La luce di quell'ora prima del tramonto *
Lungo la strada verso
Gerusalemme, siamo in prossimità di Gerico. Si intravvedono in lontananza le
colline della Giudea, tappezzate di vigneti. E' il tempo della vendemmia. Gesù
racconta un'altra delle sue storie (Matteo
20,1-16), con in primo piano i discepoli.
Un proprietario terriero va sulla piazza del villaggio, nelle diverse ore della giornata, a reclutare braccianti per il suo vigneto. Il lavoro richiede urgenza o è più impegnativo del previsto. La paga giornaliera stabilita è un denaro d'argento, una buona paga.
Alla fine della giornata il fattore comincia a pagare a partire dagli ultimi, quelli assunti un'ora prima del tramonto. Ricevono tutti la stessa paga.
Quelli che avevano lavorato fin dal mattino vanno dal padrone a protestare: “Siete invidiosi perché io sono buono?”, risponde il padrone.
Le persone che vanno con Gesù non sono le migliori. Anzi, le migliori lo osteggiano. Sono persone raccogliticce, prese quasi a caso, all'ultima ora.
Scrive Giuseppe Sandri:”Qui non si ha condanna per alcuno, ma l'evidenza di un privilegio. La moneta d'argento per tutti è ricompensa, per i primi che diventano ultimi; per gli ultimi che divengono primi è dono. Radice del privilegio è l'Amore, che non segue criterio né legge. L'ultimo diventa primo affidandosi a Lui, a Gesù, senza patti né pretese”.
Anche molte persone a cui arriva questo commento forse si identificano con gli operai dell'ultima ora, a cui il Signore affida quel dono che i primi non hanno saputo apprezzare. “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato...Quando mi sarò unito a te con tutto me stesso non avrò più né dolore né pena, e viva sarà la mia vita tutta piena di Te” (S. Agostino, Confessioni, Libro X, 38 s). Tu ci dai ancora tempo, Signore, per partecipare fin d'ora alla tua gioia. Anche per questo mondo ferito c'è ancora tempo, ma bisogna affrettarsi a cambiare direzione.
San Paolo è finalmente giunto a
Roma, incarcerato in attesa di giudizio. Da lì scrive alcune lettere molto
intense alle comunità che pensa di visitare dopo la liberazione. Alla comunità
di Filippi – città della Macedonia e colonia romana a pochi chilometri dalle
rive del Mar Egeo – scrive una lettera di ringraziamento per il continuo aiuto
che gli viene prestato. “Vi porto nel cuore... Meglio di me lo sa Iddio con
quanto desiderio penso a tutti voi, con l'affetto profondo dell'Eletto Gesù”
(Filippesi 1). Paolo ha un grande
desiderio, di rivederli presto, ad uno ad uno. Sarà ospite a casa di Lidia,
come la prima volta, dopo essere scesi al fiume dove aveva incontrato alcune
donne e battezzato Lidia e la sua famiglia. Incontrerà il custode del carcere,
quello che gli aveva curato le ferite e per lui aveva preparato una cena
gioiosa, nella notte, dopo aver ricevuto il Battesimo con tutti i suoi (Atti 16). “E questo so con certezza
che rimarrò al fianco di ciascuno di voi per il vostro progresso e gioia in
questa fede”.
Un proprietario terriero va sulla piazza del villaggio, nelle diverse ore della giornata, a reclutare braccianti per il suo vigneto. Il lavoro richiede urgenza o è più impegnativo del previsto. La paga giornaliera stabilita è un denaro d'argento, una buona paga.
Alla fine della giornata il fattore comincia a pagare a partire dagli ultimi, quelli assunti un'ora prima del tramonto. Ricevono tutti la stessa paga.
Quelli che avevano lavorato fin dal mattino vanno dal padrone a protestare: “Siete invidiosi perché io sono buono?”, risponde il padrone.
Le persone che vanno con Gesù non sono le migliori. Anzi, le migliori lo osteggiano. Sono persone raccogliticce, prese quasi a caso, all'ultima ora.
Scrive Giuseppe Sandri:”Qui non si ha condanna per alcuno, ma l'evidenza di un privilegio. La moneta d'argento per tutti è ricompensa, per i primi che diventano ultimi; per gli ultimi che divengono primi è dono. Radice del privilegio è l'Amore, che non segue criterio né legge. L'ultimo diventa primo affidandosi a Lui, a Gesù, senza patti né pretese”.
Anche molte persone a cui arriva questo commento forse si identificano con gli operai dell'ultima ora, a cui il Signore affida quel dono che i primi non hanno saputo apprezzare. “Tardi ti ho amato, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato...Quando mi sarò unito a te con tutto me stesso non avrò più né dolore né pena, e viva sarà la mia vita tutta piena di Te” (S. Agostino, Confessioni, Libro X, 38 s). Tu ci dai ancora tempo, Signore, per partecipare fin d'ora alla tua gioia. Anche per questo mondo ferito c'è ancora tempo, ma bisogna affrettarsi a cambiare direzione.
* Commento
alle Letture del diac. Silvano Scarpat.
Sante
Messe dal 21 al 27 settembre
MERCOLEDÌ – San Pio da Pietralcina
9,30 –.
DOMENICA – XXVI del Tempo Ordinario
11,00 – D.ti. don Alfredo Pasut, Puppin Fausto e Ines
OFFERTE: Per chiesa e fiori dalla Famiglia Vago Sanson, Euro 70
MARTEDÌ -
18,00 – D.ti Erica Cauz,
Claudio, Irma e Pio Parmesan
Carmine Lettieri,
SABATO – XXVI del Tempo Ordinario
18,00 – D.ti Claudio Zambon Vialmin,
Andreanna e Attilia
A SANTA LUCIA
GIOVEDÌ
18,00 –
DOMENICA - XXVI del Tempo Ordinario
10,00 – D.ta Carmela Stanic ordinata dalla figlia
Def. Don Nilo Carniel, ordin. dalla sorella
Per le Prime Comunioni di
Ottobre
DOMENICA - XXVI del Tempo Ordinario
10,00 – D.ta Carmela Stanic ordinata dalla figlia
Def. Don Nilo Carniel, ordin. dalla sorella
AVVISI COMUNI
Sabato prossimo
26 settembre alle ore10,00 i bambini che riceveranno la Prima Comunione si ritroveranno presso il Santuario della Madonna del Monte, per il ritiro Spirituale, insieme ai genitori, a Don Vito e al loro catechista.
26 settembre alle ore10,00 i bambini che riceveranno la Prima Comunione si ritroveranno presso il Santuario della Madonna del Monte, per il ritiro Spirituale, insieme ai genitori, a Don Vito e al loro catechista.
Domenica prossima, 27 settembre durante la S.Messa delle ore 11,00 a Budoia, verranno presentati
alla Comunità i bambini che riceveranno la Prima Comunione (il 4 ottobre a
Budoia e l'11 ottobre a Dardago)