DOMENICA, 1 dicembre 2024 - Anno 15 n. 1
I di Avvento (C)
Un anno di grazia, nel Signore Geremia aveva detto, contro i ‘pastori
d’Israele’:
“Ecco, verranno giorni – dice il Signore - nei quali io susciterò a David
un germoglio giusto e regnerà quale re e sarà saggio”.
Dopo il ritorno dall’esilio, i Levìti del tempio confermeranno la profezia
di Geremia e ne comporranno un’aggiunta:
“La mia promessa di bene Io la farò spuntare come il sole che sorge all’orizzonte
e scaccia l’oscurità, la farò alzare come si rialza uno che è caduto.
La prospettiva si concentra su Gerusalemme, focolare della speranza del Messia.
Il nome simbolico assegnato alla città è il nome stesso di Dio: Il Signore, Lui
solo, è nostra salvezza.
David non sarà privato di un discendente e una uguale dignità è
assicurata alla tribù di Levi, incaricata del culto: Come non si possono
contare le stelle del cielo né calcolare la sabbia del mare, così Io
moltiplicherò la discendenza di David e i Leviti. Tra i levìti si distinguono i
levìti cantori, autori della maggioranza del Salmi: lodare Dio per mezzo di
inni e strumenti, sacrificio delle labbra, è considerato superiore ai
sacrifici.
Gesù voleva bene a Gerusalemme: Quando fu vicino, alla vista della città,
pianse su di essa (Luca 19,41).
Passava le giornate insegnando nel tempio e poi andava a trascorrere la
notte all’aperto, sul monte Oliveto. E tutto il popolo si alzava di buon
mattino per andare ad ascoltarlo (21,5-38).
Gli fanno notare lo splendore del tempio: ristrutturato da Erode, forse
non era mai stato così splendido. “Di queste cose che vedete, verranno giorni
in cui non sarà lasciata pietra su pietra. E Gerusalemme diverrà bivacco degli
altri popoli”. Mentre Luca scrive, divampa la rivolta contro i romani.
Nella distruzione del tempio Gesù addita il compiersi delle profezie e la
rivelazione del Messia nel punto massimo del suo potere, secondo il Libro di Daniele.
Lo stesso pensiero sarà ripreso da Stefano nel discorso che gli costerà
la vita: “L’Altissimo non abita in dimore fatte da mano d’uomo”. E poi: “Vedo i
cieli aperti e il Figlio d’uomo – Gesù – in piedi alla destra di Dio” (Atti
Apostoli 7,48.55).
Nell’opera di Luca (Vangelo e Atti) Gerusalemme e il tempio occupano un
posto centrale: il Vangelo inizia e termina nel tempio; la prima parte del
libro degli Atti si svolge tutta a Gerusalemme e Paolo vi fa continuo riferimento
come mèta dei suoi viaggi.
Egli scrive alla piccola comunità di Tessalònica, costituita
avventurosamente, che aveva dovuto abbandonare subito, in fretta, di notte (Atti 17,1-10): Davvero, quale ringraziamento possiamo rendere in cambio a Dio per voi, con tutta questa gioia che pensando a voi gustiamo alla presenza del nostro Dio, giorno e notte, più e più che mai supplicando di potervi vedere in volto. Ma sia Lui stesso ad aprirci la strada verso di voi. Il Signore vi colmi e vi faccia sovrabbondare di quell’amore tra voi e verso tutti, così come lo sentiamo noi verso di voi, allo scopo di rendere saldi i vostri cuori in una situazione di privilegio innanzi a Dio e Padre nostro, all’arrivo del Signore Gesù con tutti i suoi privilegiati (I Lettera ai Tessalonicesi 3,9-13).
(a cura di Silvano Scarpat)
BUDOIA
MERCOLEDI’- 4 Dicembre, Santa Barbara V.M.
9,30 – Def. Carlon, Barbot e Zambon
10,45 – Santa Messa – Segue processione
Trig.
Puppin Liliana e Carlon Valentino
Ann. Zambon Claudio ord. Famiglia
Budoia: Tradizionale vendita delle torte a favore
dell’Area Giovani CRO AVIANO
Ore 17,00 Tradizionale
Concerto dell’Immacolata
Offerte Pro Chiesa: NN € 50
MARTEDI’– 3 Dicembre
17,00 – Def.ti
Zambon Giovanni (Rosit) e Bastianello Luigia
20,30 Veglia Mariana
18,00 – Def.
ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara
SANTA LUCIA
GIOVEDI – 5 Dicembre
Del Maschio Candido, Cardazzo Maria
Offerte : Pro chiesa: NN 250