venerdì 4 febbraio 2022

Domenica, 6 Febbraio 2022 - Anno 12 n. 11 V Tempo Ordinario (C)

 


Il ‘segno’ dei pesci

Isaia – il suo nome significa “il Signore è salvezza” – era un uomo qualunque, si adeguava al pensiero della maggioranza, sino all’anno in cui morì il re Ozìa (740 a.C.).
Le sue colpe passate sono perdonate ed Isaia, profeta, viene chiamato a far parte del Consiglio di Dio.
Ebbe come una visione (Isaia 6,1-8), nel tempio di Gerusalemme: un fuoco scendeva dal cielo sulla terra e lambiva il tempio; il tremito di Isaia sembra comunicarsi alle soglie stesse del tempio. Vide una grandissima luce, il mantello del Re di tutti i re, del Signore dell’universo, Colui che è tre volte santo – come cantiamo nella Liturgia eucaristica -, che è pienezza di vita, forza, amore e fedeltà:
“Io sono un Dio, non un uomo, sono il Santo in mezzo a te e non un nemico alle porte” (Osea 11,9).

E udivo del mio Signore la voce che diceva
- Chi mando?   Chi va per me? -
E io rispondo  Eccomi, manda me.

Mentre Gesù si trovava lungo il lago di Gennézaret, o di Galilea, nei pressi di Cafarnao (Luca 5,1-11), la folla faceva una gran ressa attorno a Lui per ascoltare la parola di Dio.
“La notizia che lui era il messia era arrivata da tutte le parti e la gente accorreva cercando in lui chi l’avrebbe liberata da tutte le contrarietà e afflizioni; egli ebbe pietà di loro, salì sulla barca per inviare di là il suo messaggio di liberazione” (Il Vangelo a Solentiname, I).

E’ la barca di Pietro. Poi lo invita a prendere il largo, per la pesca: non avevano preso niente la notte precedente.
E infatti, gettate le reti, presero una grande massa di pesci, tanto che le maglie della rete cominciavano a lacerarsi.
“Dice Ernesto (Cardenai): Si può ricavare un insegnamento pratico per noi: con la fede possiamo fare miracoli”.
La vista delle reti colme di pesci non lascia dubbi a Simone sull’efficacia della seconda parola di Gesù, che è il centro di tutto il racconto: D’ora in poi prenderai uomini, affinché vivano.
Pietro si confessa peccatore ma la risposta di Gesù è stringere a sé Pietro in modo ancora più forte.
Scrive M. Girolami (Parola, Spirito e Vita, 84) che “le scelte operate da Gesù circa la costituzione del gruppo dei discepoli partono da una esperienza di fraternità familiare” che nel legame con Gesù diventa stabile, per sempre. E Gesù non è più solo.
San Paolo era riuscito con fatica a trascinare i cristiani di Corinto sul suo piccolo sentiero dell’amore che non conosce ostacoli, che non tramonta mai. Ora come è possibile che qualcuno dica che non c’è risurrezione? (I Corinti 15,1-11).
Gesù, risorto dai morti e vivente per sempre, è stato visto da Cefa – Simon Pietro – primo tra i dodici. Come ultimo è stato visto anche da Paolo e gli ha cambiato e illuminato la vita: E questo suo grande amore per me non è finito nel nulla, tutt’altro.
Gesù non fece nulla per sé: Egli morì in rappresentanza delle nostre colpe, facendo morire in questo modo anche il concetto di colpa e più ancora ‘il complesso di colpa’, che tanto disagio provoca ancora.

(Commento a cura del diac. Silvano  Scarpat)

SAnte Messe dal  7/02  al  13/02/2022 

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ - 9  Febbraio
9,30 –  Ann. Carlon Anna.
 
DOMENICA -  13  Febbraio  –  VI del Tempo Ordinario
11,00 –  Per la Comunità.
 
DARDAGO
 
MARTEDÌ  -  8 Febbraio
17,00 -  Def.ti  Bastianello Luigia e Zambon Giovanni Rosit
                            
SABATO - 12 Febbraio  –  VI del Tempo Ordinario
18,00 –  Def. Callegari Italo,
               Def.ti  Marson Emanuele, Amabile, Paolo
 
Offerte Pro Chiesa: Roberto Pinal  € 40,  NN. € 20
 
SANTA LUCIA

GIOVEDI – 10 Gennaio
17,00  – Santa Messa
 
DOMENICA -  13  Febbraio  –  VI del Tempo Ordinario
9,45  -  Ann. Pastorutti Claudia; D.ti Fort Valentino e Lea    
 
Offerte:  NN € 200,00 a scopo benefico pro Equador