Tu sei vino e pane, giorno che non tramonta
Melchisedek è il primo sacerdote che compare nelle Scritture Sante. Re di Salem, quella che sarà poi Gerusalemme, è sacerdote del Dio altissimo, creatore del cielo e della terra.
Nella valle dei re, vicina alla città, va incontro ad Abram che ritorna vincitore da una spedizione notturna per liberare il nipote Lot dalle mani dei re d’oriente. Melchìsedek portò pane e vino: è un dono ed un’offerta di pace.
E benedisse Abram nel nome del Dio altissimo. Abramo diede a lui la decima di tutto il bottino che si era preso dai re d’oriente.
“Melchisedek è certo che l’altissimo Iddio sia colui che ha dato ad Abramo la vittoria; ed è soltanto davanti a Melchisedek che Abramo si inchina.
Gesù con i suoi che tornavano dalla missione cerca un luogo dove appartarsi, sulle rive del lago di Galilea, verso Betsaida, patria di Pietro, Andrea e Filippo. La folla li segue e Gesù se ne prende cura e parla loro del Regno di Dio.
Venuta la sera, i dodici sono preoccupati per tutta questa gente: “Lasciali liberi in modo che vadano nelle borgate e nelle campagne qui attorno per alloggiare e per trovare un po’ di cibo!” “Dovete darglielo voi, da mangiare”, rispose Gesù.
Disponevano di cinque pani e due pesci: Gesù se li pose innanzi, guardando verso il cielo disse su di essi la benedizione e poi li ruppe in vari pezzi che cominciò a dare ai discepoli perché li servissero alla folla. E così mangiarono tutti a sazietà tanto che vennero portate via dodici sporte di porzioni avanzate.
Le parole di Gesù sul pane e sul vino, dell’ultima cena, vengono tramandate da S. Paolo ai Corinzi (1 Corinti 11,23-26) in una versione molto simile a quella del vangelo di Luca (22,19s). Per comprenderle è bene tener presente il gesto compiuto da Melchìsedek nei confronti di Abramo e da Booz nei confronti di Rut, ragazza straniera, al tempo della mietitura dell’orzo (2,14: al momento del pasto Booz le disse: Avvicinati qui e mangia il pane… e le offrì grano abbrustolito).
Il Signore Gesù durante quella notte in cui veniva fatto arrestare, prese un pane e, fatta la preghiera di ringraziamento, lo divise spezzandolo e disse: Questo è il mio corpo che è per voi… E ugualmente prese quel calice dicendo: Questo calice è il patto nuovo, sigillato con questo mio sangue: fate questo, ogni volta che bevete, perché vi sia di me questo ricordo.
Sono queste le sue parole, il suo dono, “gemma di eterna primavera, che racchiude solo quintessenza di vita: il ricordo di Lui solo, del suo amore nella realtà d’amore, dove la sua reale presenza continuamente rinasce in un tripudio di vita. Ecco il ricordo che Lui vuole, questo, il suo. Lui, Amato dolce, non vuole che siano ricordate le ferite che ricevette. L’unico infinito ricordo è l’Amore che lo condusse a subire dolore e morte, pur di liberarcene. E allora, come segno di riconoscenza e affermazione di sovranità, cercate di non far soffrire nessuno, insegnate a non far soffrire nessuno”
“Egli apprese, da ciò che soffrì, questo piegarsi e divenne per tutti coloro che si piegano a Lui sorgente di vita per sempre, essendo stato nominato da Dio sommo sacerdote secondo l’ordine di Melchisedek” (Ebrei 5,8-10).
SAnte Messe dal
20 al 26 Giugno 2022
BUDOIA
MERCOLEDÌ - 22 Giugno
Ore 09,30 Def.ti Giobatta e fam. Del Zotto
Ore 11,00 – Def. Bocus Lorenzo, Def.ta Angelin Enrichetta,
Def.ti Angelin Alda e Angelo.
Offerte pro chiesa: NN € 10, Pro oratorio: fam. Cauz € 40
DARDAGO
MARTEDI - 21 Giugno
18,00 – Non verrà celebrata la Santa Messa
SABATO - 25 Giugno - XIII del Tempo Ordinario
18,00 – Def.ti Bocus Albino, Bortolini Ada
Zambon Bruno Tarabin, Ciàcotich Franco
Offerte pro opere parrocchiali:
In mem. di Zambon Bruno € 100 dalla famiglia
SANTA LUCIA
GIOVEDI – 23 Giugno
18,00 – Non verrà celebrata la Santa Messa
DOMENICA – 26 Giugno - XIII del Tempo Ordinario
9,45 – Def.ta Soldà Maria, Anniversario Lachin
Elsa, Def.ta Rigoni Antonietta
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