COME CI PONIAMO DI FRONTE A GESU’?
Siamo di fronte a un brano davvero singolare del Santo Vangelo:
Gesù viene accusato di essere posseduto da Beelzebul e di scacciare i demoni
per virtù del loro capo.
È da ricordare che il Salvatore era tornato tra i suoi
e proprio questi dicono di Lui “è fuori di sé!”. Malgrado abbia fatto miracoli,
è accusato di essere un indemoniato e un pazzo.
È stato e sarà sempre così: su
Cristo si dicono solo menzogne per accusarlo. Eppure, con estrema calma, cerca
di rettificare il falso modo di ragionare dei presenti: “Come può Satana
scacciare Satana?”. Il suo regno sarebbe distrutto dato che ogni regno non può
sussistere se c'è discordia in esso.
C'è una malizia in chi gli sta intorno
tipica di chi ha occhi e non vuol vedere al punto da paragonare le malefatte
del demonio con le opere miracolose di Gesù.
Avere gli occhi e non vedere è
peccare contro le evidenze rivelate dallo Spirito Santo al punto che il
Salvatore pronuncia quella sentenza che a molti dovette apparire oscura, come
del resto anche oggi, anche se rivelava tutta la forza della sua persona e
della sua missione: “In verità vi dico: ai figli degli uomini saranno perdonati
tutti i peccati e tutte le bestemmie che avranno detto; ma chi avrà bestemmiato
contro lo Spirito Santo non avrà perdono in eterno”.
È il peccato contro la
verità e il suo rifiuto cosciente e consapevole, rifiuto della misericordia di
Dio. La folla che gli stava intorno
cresceva e questo dava fastidio a scribi e farisei.
Gli dissero, forse per
distoglierlo, “ecco tua madre e i tuoi fratelli sono fuori e ti cercano”. Gesù,
come tante volte, più che rispondere, rovescia la domanda: “Chi è mia madre e chi
sono i miei fratelli?”.
Si sarà sicuramente creato un imbarazzante silenzio
dato che, come sempre alle sue domande, nessuno osa dare risposte e
contraddire. Il Signore dovette guardarli ripetutamente prima di rispondere al
loro posto: “Chiunque, infatti, fa la volontà di Dio, questi mi è fratello e
sorella e madre”.
Un nuovo criterio di familiarità e di fraternità si impone
nella storia dell'umanità, vincolo nuovo per tutti i credenti. Paolo ci spiega
cosa determinerà questo nuovo vincolo con Cristo risorto. Ci dà forza nella
fragilità e nella sofferenza per “rendere più abbondante il ringraziamento a
gloria di Dio”. Nell'attesa di questa gloria noi dobbiamo vivere e per questa
gloria saremo resuscitati proprio come il Cristo. Ciò avverrà in quanto noi sappiamo
“che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e
ci farà comparire davanti a lui insieme con voi”.
È questa la fonte del nostro
coraggio interiore che “si rinnova di giorno in giorno”. Da questa convinzione
traiamo la forza per affrontare la tribolazione quotidiana ben sapendo che essa
è “momentanea e di lieve peso, procura a noi, assolutamente al di sopra di ogni
misura, un peso di gloria eterna”.
Per far questo dobbiamo mirare alla gloria
futura e alle realtà invisibili che restano, dato che “le cose visibili sono
effimere, le invisibili, invece, sono eterne”.
SANTE MESSE DELLA SETTIMANA
A BUDOIA
LUNEDI’ San Barnaba apostolo
15,00 FUNERALE DI ZAMBON
LUCIANO
MERCOLEDI’ Sant’Antonio da Padova sacerdote e dottore della Chiesa
9,30 DEF.TA DEL ZOTTO CATERINA ord. nipote Giacomino
VENERDI’ della
decima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
DOMENICA Undicesima del Tempo Ordinario
11,00 DEFF. BARBOT REMO,
LILIANA ED EFREM
DEF. CARLON GIUSEPPE ord. moglie
DEFF. CARLON ATTILIO, ONELIA E
ANTONIO
OFFERTE
Famiglie
bambini Prima Comunione offrono, per opere parrocchiali, €. 385.
A DARDAGO
MARTEDI’ della decima settimana del
Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE
GIOVEDI’ della decima settimana del
Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
SABATO Undicesima Domenica del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE
PARTICOLARE
DOMENICA Undicesima del Tempo Ordinario
10,00 MESSA PER LE COMUNITA’
PARROCCHIALI
A SANTA LUCIA
LUNEDI’ San Barnaba apostolo
18,00 DEFUNTI DI FORT GILDA
DOMENICA Undicesima del Tempo Ordinario
18,00 DEFF. OVIDIO E MARIA
OFFERTE
Da
Ros Giovanni e Mirella offrono, per lampadario, €. 20.
A BUDOIA
ROSARIO E
FUNERALE
Questa sera alle ore 19 la recita del Rosario per Zambon Luciano. Domani,
lunedì 11 alle ore 15 il funerale
A DARDAGO
SEDUTA
CONSIGLIO PARROCCHIALE PER GLI AFFARI ECONOMICI
Venerdì prossimo 15 giugno alle ore 20,45 in Canonica seduta del
Consiglio per gli Affari Economici per proposta della Sagra del Dardagosto e
varie
CELEBRAZIONI SETTIMANALI
In questa settimana due le celebrazioni importanti a
livello di Chiesa universale. Lunedì 11 ricorre la memoria di San Barnaba
apostolo. Nato a Cipro fu uno dei primi cristiani, si unì all’apostolo Paolo e
lo accompagnò nei suoi viaggi missionari condividendo con lui gioie, sofferenze
e persecuzioni. All’inizio della sua conversione, vendette i suoi beni e ne
dette il ricavato ponendolo ai piedi degli apostoli e fu chiamato apostolo
anche se non era del gruppo dei dodici. Concluse la sua vita col martirio nell’isola
di Cipro.
Mercoledì 13 ricorre la memoria del grande
Sant’Antonio da Padova che riscuote la devozione di gran parte del mondo
cattolico. Nato a Lisbona in Portogallo da nobile famiglia, intorno all’anno
1195, rinunciò alla carriera di cavaliere del Re per entrare tra i Canonici
Agostiniani e compì gli studi all’università di Coimbra. Poco dopo
l’ordinazione sacerdotale entrò tra i Frati Minori nel 1220 e cambiò il nome in
Antonio. Desideroso del martirio fu mandato missionario in Marocco ma la nave
fece naufragio sulle coste della Sicilia. Risalì l’Italia si incontrò con
Francesco che gli diede l’autorizzazione ad insegnare teologia ai Frati. Si
diede alla predicazione con grande frutto. Aiutò i poveri, si oppose agli
usurai. Morì all’Arcella di Padova a soli 36 anni, stremato dalle fatiche e
dall’idropisia. E’ dottore della Chiesa e invocato per i miracoli e per le cose
smarrite. E’ sepolto nel bellissimo Santuario a lui dedicato a Padova dove si
conserva la reliquia della sua lingua incorrotta