Il mistero più grande è quanto Tu ci sei vicino
L’improvvisa, tragica fine di
Gesù aveva disorientato i discepoli. Poi cominciarono a ritrovarsi: anche le
donne erano con loro. Non era tutto finito, li riportava insieme il ricordo di
Gesù: la sua vicinanza, unica, anche se di breve durata, aveva lasciato il
segno.
Presero a spezzare tra loro il
pane, ricordando le sue parole. Ognuno aveva qualcosa da raccontare, di Lui.
Sentivano il cuore in pace, perdonati e amati.
Si ritrovavano il primo giorno
della settimana, nel luogo dove avevano cenato l’ultima volta con Lui
nell’imminenza della Pasqua.
Una di quelle sere rifecero il
cammino fin verso il monte degli Olivi, dove Gesù aveva pregato l’ultima volta
vicino a loro:
“Uomini galilei, perché state
lì a guardare il cielo? Questo Gesù che è stato preso lontano da voi fino a
raggiungere il cielo, tornerà allo stesso modo in cui l’avete visto andarsene
verso il cielo”. Quelle parole risuonavano dentro, ma sembravano oscure. “Riceverete
forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni, fino ai
confini del mondo”.
Allora rientrarono a
Gerusalemme, portando con sé una gioia grande. Salirono al piano superiore,
dove abitavano. C’erano Pietro, Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso,
Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo zelota e Giuda di Giacomo.
Erano tutti di uno stesso accordo a pregare incessantemente, con le donne e
Maria, la madre di Gesù e i parenti di Lui (Atti degli Apostoli 1,1-14; Luca
24,46-53).
Il significato dell’ Ascensione
è approfondito da san Paolo al vertice del messaggio rivolto ai suoi fratelli Ebrei Egli fa riferimento alla festa
dello Yom Kippur, l’unica volta in cui il sommo sacerdote entrava nel
Santo dei santi, al di là del velo,
da solo a dire, l’unica volta, il Nome di Dio, nel giorno del perdono.
Abbiamo, fratelli, un
Sacerdote di prima grandezza che sovrintende alla casa di Dio. Egli è apparso
una sola volta, nella pienezza dei tempi, per annullare la colpa mediante il
dono di sé.
Ed è entrato realmente e
propriamente nel cielo per mostrarsi ora in rappresentanza nostra agli occhi di
Dio.
Attraverso il velo – la
sua natura umana – ha inaugurato per noi una via nuovissima e vivente: il
sangue vivo e pulsante di Gesù, il rapporto di fede con Lui.
Perciò accostiamoci con animo
sincero, in una assoluta certezza di fede; teniamo ferma l’affermazione di
questa speranza; e abbiamo attenta cura l’uno dell’altro, per giungere ad un
massimo di amore e di opere buone.
Egli si farà vedere una
seconda volta, senza più alcuna relazione con la colpa, a coloro che lo
attendono, per una salvezza: il ritorno del Signore Gesù trasformerà in
meglio, radicalmente, anche la vita fisica dell’uomo.
Scrive papa Benedetto: “La via tra noi e Lui è la ‘navigazione
spaziale’ del cuore, che conduce dalla chiusura in sé stessi alla dimensione
nuova dell’amore divino, che abbraccia l’universo” (Gesù di Nazaret,
seconda parte).
SAnte Messe dal
30 Maggio al 5 Giugno 2022
Ore 9,30 – Santa Messa
BUDOIA: Le intenzioni delle S. Messe potranno essere ordinate:
18,00 – Def.ti famigliari di Zambon Espedito
Offerte opere parroc.: Zambon Antonio Tunio € 30,00.
18,00 – Santa Messa
9,45 – Def.ta Besa Anna, D.ti Fort Mario e Moretto Caterina,
Def.ti Carniel Antonio e Rosa ord. Da figlia Elena
ROSARIO - CHIUSURA
MESE di MAGGIO
BUDOIA: Martedì 31 maggio, Ore 20,15
capitello Madonna di Costa (Pedemontana)
SANTA LUCIA: Martedì 31 maggio, Ore 20,00
capitello “Dell’Emigrante” (Via Dante)
Offerte pro AISM
Le offerte raccolte a Budoia
e Dardago - con la distribuzione delle gardenie (il fiore simbolo della lotta alla sclerosi multipla) - ammontano ad
€ 652,00.
EMERGENZA PROFUGHI DALL’UCRANIA
Chi desidera offrire donazioni in denaro - che saranno utilizzate a
livello locale per l’accoglienza dei rifugiati nei nostri paesi - può fare un
bonifico sull’apposito conto bancario
intestato alla
Parrocchia Santa Maria Maggiore - Dardago, codice IBAN:
IT56Z0533664770000030670195
- CreditAgricole Aviano.
Per offerte dall’estero indicare anche il codice BIC BPPNIT2P004