sabato 3 febbraio 2018

Domenica, 04 febbraio 2018 - V del Tempo Ordinario (B)



RISTORO DELL’ANIMA: 
LA PREGHIERA NOTTURNA DEL SIGNORE

Gesù esce dalla sinagoga e va nella casa di Simone: inizia la Chiesa. Inizia attorno ad una persona fragile, malata: la suocera di Simone era a letto con la febbre. 
Gesù la prende per mano, la solleva, la libera e lei, non più imbrigliata dentro i suoi problemi, può occuparsi della felicità degli altri, che è la vera guarigione per tutti. Ed ella li serviva: Marco usa lo stesso verbo impiegato nel racconto degli angeli che servivano Gesù nel deserto, dopo le tentazioni. 

La donna che era considerata una nullità, è assimilata agli angeli, le creature più vicine a Dio.
Questo racconto di un miracolo dimesso, così poco vistoso, senza neppure una parola da parte di Gesù, ci può aiutare a smetterla con l'ansia e i conflitti contro le nostre febbri e problemi. Ci può ispirare a pensare e a credere che ogni limite umano è lo spazio di Dio, il luogo dove atterra la sua potenza. 
Poi, dopo il tramonto del sole, finito il sabato con i suoi 1521 divieti (proibito anche visitare gli ammalati) tutto il dolore di Cafarnao si riversa alla porta della casa di Simone: la città intera era riunita davanti alla porta. Davanti a Gesù, in piedi sulla soglia, luogo fisico e luogo dell'anima; davanti a Gesù in piedi tra la casa e la strada, tra la casa e la piazza; Gesù che ama le porte aperte che fanno entrare occhi e stelle, polline di parole e il rischio della vita, del dolore e dell'amore. Che ama le porte aperte di Dio. 
Quelle guarigioni compiute dopo il tramonto, quando iniziava il nuovo giorno, sono il collaudo di un mondo nuovo, raccontato sul ritmo della genesi: e fu sera e fu mattino. Il miracolo è, nella sua bellezza giovane, inizio di un giorno nuovo, primo giorno della vita guarita e incamminata verso la sua fioritura. 
Quando era ancora buio, uscì in un luogo segreto e là pregava. Un giorno e una sera per pensare all'uomo, una notte e un'alba per pensare a Dio. Perché ci sono nella vita sorgenti segrete, alle quali accostare le labbra. Perché ognuno vive delle sue sorgenti. E la prima delle sorgenti è Dio. 
Gesù, pur assediato, sa inventare spazi. Di notte! Quegli spazi segreti che danno salute all'anima, a tu per tu con Dio. Simone si mette sulle sue tracce: non un discepolo che segue il maestro ma che lo insegue, con ansia; lo raggiunge e interrompe la preghiera: tutti ti cercano, la gente ti vuole e tu stai qui a perdere tempo; hai avuto un grande successo a Cafarnao, coltiviamolo. E Gesù: no, andiamo altrove. Cerca altri villaggi, un'altra donna da rialzare, un altro dolore da curare. 
Altrove, dove c'è sempre da sdemonizzare l'esistenza e la fede, annunciando che Dio è vicino a te, con amore, e guarisce tutto il male di vivere.



SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della quinta settimana del Tempo Ordinario
 9,30 DEF. SIGNORA OSVALDO

VENERDI’ della quinta settimana del Tempo Ordinario
17,00 DEFF. CARLON LUIGI E VIRGINIO ord. fam. Carlon Mauro

DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario   
11,00 ANN. DEF.TA CARLON ANNA ord. figlio
          DEF. CARLON ANGELO ANTENORE (benefattore)

OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 10.



A DARDAGO

MARTEDI’ Ss. Paolo Miki e compagni martiri
17,00 ANN. DEF.TA ZAMBON CECILIA PALA
           DEFF. BASSO MARIO, LUIGI E SANTA

GIOVEDI’ San Girolamo Emiliani
17,00 DEF.TA BASTIANELLO MARCELLA

SABATO Sesta Domenica del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. PARMESAN RUGGERO, ZAMBON CLAUDIA E GIOVANNI
           DEFF. ZAMBON GIOVANNI E BIANCA BONAPARTE

DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE N.N. offre, per opere parrocchiali, €. 40. Lascito testamentario vendita casa di Janna Giuseppe Bernardo, €. 7.500.


A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ Sant’Agata vergine e martire
17,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Sesta del Tempo Ordinario
10,00 MESSA DI 30° DEF.TA BESA GIUSEPPINA ord. Anita
          ANN. DEF. FORT EMILIO
          DEFF. FORT VALENTINO E LEA
          ANN. DEF.TE SOLDA’ BRUNA E PASTORUTTI CLAUDIA
                   
OFFERTE Lachin Giampietro offre, per opere parrocchiali, €. 50; N.N., per lampadario, €. 20.
              
AVVISI COMUNI

Il Vangelo della vita, gioia per il mondo

Quest’anno la Conferenza episcopale italiana ha scelto l’espressione “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo” come motto per la “Giornata per la vita”. 
Questa giornata, che si tiene ogni anno la prima domenica di febbraio, è un invito particolare a ringraziare per la vita, ad esprimere la nostra gioia al riguardo e a rinnovare la nostra responsabilità per la vita. Questa ricorrenza intende ricordare a tutti noi che la vita in tutti i suoi aspetti richiede la nostra attenzione e il nostro rispetto, e intende soprattutto rinnovare in noi la gioia per il fatto che la vita della persona è santa e ha sempre a che fare con Dio stesso. 
Una volta Madre Teresa di Calcutta disse: “La gioia non può rimanere soltanto nei nostri libri di preghiere, ma deve riempire il cuore e il volto dei cristiani”. 
E Papa Francesco ci ricorda spesso: un cristianesimo triste non è cristianesimo. Se noi cristiani non abbiamo un motivo per gioire, allora chi? I cristiani promuovono la vita, s’impegnano per la vita e prendono anche posizione quando essa viene calpestata. 
La vita non è una merce, né tantomeno una merce usa e getta. Dio stesso è al principio e al termine della vita umana! Che cosa possono fare i cristiani contro la logica del mercato che oggi spesso influenza il pensiero, la parola e il comportamento degli uomini? La nostra positiva risposta cristiana è l’annuncio del Vangelo come motivo della nostra gioia. Il fondamento più profondo di questa gioia è Gesù stesso: Egli è il dono che Dio ci fa. Egli si dona a noi nell’incarnazione, nelle sue opere, nella sua morte per noi. Dono, sacrificio e amore sono la nostra risposta alla logica autoreferenziale del mercato.

GIORNATA DEL MALATO

Domenica prossima 11 Febbraio, in occasione della ricorrenza dell’Apparizione della Madonna a Lourdes la Chiesa celebra la Giornata mondiale del Malato. Pregheremo per tutti gli ammalati