietro
Def.
Bocus Luciano
VENERDI’ 8 Novembre
20,30 Veglia Mariana
SABATO 9 Novembre XXXII Tempo Ord.
18,00 Def.ti Parmesan Maria, Zambon Giovanni e
Claudia,
Zambon Raffaele Vincenzo.
SANTA LUCIA
GIOVEDI’ 7 Novembre
17,00 Santa
Messa
DOMENICA 10 Novembre XXXII Tempo Ordinario
9,45 Ricordo Def.ti
Gislon Paolo, Vettor Pierantonio,
Busetti
Angela
Lunedì 4 Novembre in Piazza a Budoia
Ore 11,30 Cerimonia nella ricorrenza
dell’Unità d’Italia e Giornata delle Forze Armate