sabato 23 giugno 2018

Domenica, 24 giugno 2018 - XII del Tempo Ordinario (B)




CHE SARA’ MAI QUESTO BAMBINO
Giovanni il Battista è opera tutta di Dio. Per sua onnipotenza è venuto al mondo da madre sterile e avanzata negli anni. Per sua volontà è stato colmato di Spirito Santo mentre ancora era nel grembo della Madre. Da quel giorno lo Spirito Santo lo ha avvolto di sé e lo ha preparato per la missione. Spianare la via al Signore che viene, che è già in mezzo agli uomini, è ministero che occorre che venga svolto con fermezza, determinazione, fortezza, sapienza, intelligenza. Sono, queste, doti di un cuore che solo lo Spirito può creare in un uomo. Se lo Spirito non crea, l'uomo, chiunque esso sia, rimane creta impura e per lui nessuna missione di salvezza potrà mai essere compiuta. Giovanni dallo Spirito Santo è stato reso creta purissima, il Padre la può lavorare e fare con essa uno strumento secondo il suo volere. La gente sente quando Dio scende nella storia per dare una direzione nuova. Essa percepisce che in questo bambino vi è qualcosa di straordinariamente grande. Lo attesta il mondo, la modalità della sua nascita. Viene al mondo da una donna sterile e per di più avanzata negli anni. Per la sua poca o scarsa fede nelle parole dell'Angelo, Zaccaria rimane muto per nove mesi. Si compie ogni parola detta dal messaggero del Signore, scrive il nome Giovanni sulla tavoletta e la sua lingua si scioglie in un canto di benedizione al Signore, al Dio d'Israele, perché il Messia è già in mezzo al suo popolo. Questo bambino è purissima grazia del loro Dio. Quale grande cosa il Signore vorrà compiere per suo mezzo? Cosa ne sarà domani di lui, se oggi tutti i segni attestano una sua straordinaria grandezza e una benevolenza divina unica? Come se questo non bastasse, il Signore prende questo bambino e lo conduce nel deserto. Non vuole che sia contaminato dai pensieri degli uomini. Lui dovrà abituarsi ad ascoltare solo la sua voce, perché domani dovrà riferire solo la sua Parola. Nessuna parola di uomo dovrà essere sulle sue labbra. Lui dovrà essere sua purissima voce. Non potrà essere del suo Dio, se non ascolta la sua Parola. Lui ascolta la Parola in questi lunghi anni di silenzio e alla Parola presterà solo il suo fiato, nient'altro. Il suo fiato sarà come le ali per un'aquila. La Parola con lui potrà volare per posarsi su ogni cuore, sempre che il cuore la voglia e l'accolga come essa veramente è: Parola di Dio. È oltremodo grande il mistero che Giovanni porta scritto nel suo cuore. Lui è chiamato per essere tutto del suo Signore: nel corpo, nello spirito, nell'anima. Giovanni è per noi di grande ammaestramento. Egli insegna al mondo intero che mai si potrà essere strumento del Signore, soffio e fiato, ali della sua Parola, se ci lasciamo governare dalla carne. Questo può avvenire solo se ci lasciamo afferrare dallo Spirito, andare con Lui nel suo deserto, per imparare ad ascoltare la sua Parola. Il deserto deve essere la nostra vera casa. Se invece siamo nella casa del mondo, ascolteremo le parole del mondo e queste riferiremo. Penseremo come il mondo e come esso parleremo. Lo Spirito prende Giovanni e prepara cuore e bocca. Il cuore perché possa contenere in esso tutta la Parola. La bocca perché la possa proferire tutta.

                      SANTE MESSE DELLA SETTIMANA

A BUDOIA

MERCOLEDI’ San Cirillo d’Antiochia vescovo e dottore della Chiesa

 9,30 MESSA DI 7° DEF.TA CARLON MARIANNA
         ANN. DEF. SANSON FRANCO ord. sorella
         IN RINGRAZIAMENTO ALLA B. V. MARIA
         DEF. VARNIER ANGELO

VENERDI’ SANTI PIETRO E PAOLO APOSTOLI
18,00  MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Tredicesima del Tempo Ordinario   
10,00 DEF. POLESE ELIO
          DEFF. PUPPIN FAUSTO E INES ord. figlia
          DEF.TE ZIE DI SANTAROSSA TERESA
          DEF. DEDOR GIOVANNI
          DEFF. ZAMBON ANNA E SIGNORA TIZIANO
          DEF.TE SIGNORA TERESA E CATERINA

OFFERTE Per funerale di Carlon Marianna, offrono, per opere parrocchiali, €. 110.

A DARDAGO

MARTEDI’ della dodicesima settimana del tempo Ordinario
18,00 DEFF. PARMESAN CARLA E SERGIO

GIOVEDI’ Vigilia dei Santi Pietro e Paolo Apostoli
18,00 DEFF. BASTIANELLO GIOVANNI, ANGELA E ROMOLO

SABATO Tredicesima Domenica del Tempo Ordinario 
18,00 DEF. ZAMBON PIETRO SARTOREL

DOMENICA San Tommaso Apostolo    
11,00 (a San Tomè) DEFF. JANNA ALFREDO, ANGELA E CHIARA
          DEF. POLETTI MARCO
          DEFF. BORTOLIN ADA E BOCUS ALBINO
          MESSA PER LE COMUNITA’ PARROCCHIALI

A SANTA LUCIA  

LUNEDI’ della dodicesima settimana del Tempo Ordinario
18,00 MESSA PER INTENZIONE PARTICOLARE

DOMENICA Tredicesima del Tempo Ordinario 
10,00 DEF.TA SACCON ERMINIA ord. fratelli
          DEF.TA LACCHIN FORT ELSA

                     
         

AVVISO COMUNE

FESTA A SAN TOME’
Domenica prossima 1 luglio, festeggeremo San Tommaso apostolo nella chiesetta a lui dedicata. Pertanto la Santa Messa delle ore 11 sarà nella chiesetta di San Tomè in Val de Croda a Dardago. Al termine della Messa consueta pastasciutta preparata dai nostri volontari che ringraziamo sentitamente. Nell’occasione, la Santa Messa delle ore 10 sarà celebrata a Budoia.     
              
CELEBRAZIONI SETTIMANALI

In questa settimana due le celebrazioni importanti a livello di Chiesa universale. 
Mercoledì 27 ricorre la memoria di San Cirillo d’Alessandria. dove Nacque nel 370 e condusse vita monastica. Ordinato sacerdote seguì lo zio vescovo di Alessandria (d’Egitto) e gli succedette nella cattedra nel 412. Combattè strenuamente contro la dottrina di Nestorio ed ebbe una parte di primo piano nel Concilio di Efeso. Scrisse molto e con grande erudizione per spiegare e difendere la fede cattolica soprattutto riguardo a Maria come madre di Dio. Morì nel 444. 
Venerdì prossimo 29 ricorre la Solennità dei Santi Pietro e Paolo apostoli. Sono i massimi apostoli della chiesa. Simone il pescatore di Galilea che da Gesù fu chiamato Pietro come roccia salda sul quale doveva fondarsi la chiesa, il primo papa. Uomo generoso ma testardo e timoroso. Fu da Gesù aiutato a maturare così da dare la sua vita per il Vangelo. Paolo, anch’egli cambiò nome in Paolo. Era un fariseo, persecutore dei cristiani, si convertì a Cristo, sulla via di Damasco, sbalzato da cavallo e accecato dal fulgore di Gesù. Recuperò la vista, fu battezzato e si diede totalmente alla sequela di Cristo predicando, fondando comunità cristiane, scrivendo lettere per confermare nella fede pastori e fedeli. Ambedue questi apostoli giunsero a Roma per convertire i pagani alla fede. Ambedue furono martirizzati: Pietro crocifisso sul Colle Vaticano, dove oggi sorge la basilica a lui intitolata e Paolo decapitato fuori le mura della città ove oggi sorge la basilica di San Paolo alle tre Fontane. Essi sono le colonne ed il fondamento della Chiesa e della nostra fede.