sabato 12 settembre 2015

Domenica, 13 settembre 2015 - XXIV del Tempo Ordinario (B)



 VA DIETRO A ME, SATANA!”

E' facile dire (o illudersi) di avere la fede: se essa non si traduce in opere, in atti di concreta carità, non è vera fede. Lo scrive l'apostolo Giacomo nella sua lettera (2,14-18) dalla quale è tratta la seconda lettura di oggi, mentre il vangelo (Marco 8,27-36) riprende un tema già presente nel brano di domenica scorsa: Gesù intende tutelare il segreto intorno alla sua vera identità.Egli è in cammino, e intanto prepara gli apostoli ai non facili futuri eventi relativi alla sua persona. In proposito, esordisce con una domanda: "Chi sono io, secondo la gente?" Dalle risposte apprendiamo che egli era visto come uno dei profeti redivivo: Giovanni Battista, da poco fatto decapitare da Erode, o il popolarissimo Elia, per gli ebrei l'emblema stesso dei profeti antichi, o qualcun altro dei grandi uomini mandati da Dio al suo popolo. "E secondo voi, chi sono io?" incalza Gesù, al quale risponde di slancio l'impulsivo Pietro: "Tu sei il Cristo". Gesù non lo smentisce, perché, chissà quanto consapevolmente, Pietro ha centrato la verità; ma raccomanda di non dirlo a nessuno. Almeno per il momento, possiamo supporre che intendesse. Perché non dirlo, se era la verità? Perché il termine poteva dare adito a fraintendimenti, mentre egli voleva preparare il popolo a comprenderlo nel suo senso autentico. Quello che sarebbe diventato nei secoli l'altro nome di Gesù, suo esclusivo e inscindibile dal primo - lo chiamiamo infatti, e solo lui, Gesù Cristo - è la traduzione greca del termine Messia, con cui gli ebrei designavano il misterioso personaggio annunciato dai profeti come il futuro liberatore del suo popolo. Le vicende storiche del popolo d'Israele, da secoli dominato da altri (Assiri, Babilonesi, Siriani, Egiziani, Romani), avevano portato a interpretare le profezie come relative a un Messia liberatore politico, in grado di restaurare l'indipendenza dell'antico regno di Davide e Salomone. Non era facile per Gesù far comprendere che l'autentico messaggio dei profeti intendeva una liberazione d'altro genere, più profondo e tutto spirituale; per questo non voleva, rivelandosi di colpo come il Cristo, il Messia atteso, suscitare false speranze e così vanificare la sua opera. Di qui la raccomandazione del silenzio. Per gli apostoli, tuttavia, era venuta l'ora di avviarli a capire, spiegando di non essere un nuovo profeta del Messia venturo, ma proprio il Messia: non un annunciatore ma l'annunciato, e però venuto a fare tutt'altro che una rivoluzione politica. Ecco perché "cominciò a insegnare loro che il Figlio dell'uomo" (è l'espressione con cui Gesù designava se stesso) "doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere". Altro che liberare Israele dalla dominazione straniera: i suoi avversari erano piuttosto i capi del suo stesso popolo, i quali avrebbero cercato addirittura di eliminarlo. Un discorso inaccettabile, per chi aveva del Messia l'idea che si è detto. Ecco allora un nuovo intervento dell'impulsivo Pietro, il quale "lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo". Pietro non riflette, non cerca di capire e semmai cooperare con il Maestro, ma dà per buona l'opinione corrente e vuole impedire quanto può contrastarla: se egli è il Messia, non deve dire quelle cose! La reazione di Gesù è severissima ("Va' dietro a me, Satana") ma con una motivazione illuminante per tutti e sempre: "Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".

SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ Ss. Cornelio papa e Cipriano vescovo, martiri
 9,30 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

VENERDI’ della ventiquattresima settimana del Tempo Ordinario   
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Venticinquesima del Tempo Ordinario
10,00 ANN. DEF.TA ZAMBON RUI ELISA
18,00 MESSA DI 30° DEF.TA SIGNORA CATERINA
          DEFF. VITO, FRANCESCO, ANGELA E RINA
          DEFUNTI GISLON E PEGORER
OFFERTE Offrono per opere parrocchiali: per funerale di De Marchi Gianni, €. 80; N.N., €. 10; N.N., €. 10; N.N., €. 20.

A DARDAGO

MARTEDI’ Beata Vergine Maria Addolorata
18,00 DEFF. BASSO AUGUSTO, AUGUSTA E FAMILIARI
GIOVEDI’ San Roberto Bellarmino vescovo e dottore della Chiesa
18,00 DEFUNTI DI PETOZZI JOLANDA
SABATO Venticinquesima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. FABBRO BRUNA, COASSIN GIOVANNI E CARLON
          ESTER
          DEFF. ZAMBON LUIGI E REGINA CURADELLA
DOMENICA Venticinquesima del Tempo Ordinario
11,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: coniugi Stefani Alessandro e Ianna Chiara, €. 250; N.N., €. 10.

A SANTA LUCIA 

LUNEDI’ Glorificazione della Santa Croce
18,00 DEF.TE ROSINA E SANTINA
           DEFF. ARGELIA E UMBERTO ord. figli
DOMENICA Venticinquesima del Tempo Ordinario
10,00  DEF.TE PRADELLA SCANDOLO ROSA E GUIDI ALINDA
           DEFF. SOLDA’ BRUNO E PASTORUTTI CLAUDIA

OFFERTE Famiglia Da Ros offre, per opere parrocchiali: €. 30.
            

A DARDAGO

RIPRENDE LA VISITA ALLE FAMIGLIE E BENEDIZIONE DELLE CASE

In questa settimana riprenderò la benedizione delle case e visita alle famiglie partendo da via Castello.

AVVISI COMUNI

INIZIA IL NUOVO ANNO SCOLASTICO

In questa settimana inizia il nuovo anno scolastico. Auguriamo a tutto il personale scolastico e a tutti i ragazzi di poter progredire nella conoscenza delle varie discipline senza dimenticare il dovere di preparare le nuove generazioni alla vita civile così da poter essere domani cittadini responsabili e formati.

SEDUTA DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE UNITO

Mercoledì prossimo 16 settembre alle ore 21 presso l’Oratorio Parrocchiale di Budoia è convocato il consiglio Pastorale Parrocchiale delle tre Parrocchie con all’o.d.g.:
-          Programmazione anno pastorale e catechistico
-          Questione Messe domenicali e festive e loro orario
-          Programmazione scadenza dell’attuale Consiglio Pastorale Parrocchiale e rinnovo
-          Varie