Dodici sante notti
Dio abbia pietà di noi e ci
benedica,
in mezzo a noi sia il suo
volto luminoso.
Che la terra conosca la tua
Via
e tutti i popoli la tua
salvezza.
La terra ha dato i suoi
frutti,
ci ha benedetti il Dio che è
nostro Dio (Salmo 66/67).
Le dodici sante notti, tra Natale
e l’Epifania, sono rischiarate dal racconto dei pastori (Luca 2,16-21).
Essi hanno ricevuto l’illuminazione interiore, l’annuncio di un messaggero del
cielo che la salvezza è giunta: una gioia grande, un salvatore per voi!
Dio si è fatto uomo non per
sbalordire ma facendosi compagno di viaggio. La grandezza di Dio è nel farsi, a
ciascuno, vicino.
E così i pastori se ne vennero
in fretta. Trovarono Maria, Giuseppe e il bambino adagiato nella mangiatoia.
Essi condividono con le persone
presenti l’illuminazione che hanno ricevuto. Poi quei pastori se ne tornarono via, inneggiando a Dio e riconoscendo
apertamente lo splendore di Lui.
E’ il vertice del racconto: il
dono ricevuto e accolto si trasforma in lode e testimonianza.
Anche Maria dalle parole dei
pastori è rafforzata nel suo cammino di fede.
Poi si cambia scena: si passa
dalla stalla alla casa dove il piccolo all’ottavo giorno viene circonciso,
secondo la legge di Mosé. Il Figlio di Dio è un piccolo figlio d’Israele. E gli
viene dato il nome, Gesù, nome comune allora tra gli ebrei, che significa “il
Signore salva”: sarà lui a salvare il suo popolo dalle colpe che ha. Dio
ora ha un nome.
Quando il tempo in cui
eravamo in custodia della legge fu interamente trascorso, Dio inviò il
figlio suo, che venne all’esistenza da una donna, che venne all’esistenza
soggetto ad una legge, per poter liberare quelli che erano soggetti ad una
legge, perché ricevessimo questo privilegio di figli adottivi… Tutti siete
figli di Dio mediante questa fede in Gesù (Lettera ai Galati 4,1-7).
Attraverso la persona di Gesù le
ricchezze di Israele sono estese a tutti i popoli, come era stato promesso ad
Abramo. E insieme avviene il passaggio dall’obbedienza ad una legge
all’appartenenza reciproca di un figlio al Padre e di un Padre al figlio,
attraverso l’adesione appassionata a Gesù.
La benedizione del Signore ci
liberi dalla paura e ci renda operatori di bene nei riguardi di ogni persona e
creatura:
Il Signore ti benedica e ti
custodisca,
mostri a te il suo Volto e
abbia misericordia di te,
rivolga il suo Volto verso di
te e ti dia pace.
La formula con cui i sacerdoti
ebrei benedicono il popolo (Numeri 6, 22-27) è stata copiata e scritta di
suo pugno da frate Francesco per frate Leone; è consegnata a noi, a ciascuno,
perché sperimentiamo e doniamo la vera gioia vivendo alla luce del Volto di
Gesù. Come sotto un bellissimo cielo.
Sante Messe dal 3 al 9/01/2022
9,30 – Benedizione Acqua sale e frutta
11,00 – Per la comunità
11,00 – Def.to Tonus Luigi
DARDAGO
MARTEDÌ 4 Gennaio
17,00 – Santa Messa
MERCOLEDÌ – 5 Gennaio (Prefestiva)
18 – Benedizione Acqua sale e frutta
Def.ta Zambon Graziosa ord. dalla sorella Clelia
SABATO – 8 Gennaio – Battesimo del Signore ( prefestiva)
18,00 – Santa Messa
Offerte Per Opere parrocchiali: In ricordo di
Bastianello Paola, la famiglia € 40
17,00 – Santa Messa
18 – Benedizione Acqua sale e frutta
SANTA LUCIA
MERCOLEDÌ – 5 Gennaio
17,00 Benedizione Acqua sale e frutta
GIOVEDI – 6 Gennaio – Epifania
9,45 – Per la comunità
Domenica – 9 Gennaio
10,00 - Def. Gislon Paolo
OFFERTE
Raccolte per Ecuador € 150
MERCOLEDÌ – 5 Gennaio
17,00 Benedizione Acqua sale e frutta
GIOVEDI – 6 Gennaio – Epifania
9,45 – Per la comunità
Domenica – 9 Gennaio
10,00 - Def. Gislon Paolo
OFFERTE
Raccolte per Ecuador € 150
Andarono dunque senz'indugio e trovarono Maria e Giuseppe
e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
e il bambino, che giaceva nella mangiatoia.
E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro.
Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
Maria, da parte sua, serbava tutte queste
cose meditandole nel suo cuore. (Luca 2,16-21)