“EFFATA’” CIOE’ APRITI ALL’ASCOLTO
La terza parola di meditazione oggi sui testi
biblici la troviamo nel vangelo di oggi, nel testo della guarigione del
sordo-muto che per opera di Gesù acquistò l'udito e la parola. La fede si sa
viene dall'ascolto e l'ascolto porta per se stesso all'annuncio. Quindi
ascoltare per annunciare. In un mondo in cui tutti parlano e anche fuori luogo
e contesto, dicono sciocchezze di ogni genere, Gesù ci invita ad ascoltare Lui,
la parola certa e vera, che non confonde le idee, non inganna, ma che le
illumina di verità vera e di eternità. Bisogna capire il comportamento di Gesù
nei confronti di questa persona ammalata nel corpo e nello spirito, considerato
che la malattia fisica era conseguenza della malattia morale e spirituale,
quindi manifestazione esteriore del peccato. La prima azione che compie Gesù è
precisa: "lo prese con se in disparte, lontano dalla folla". La fede
è un dono di Dio personale e si alimenta nel silenzio, nella preghiera,
nell'essere in disparte con Gesù.
Poi "gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua". Ciò sta a significare quanto sia importante l'ascolto e la parola per accogliere ed annunciare la gioia dell'incontro con Cristo nella fede, che è vita e rinascita, è miracolo continuo. Infine "guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!". L'atto conclusivo di questo cammino di fede è aprirsi a Dio, una volta che Lui ci ha donato se stesso.
Se in noi manca questa apertura a Dio con tutto il nostro cuore, la nostra fede, la nostra religione è destinata a morire, a non dare segni di vitalità e di vita. Solo se questa fede l'alimentiamo con il silenzio interiore, la preghiera, i sacramenti, con l'opportuna meditazione sulla parola di Dio che ascoltiamo, penso volentieri, almeno alla domenica, questa fede viene sostenuta in modo adeguato e continuativo. Il sordomuto, dopo la perfetta guarigione del corpo e soprattutto dello spirito, non rispetta il comandamento del Signore che lo obbliga, coma tutti, a non propagandare il miracolo avvenuto, ma a tenerlo gelosamente tutto per sé.
Invece, come leggiamo nel vangelo di oggi (e questo è un fatto positivo) più Gesù "lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!". Ed è così, la gioia della vera fede non la si può nascondere, è incontenibile, ma la si può tenere nel segreto, ha bisogno di essere annunciata e manifestata senza protagonismi personali, ma semplicemente con quella gioia che si ha nel cuore e che deve diffondersi intorno a noi con la parola, con la testimonianza, con il buon esempio e il buon odore della santità.
Poi "gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua". Ciò sta a significare quanto sia importante l'ascolto e la parola per accogliere ed annunciare la gioia dell'incontro con Cristo nella fede, che è vita e rinascita, è miracolo continuo. Infine "guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!". L'atto conclusivo di questo cammino di fede è aprirsi a Dio, una volta che Lui ci ha donato se stesso.
Se in noi manca questa apertura a Dio con tutto il nostro cuore, la nostra fede, la nostra religione è destinata a morire, a non dare segni di vitalità e di vita. Solo se questa fede l'alimentiamo con il silenzio interiore, la preghiera, i sacramenti, con l'opportuna meditazione sulla parola di Dio che ascoltiamo, penso volentieri, almeno alla domenica, questa fede viene sostenuta in modo adeguato e continuativo. Il sordomuto, dopo la perfetta guarigione del corpo e soprattutto dello spirito, non rispetta il comandamento del Signore che lo obbliga, coma tutti, a non propagandare il miracolo avvenuto, ma a tenerlo gelosamente tutto per sé.
Invece, come leggiamo nel vangelo di oggi (e questo è un fatto positivo) più Gesù "lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!". Ed è così, la gioia della vera fede non la si può nascondere, è incontenibile, ma la si può tenere nel segreto, ha bisogno di essere annunciata e manifestata senza protagonismi personali, ma semplicemente con quella gioia che si ha nel cuore e che deve diffondersi intorno a noi con la parola, con la testimonianza, con il buon esempio e il buon odore della santità.
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A
BUDOIA
MERCOLEDI’ San Pietro Claver sacerdote
9,30 DEFF.
CARLON VINCENZO E MEZZAROBBA VINCENZA
VENERDI’ della ventitreesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. CARLON ILDE E
SERGIO ord. sorella Marianna
DOMENICA Ventiquattresima del Tempo Ordinario
10,00 MESSA DI 30° DEF.TA DA RE
BRIGIDA
DEFF. AUGUSTA E GENITORI
DEFF. WILMA E ANGELO ZAMBON ord. famiglia
18,00 MESSA DI 30° DEF. DE MARCHI GIANNI
MESSA
DI 30° DEF.TA DEL MASCHIO SANTA
OFFERTE In memoria di Zambon Ines, la figlia offre, per opere parrocchiali, €.
50.
A DARDAGO
MARTEDI’ Natività della Beata
Vergine Maria
18,00 DEF.TA
PARMESAN ROSINA DANUT
GIOVEDI’ della
ventitreesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEFUNTI DI PETOZZI JOLANDA
SABATO Ventiquattresima
Domenica del Tempo Ordinario
18,00 MESSA DI 30° DEF.TA PELLEGRINI FLORA
ANN.
DEF. MANES MICHELE
DEF.
VETTOR GERARDO
DEFUNTI CLASSE 1938 ord. coscritti
DEFF. ZAMBON ITALO E PAOLINA BISO
DOMENICA Ventiquattresima del Tempo Ordinario
11,00 ANN. DEF. ZAMBON
SERGIO MOMOLETTI (benefattore)
MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI
OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: Selva Baruffi Gina (Fuser), €. 100; N.N.,
€. 40.
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ della ventitreesima
settimana del Tempo Ordinario
18,00 DEF. Fort Giancarlo
DEFF. DE BERNARDIS ELSA E FERRUCCIO ord. famiglia Da
Ros
DOMENICA Ventiquattresima del Tempo Ordinario
10,00 ANN. DEF. BORTOLUZZI RENATO ord. moglie e
figli
ANN.
DEF.TA FORT ROSINA ord. nipote Felice
DEF. CARLI ITALO ord. famiglia
ANN. DEF.TA FORT ANTONIA
ANN. DEF. FORT ALESSANDRO
AVVISI COMUNI
NATIVITA’
DI MARIA SANTISSIMA
Martedì
prossimo 8 settembre ricorre la festa della Natività di Maria Santissima
particolarmente celebrata al Santuario di Madonna del Monte in Marsure. Il
Parroco celebrerà la Santa Messa delle ore 9 in particolare per le nostre tre
Parrocchie. Quanti possono partecipare faranno cosa molto buona. Ci saranno
comunque messe fino a mezzogiorno e alle 18.
CONCERTO DEL
COLLIS CHORUS
Sabato prossimo 12 settembre alle ore 20,45 presso
la Chiesa Parrocchiale di Budoia il Collis Chorus presenterà I COLORI DELLA
SPERANZA. Parteciperà
anche il Piccolo Coro Artemia di
Torviscosa (UD) diretto da Denis Monte.
Domenica prossima 13 settembre 2015: ci
sarà l’apertura dell'anno pastorale diocesano. Alle ore 15.00 ci sarà l’avvio
della giornata in Duomo a Pordenone, dopodiché il pomeriggio sarà costellato da
vari eventi, realizzati in diversi spazi della città, così da incontrare i
gusti di tutti: l’invito è aperto alla cittadinanza, piccoli e grandi,
operatori pastorali e non, laici, religiosi e sacerdoti. Entra per guardare
tutte le novità sul sito dell'evento.