Dio è più grande del nostro cuore
Proprio in quel periodo uscì
un decreto emanato dall’imperatore Augusto perché venisse fatto il censimento
di tutto l’impero (Luca 2,1-20). Nel caso degli ebrei, era normale che la
registrazione venisse fatta nella città degli antenati: per il loro attaccamento
alla tribù di origine e per l’insistenza nel conservare unita la proprietà
ancestrale della terra.
E’ probabile che la famiglia di Giuseppe, a Betlemme, possedesse una stalla, scavata in una grotta, al limite del paese; verso la campagna dove d’inverno soggiornavano le greggi nei recinti.
Ho il ricordo di stalle pulite, piene di vita: il calore degli animali, l’odore di fieno, di tutti i fiori e le erbe dei prati.
Per lei venne il momento del parto e partorì quel suo figlio primogenito. Maria probabilmente ha fatto tutto da sola, poi attorno al bambino si è creata una festa: è bello quando un bambino viene al mondo! Sembra che il mondo intero ricominci da capo la sua avventura.
BUDOIA
MERCOLEDÌ 29 Dicembre
9,30 – Def.ti Carlon Luigi e Luigia;
Angelin Nicola, Anna, Agostino e Ida
Del Zotto Domenico e Vincenza; Botter Giuseppe e Lina
VENERDI – 31 Dicembre
17,00 - TE DEUM DI RINGRAZIAMENTO
SABATO – 1 Gennaio Maria Santissima, madre di DIO
11,00 – S. Messa per la comunità - Canto del VENI CREATOR
DOMENICA – 2 Gennaio II dopo Natale
11,00 – Def.ti Gislon Vincenzo e Rosa
Offerte pro Chiesa: Boschin Pierluigi € 100,
pro oratorio in mem. Tonus Luigi € 450 (seconda offerta)
per Area Giovani del CRO (8 dicembre) € 700
VENERDI – 31 Dicembre VIGILIA Santa Messa prefestiva
18,00 - Def.ta Busetti Attilia
TE DEUM DI RINGRAZIAMENTO
DOMENICA – 2 Gennaio II dopo Natale
18,00 – D.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara
Offerte Per Opere parrocchiali:
Zambon Luigia in Bastianello € 200
In mem. di Ianna Onorina Stort, la nipote Rita € 40, NN € 50
GIOVEDI – 30 Dicembre
17,00 - Santa Messa
VENERDI – 31 Dicembre
17,00 - TE DEUM di ringraziamento
9,45 – Santa Messa -
Canto del VENI CREATOR
E’ probabile che la famiglia di Giuseppe, a Betlemme, possedesse una stalla, scavata in una grotta, al limite del paese; verso la campagna dove d’inverno soggiornavano le greggi nei recinti.
Ho il ricordo di stalle pulite, piene di vita: il calore degli animali, l’odore di fieno, di tutti i fiori e le erbe dei prati.
Per lei venne il momento del parto e partorì quel suo figlio primogenito. Maria probabilmente ha fatto tutto da sola, poi attorno al bambino si è creata una festa: è bello quando un bambino viene al mondo! Sembra che il mondo intero ricominci da capo la sua avventura.
Il parto avviene nella notte: solo i pastori vegliano. La voce passa da
un ovile all’altro, come un messaggio dal cielo: Troverete un bambino avvolto in fasce e
adagiato dentro una mangiatoia. Qualcuno si mette in cammino.
Giuseppe gli ha dato, per nascere, un angolo di terra familiare, dove anche Maria si trovasse accolta, protetta e amata.
La mangiatoia serve per tenere il piccolo sollevato dal terreno. Maria lo avvolge nelle fasce che aveva preparato, secondo l’usanza delle famiglie distinte. Il confronto è con uno dei passi più intensi del profeta Ezechiele, nell’esilio, quando egli descrive le origini di Israele: alla tua nascita non fosti avvolta in fasce (16,4).
Poi il Signore se ne prese cura. Commenta Origène: “Egli è disceso sulla terra, mosso a pietà del genere umano, ha sofferto i nostri dolori prima ancora di assumere la nostra umanità: se Egli non avesse patito, non sarebbe venuto a trovarsi nella condizione della nostra vita di uomini… E’ la passione dell’amore”.
Scrive Giovanni, al centro della sua prima lettera (3,20), che per la Sua capacità di discernere la verità e l’amore che sono in noi, Dio è più grande del nostro cuore. Lo sguardo di Dio va al di là dello sguardo nostro; al di là delle nostre debolezze Egli scopre quella verità profonda che è dentro di noi. “Questa è una grande e dolcissima promessa. Dobbiamo esercitare la fede e volare nella misericordia di Dio; possiamo consolare e rafforzare i nostri cuori davanti a Lui per avere fiducia”.
Amàti, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, noi abbiamo fiducia in Dio e, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Lui.
Questo è il suo comandamento, che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato (3,21-24, nella seconda lettura della domenica dopo il Natale).
Venendo al mondo, Egli ha guarito la nostra condizione mortale: quelle fasce di Maria, assieme al bambino, fasciano di tenerezza il mondo.
(Commento a cura del
diac. Silvano Scarpat)
Giuseppe gli ha dato, per nascere, un angolo di terra familiare, dove anche Maria si trovasse accolta, protetta e amata.
La mangiatoia serve per tenere il piccolo sollevato dal terreno. Maria lo avvolge nelle fasce che aveva preparato, secondo l’usanza delle famiglie distinte. Il confronto è con uno dei passi più intensi del profeta Ezechiele, nell’esilio, quando egli descrive le origini di Israele: alla tua nascita non fosti avvolta in fasce (16,4).
Poi il Signore se ne prese cura. Commenta Origène: “Egli è disceso sulla terra, mosso a pietà del genere umano, ha sofferto i nostri dolori prima ancora di assumere la nostra umanità: se Egli non avesse patito, non sarebbe venuto a trovarsi nella condizione della nostra vita di uomini… E’ la passione dell’amore”.
Scrive Giovanni, al centro della sua prima lettera (3,20), che per la Sua capacità di discernere la verità e l’amore che sono in noi, Dio è più grande del nostro cuore. Lo sguardo di Dio va al di là dello sguardo nostro; al di là delle nostre debolezze Egli scopre quella verità profonda che è dentro di noi. “Questa è una grande e dolcissima promessa. Dobbiamo esercitare la fede e volare nella misericordia di Dio; possiamo consolare e rafforzare i nostri cuori davanti a Lui per avere fiducia”.
Amàti, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, noi abbiamo fiducia in Dio e, qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da Lui.
Questo è il suo comandamento, che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato (3,21-24, nella seconda lettura della domenica dopo il Natale).
Venendo al mondo, Egli ha guarito la nostra condizione mortale: quelle fasce di Maria, assieme al bambino, fasciano di tenerezza il mondo.
Sante Messe dal 27/12 al 2/01/2022
BUDOIA
MERCOLEDÌ 29 Dicembre
9,30 – Def.ti Carlon Luigi e Luigia;
Del Zotto Domenico e Vincenza; Botter Giuseppe e Lina
VENERDI – 31 Dicembre
17,00 - TE DEUM DI RINGRAZIAMENTO
SABATO – 1 Gennaio Maria Santissima, madre di DIO
11,00 – S. Messa per la comunità - Canto del VENI CREATOR
DOMENICA – 2 Gennaio II dopo Natale
11,00 – Def.ti Gislon Vincenzo e Rosa
Offerte pro Chiesa: Boschin Pierluigi € 100,
pro oratorio in mem. Tonus Luigi € 450 (seconda offerta)
per Area Giovani del CRO (8 dicembre) € 700
DARDAGO
MARTEDÌ 28 Dicembre
17,00 – Def.a Artusi Regina in Bastianello
Anniv. Pellegrini Bruno
MARTEDÌ 28 Dicembre
17,00 – Def.a Artusi Regina in Bastianello
18,00 - Def.ta Busetti Attilia
DOMENICA – 2 Gennaio II dopo Natale
18,00 – D.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara
Offerte Per Opere parrocchiali:
Zambon Luigia in Bastianello € 200
In mem. di Ianna Onorina Stort, la nipote Rita € 40, NN € 50
SANTA LUCIA
GIOVEDI – 30 Dicembre
17,00 - Santa Messa
17,00 - TE DEUM di ringraziamento
SABATO – 1 Gennaio - Maria Santissima, madre di
DIO
9,45 – Santa Messa -
Canto del VENI CREATOR
Def. Bortolussi Renato ord. dalla moglie
DOMENICA – 2
Gennaio - II dopo Natale
09,45 Santa Messa
Offerte
per la chiesa: Elena Carniel € 100
09,45 Santa Messa
Offerte per la chiesa: Elena Carniel € 100