sabato 16 giugno 2018

Domenica, 17 giugno 2018 - XI del Tempo Ordinario (B)




QUANDO SAREMO PICCOLI
Il capitolo quarto di Marco è il capitolo delle parabole agricole: semi e granelli, ma anche la prima lettura tratta dal libro del profeta Ezechiele, è ambientata in campagna e i personaggi principali di questa domenica sono dunque ramoscelli, alberi e granelli. Nella prima lettura il Signore non ammaestra solo gli uomini, ma soprattutto gli alberi “un ramoscello prenderò dalla cima del cedro e lo pianterò sopra un monte alto, così tutti gli alberi della foresta sapranno che io sono il Signore che umilio l'albero alto e innalzo quello basso”. Mi viene dunque spontaneo rivolgere questo augurio agli alberi: rallegratevi voi tutti alberi della foresta, perché saprete cose che a noi uomini non è dato sapere. Ed esultate arbusti e cespugli perché il Signore vi innalzerà perché Lui quello che dice lo fa! Solo, non tentate di innalzarvi da soli. Insegnateci a non volerci innalzare se no rischiamo di seccare, oltre che crollare. E rischiamo di ignorare chi sia il Signore. Insegnateci a rimanere con le radici raso terra, proprio come voi, e sperimenteremo la forza dell'umiltà. Il Vangelo ci parla del più piccolo seme che esista, quello di senape, che una volta gettato in terra germoglia e cresce, ma come questo accada non lo sa neppure lui. Di punto in bianco si ritrova fuori dalla terra senza sapere chi mai l'abbia spinto fuori. Ecco come lavora la grazia e come avanza il regno di Dio: invisibilmente e silenziosamente. Ecco la forza dell'umiltà che fa spuntare un fiore da un seme caduto magari sulla dura roccia. La lezione che ci viene da queste letture è: credere ciecamente nella forza di un altro, in questo caso il seme. Perché l'agricoltore si limita a seminare e poi passa il tempo a sperare che il seme lavori per conto suo e faccia spuntare la pianticella e questa cresca sempre per conto suo. Non serve, anzi sarebbe sommamente dannoso, andare a tirarla per le foglioline per farla crescere. Quindi tra la semina e il raccolto, cioè la maggior parte del tempo, l'agricoltore non fa più niente se non sperare e credere nel seme. Dorma o vegli, il seme fa benissimo a meno di lui. Quante volte anche noi dobbiamo solo credere e sperare nell'azione di un altro, cioè del Signore, e attendere per vedere, magari dopo anni e anni, i frutti della semina. Anche nella vostra vita spirituale, quando vorremmo vedere grandi salti in avanti, dobbiamo invece accontentarci di piccoli passi. Dobbiamo aspettare anche noi che la vitalità del seme abbia i suoi tempi per maturare. L'altra parabola è quella del granello di senape il più piccolo di tutti i semi che può produrre un albero alto anche quattro metri, che poi diventa il condominio degli uccelli del cielo che vanno a farci il nido. Anche questo esempio vuole dirci che nelle vie del Signore siamo un po' come delle piramidi rovesciate: si comincia dal più piccolo di tutti i semi e poi bisogna continuare a crescere in piccolezza. Dobbiamo aspirare non a diventare grandi ma a diventare piccoli. Ah quando saremo piccoli allora sì che saremo grandi! Poi è assolutamente indispensabile diventarlo per entrare nel Regno perché Gesù ci dice che la porta è stretta e quindi se siamo troppo grandi non passiamo dalla porta. Dobbiamo far dimagrire il nostro io per far sempre più posto a Dio.

SANTE MESSE DELLA SETTIMANA                                                                                                                                                                                                                                                       

A BUDOIA

MERCOLEDI’ della undicesima settimana del Tempo Ordinario9,30 DEFF. SANTAROSSA STEFANO, ROSA E MARIA              

VENERDI’ Ss. Giovanni Fisher vescovo e Tommaso Moro martiri
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Natività di San Giovanni Battista
11,00 DEF.TA DEL MASCHIO CATERINA
          DEF. SIGNORA GIOVANNI BATTISTA
          DEF. POLESE ELIO
          DEFF. ZAMBON GIOVANNINA, PELLEGRINI LUIGIA E GIOVANNI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N.,  €. 10; N.N., €. 20; per Oratorio: classi 3A e 3B, €. 40; Scuola Infanzia, €. 40; fam. Fasan e De Franceschi, €. 50.

A DARDAGO

MARTEDI’ San Romualdo abate
18,00 MESSA DI 7° DEF. ZAMBON BRUNO PINAL

GIOVEDI’ San Luigi Gonzaga religioso
18,00 DEF.TA ORTOLAN CATERINA DELLA ROSSA

SABATO Vigilia della Natività di San Giovanni Battista
18,00 DEF.TA BOCUS IDA FRITH
          DEF.TA ZAMBELLI BAIS ANNA ROSIT
          DEF. BOCUS LORENZO
          DEFF. ZAMBON LEONE. ITALO E MARIA

DOMENICA Natività di San Giovanni Battista
10,00 DEF. BASTIANELLO SEVERINO
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

OFFERTE Offrono, per opere parrocchiali: N.N., €. 60; N.N., €. 10; per funerale di Zambon Bruno Pinal, €. 80.

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della undicesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Natività di San Giovanni Battista
18,00 DEFF. SOLDA’ BRUNA, PASTORUTTI CLAUDIA E LORENZO
         


A BUDOIA

BATTESIMI
Domenica prossima 24 giugno, durante la S. Messa delle 11 riceveranno il sacramento del Battesimo: Siragusa Sebastian figlio di Salvatore e di Del Maschio Samanta e 
Cipolat Mis Mattia figlio di Massimo e di Gava Elena.                          

AVVISO COMUNE

PUNTO VERDE ESTIVO
Domani lunedì 18 giugno, presso l’Oratorio Parrocchiale di Budoia inizia il punto verde estivo per elementari e medie. Un augurio che questa bella iniziativa possa giovare per la gioia e divertimento dei fanciulli e ragazzi e tutto possa procedere per il bene di tutti.     
              
CELEBRAZIONI SETTIMANALI

In questa settimana quattro le celebrazioni importanti a livello di Chiesa universale. Martedì 19 ricorre la memoria di San Romualdo abate. Figlio del duca di Ravenna, dopo una giovinezza dissipata, tra gli agi della corte, abbandonò tutto per fare vita monastica ed eremitica molto aspra. A lui si aggiunsero dei seguaci con i quali fondò l’ordine camaldolese e ai suoi monaci insegnò l’oblio totale del mondo, la preziosità della solitudine e la ricerca incessante di Dio. Giovedì 21 è la volta di San Luigi Gonzaga. Anche lui nobile, nonostante l’opposizione del padre, lasciò il marchesato per farsi gesuita. Uomo dai costumi purissimi è patrono della gioventù cattolica. Morì a soli 23 anni colpito dalla peste mentre assisteva e raccoglieva gli appestati a Roma. Venerdì è la memoria dei Santi Inglesi Giovanni Fisher e Tommaso More Il primo vescovo di Rochester uomo colto e tutto dedicato alla missione pastorale, il secondo grande filosofo e politico cancelliere del re Enrico VIII. Furono ambedue incarcerati nella torre di Londra e messi a morte per la fedeltà al Papa di Roma, non volendo firmare l’atto di fedeltà al Re che implicava lo staccarsi dalla Chiesa Cattolica ed entrare nella Chiesa Scismatica del Re. Infine domenica 24 è la solennità della nascita di San Giovanni Battista. L’unico santo del quale, oltre la morte si festeggia anche la nascita. Cugino e profeta di Gesù, predicava Gesù il Messia. Fu chiamato Battista perché battezzava sulle rive del fiume Giordano dove battezzò anche Gesù. E’ un esempio di coraggio e fortezza nella fede.