sabato 9 gennaio 2016

Domenica, 10 gennaio 2016 - Battesimo di Gesù (C)




UN BATTESIMO DI RIGENERAZIONE
La figura di Giovanni riprende nuovamente la scena nel vangelo odierno ed è presentata in relazione con Gesù. I primi due versetti del brano che ascoltiamo nella celebrazione del Battesimo ci sono già stati proposti nella terza domenica di avvento. In quel contesto ci preparavano alla venuta del Signore e ci esortavano a guardare l'attesa che il popolo viveva nell'ascolto della parola del profeta. Il popolo che accorreva da Giovanni aspettava con una domanda profonda nel cuore: è lui il Cristo? Interrogativo che non si conclude, per noi, con la celebrazione del Natale, ma che alberga nel nostro cuore ogni giorno. Come riconoscere il Signore?  Come identificare il vero Messia, il Signore della storia, l'atteso per la salvezza? Tutto ciò non è scontato né a livello teologico né a livello esistenziale. Ancor più per il fatto che il modo di rivelarsi di Dio è spesso opposto al nostro naturale ragionamento. Giovanni presenta Gesù in continuità alla propria opera di predicazione: mentre il figlio di Zaccaria battezza per la purificazione, il Cristo lo farà per l'effusione dello Spirito. La prima lettura, tratta da Isaia, sottolinea il sentimento di consolazione che il profeta infonde nel suo popolo, storicamente stremato dall'esilio e riluttante al ritorno in patria. Quel viaggio fisico è segno di conversione, di ritorno alle origini e di fiducia nella promessa di Dio. In questo senso, Giovanni nella sua predicazione attualizza la parola di Isaia, la rende vicina a chi lo ascolta e attende. L'allusione ai sandali  non si riferisce al moralistico segno dell'umiltà da parte del profeta nei confronti del Cristo; neppure all'indegnità esistenziale dello schiavo nei confronti del padrone. Questa interpretazione appare totalmente fuorviante in riferimento a Gesù e alla sua vicenda di vita. Invece, l'azione è molto più significativa se inserita nel panorama dell'antico testamento. In esso - esempio emblematico è l'ultimo capitolo del libro di Ruth - i sandali vengono slacciati e consegnati all'altro per convalidare un patto. In particolare per affidare ad altra persona la possibilità di riscatto. In altri termini, chi riceveva il sandalo aveva il dovere di salvare la persona che gli veniva affidata o assumeva il compito di portare a termine un'opera iniziata. Pertanto, Giovanni non ha diritto né di ricevere il sandalo di Gesù né tantomeno di slacciarlo. Perché il diritto di riscatto è saldamente in mano all'uomo che è andato come gli altri a farsi battezzare. Questo uomo, apparentemente uno tra tanti, è colui di cui la voce dal cielo dice: "Tu sei il mio figlio, l'amato". Tra gli uomini, figli e amati, questi è colui di cui il Padre dice la benedizione.  La seconda lettura sottolinea e fortifica questa opera del Figlio amato a favore di tutti gli uomini: "Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le buone opere". Il dono del Cristo, supremo e totale, non è a proprio vantaggio, ma per tutti coloro che sono entrati nell'ottica di un battesimo di rigenerazione. Un lavacro non più (soltanto) di acqua purificatrice, ma di fuoco che consuma, riscalda, arde, illumina. Il battesimo del Cristo, donato a prezzo di sangue, non solamente rende pronti e puliti per l'incontro, ma diventa esso stesso incontro dell'opera redentrice. Il richiamo al pastore presente nel finale del brano di Isaia rende evidente il modo paterno e attento di operare la salvezza da parte del vero pastore, che da la vita per le sue pecore fin dall'incarnazione.                  

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SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ Sant’Ilario vescovo e dottore della Chiesa
9,30 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
VENERDI’ della prima settimana del Tempo Ordinario
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Seconda del tempo Ordinario
11,00 ANN. DEFF. ZAMBON GIOVANNI, TERESA E BRAVIN ANGELA
          ord. nuora Anna MARIA
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: Gislon Vincenzino, €. 100; per funerale di Sfreddo Sonia, €. 80; famiglie che hanno fatto festicciola, pro Oratorio, €. 75.


A DARDAGO

MARTEDI’ della prima settimana del Tempo Ordinario
17,00 DEF.TA ZAMBON TEODORA ROSIT
GIOVEDI’ Beato Odorico da Pordenone sacerdote
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
SABATO Domenica Seconda del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. BUSETTI BENVENUTA E ALFONSO
          DEFF. ZAMBON MAURIZIO E GIANNI
          DEFF. BASTIANELLO VINCENZO E AMBROGINA
          DEFF. ZAMBON AUGUSTO, MARIA CLARA E FRANCO

OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 40.
            

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della prima settimana del Tempo Ordinario
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Seconda del Tempo Ordinario
10,00 MESSA DI 30° DEF.TA MARTINI OLIVA MARIA
          ANN. DEF. FORT UMBERTO ord. famiglia


AVVISI COMUNI

AREA PROGETTO GIOVANI C.R.O. RINGRAZIA      
Il Dottor Maurizio Mascherin, a nome dell’area progetto giovani del C.R.O. di Aviano, sentitamente ringrazia per la generosa offerta raccolta alle porte della Chiesa di Budoia nella festa dell’Immacolata

RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE SI SONO IMPEGNATI PER LE FESTE NATALIZIE
Il Parroco, a nome delle tre comunità parrocchiali, ringrazia tutti e indistintamente coloro che si sono impegnati con le varie iniziative e i vari servizi per rendere più bello il Santo Natale dentro e fuori le Chiese. E’ una cosa veramente bella aver visto come i nostri tre paesi possano aver goduto di celebrazioni e di iniziative che indicano la vitalità delle nostre comunità quando vogliono fare le cose bene. Sarebbe bello che questo clima di gioia e di collaborazione si moltiplicasse per tutto l’anno con l’apporto anche di altre persone che possono mettersi a disposizione per la Comunità.

NUOVE DISPOSIZIONI PER LE MESSE DOMENICALI E
FESTIVE NELLE NOSTRE TRE PARROCCHIE

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, dopo aver considerato attentamente la partecipazione effettiva alle S. Messe domenicali nei nostri tre paesi e, avendo preso atto delle direttive emanate dal Vescovo Diocesano riguardo al numero e alla celebrazione delle Sante Messe in Diocesi, facendo riferimento al fatto che oggi, con la possibilità di trasferirsi da un paese all’altro con facilità anche grazie ai mezzi di trasporto, ha preso la decisione di attuare un nuovo piano di celebrazione delle sante Messe a partire da questo fine settimana in questo modo:

SABATO ore 18 a DARDAGO
DOMENICA ore 10 a SANTA LUCIA
DOMENICA ore 11 a BUDOIA

Vengono soppresse le S. Messe domenicali delle 11 a Dardago e delle 18 a Budoia.
Ogni  quattro mesi la Messa del Sabato sera sarà in una parrocchia a turno così che tutte per otto mesi possano aver la Messa alla domenica. 
Resta chiaro che nelle grandi solennità e nelle Feste Patronali si seguirà un orario particolare. La Settimana Santa sarà celebrata come negli ultimi anni. Ci sarà, all’inizio, la difficoltà dell’adattamento, come in tutte le cose, ma poi si creeranno nuove abitudini.