Il perdono di Pietro*
Gesù prima di iniziare il viaggio verso Gerusalemme, nella casa di Cafarnao dà ai discepoli alcune regole di vita comunitaria. L'ultima riguarda il perdono. “E Pietro gli chiese:'Signore, per quante volte dovrò condonare a quel fratello che commettesse nei miei riguardi una colpa?' Il conflitto è all'interno della comunità: chi fa il torto non è un estraneo ma un fratello. Gesù gli risponde: ‘Per sette volte non basta; ne occorrono settanta volte sette”. E racconta la parabola del servitore spietato che avuto dal re il condono di un debito fuori di ogni misura – diecimila sacchi d'oro – non riesce a condonare ad uno dei suoi colleghi la somma esigua di cento monete.
Pietro è la roccia che perdona. Senza misura. Affidandoci lo scrigno prezioso della verità e della vita, il Signore sa che da ogni aggressione può essere difeso solo con il perdono.
Scrive don Milani ad un amico prete:”Ponete in alto il cuore vostro e fate che sia come una fiaccola che arde. La mira altissima (“perfetti, come il Padre!”) e la pietà, la mansuetudine, il compromesso paterno solo per chi è caduto e se ne rende conto e chiede perdono e vuol riprovare da capo a porre la mira altissima. Ecco dunque l'unica cosa decente che ci resta da fare. Rendersi insopportabili a tutti quelli che non vogliono aprire gli occhi sulla luce. E splendenti e attraenti solo per quelli che hanno Grazia sufficiente da gustare altri valori che non siano quelli del mondo”. E' il coraggioso servizio allo splendore della verità, di Pietro e del piccolo cristiano. “Voi darete ciascuno al proprio fratello dal fondo dell'animo vostro un condono” (Matteo 18).
San Paolo verso la conclusione della lettera ai Romani ha davanti agli occhi quei cristiani che nella loro adesione di fede si appoggiano ancora su vecchie osservanze non più necessarie: occorre aver riguardo anche per loro.“E tu perché fai apprezzamento su quel tuo fratello? E perché hai poca stima di quel tuo fratello?” Ciascuno di noi appartiene singolarmente al Signore: lasciamo a Lui ogni valutazione. “Se viviamo, il nostro è un vivere che riguarda il Signore; se dovessimo morire, anche la nostra morte riguarda il Signore”.
In ogni istante facciamo riferimento a lui e apparteniamo a Lui (Romani 14).
Se fa guerra, non è per sempre;
se ha un rancore, non dura.
Quanto più esteso è della terra il cielo,
così è la sua grazia per chi si affida a Lui.
Quanto l'oriente dista dall'occidente, così fa noi divergere dalla colpa.
Com'è tenero un padre verso i figli così è la tenerezza del Signore
verso chi gli appartiene.
Benedite il Signore, creature sue.
Anima mia, benedici il Signore” (Salmo 103).
Sante
Messe dal 14 al 20 settembre
A BUDOIA
MERCOLEDÌ - Ss. Cornelio e Cipriano
9,30 – D.ti Vito, Francesco, Angela, Rina
11,00 – D.ti Wilma –Angelo
– Teresina, Famiglia Zambon,
Anniv. Busetti Sandrino; Liliana
Zambon ved. Minca,
Coassin Giovanni, Ester
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A DARDAGO
MARTEDÌ - B. V. Maria Addolorata
18,00 – D.ti Busetti
Leone e Vincenza
D.ti Famiglia Burelli.
SABATO - XXV del Tempo Ordinario
18,00 – Battesimo Bastianello Bianca.
Def. De Chiara Regina
A SANTA LUCIA
GIOVEDÌ - S. Roberto Bellarmino
18,00 – Def.ta Franca Pittau Carli
DOMENICA - XXV del Tempo Ordinario
10,00 – D.ti Rosa Pradella in Scandolo e Alinda Guidi.
Def.a
Stanic Carmela ordinata da Felice e Paola.
Il perdono è un cammino che porta alla perfezione del perdonare sempre:
questo insegna Gesù