venerdì 29 maggio 2020

Domenica, 31 maggio 2020 - Pentecoste (A)







Ricordiamo che in questo periodo, per partecipare alle celebrazioni, è necessario indossare la mascherina di protezione individuale.


Di seguito sono riportati il brano del Vangelo di oggi e il commento alle letture odierne..
Dal Vangelo secondo Matteo (Gv 20,12-23)
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Il commento di Silvano Scarpat
Degli anni di insegnamento ricordo con nostalgia la familiarità che veniva a crearsi: nelle aule e nei corridoi, a ricreazione e nelle gite, a volte anche fuori scuola. Loro mi leggevano negli occhi, meglio di quanto sapessi fare io; mi parlavano con franchezza. Alle superiori poi ho scoperto quanto i ragazzi e le ragazze fossero fragili: “da consumatori a consumati”, ha scritto Anna nella sua tesina: “Il piccolo principe cominciava ad addormentarsi, io lo presi tra le braccia e mi rimisi in cammino. Ero commosso. Mi sembrava di portare un fragile tesoro. Mi sembrava pure che non ci fosse nulla di più fragile sulla terra”. Nei mesi appena trascorsi abbiamo sperimentato quanto valga essere accuditi, sostenuti, consolati.
Nel racconto della Pentecoste –  Atti degli Apostoli – le persone raccolte a Gerusalemme per la festa, venute da ogni regione , ricevono una parola buona “ciascuno nel dialetto proprio nel quale era nato”, una parola da cuore a cuore. Lo Spirito viene donato ai discepoli “in lingue come di fuoco che si posano su ognuno singolarmente. E' l'altro Protettore –  Consolatore,  Soccorritore - , la Promessa, il Dono, lo Spirito di Gesù: vento, alito, soffio. Non ha nome proprio. Non ha nulla di suo da rivendicare o proporre. Aiuterà a ricordare tutte le parole dette da Gesù, darà la visione chiara di tutto ciò che significa e contiene la rivelazione portata da Gesù. Questa è la missione e la vera grandezza della Chiesa: entrare sempre più nella profondità delle parole del suo Signore.
A coloro a cui perdonerete le colpe, saranno perdonate” (Gv. 20, 19-23): è il primo dei doni dello Spirito. Non si tratta tanto di ricordare agli uomini le loro colpe, quanto di fare in modo che se ne liberino, così da poter riprendere a vivere con dignità e speranza: “Se non c'è Dio, non c'è nessuno che possa perdonarmi” (Benedetto XVI). La Chiesa Ortodossa ricorda a Pentecoste che “anche la disperazione infernale è ferita da una speranza” (Paul Evdokimov, Teologia della Bellezza, pag. 389).

Nella Chiesa ciascuno ha un suo dono d'amore, “una manifestazione particolare dello Spirito” - scrive San Paolo ai cristiani di Corinto -. Anche questo ho imparato a scuola: ognuno ha innumerevoli doni, qualità, risorse, capacità, doti – la parabola dei talenti  viene capita male! -; ognuno ha un suo ruolo e tutto quello che gli serve per il proprio bene e per il bene di tutti. C'è anche una via migliore, come ha scoperto la piccola Teresa di Lisieux: “Compresi che la Chiesa ha un corpo composto da varie membra, ma compresi che ha anche un cuore. La mia vocazione è l'amore. Nel cuore della Chiesa, mia madre, io sarò l'Amore”. E' questo un altro nome dello Spirito, che “è disceso sulla terra e non è più risalito” (David Maria Turoldo).
Anima mia, benedici il Signore, quanto grande sei Tu, mio Dio!
Mandi il tuo Spirito e torna nuova la faccia del mondo.
Il Signore gode per sempre della sua creazione.
Finché io viva, canterò il suo Nome,
darò canti al mio Dio finché avrò vita:
gli sia dolce il mio immaginare come a me grato è stargli vicino.
Anima mia, benedici il Signore”
(Salmo 104 – liturgia di Pentecoste).


Sante Messe dall’ 1 giugno al 7 giugno


A  BUDOIA

MERCOLEDÌ
9,30 S. Messa


DOMENICA
11,00 S. Messa  

AVVISO : a causa di un guasto meccanico, non è possibile suonare le campane per un periodo di circa 20 giorni



A  DARDAGO

MARTEDÌ 
18,00 –  S. Messa

 SABATO
18,00 –  Def.ti Mazzariol Gildo, Angela e Santa.



A  SANTA LUCIA

 GIOVEDÌ
18,00 – S. Messa

DOMENICA
10,00 –  Def. Anna Besa

OFFERTE:  NN € 80,    NN € 80  per Missione in Equador