Lot, nipote di Abramo, con la
moglie, le figlie, greggi e armenti, risiedeva come straniero a Sodoma, nella
valle del Giordano, un luogo irrigato,come il giardino del Signore, come
la terra d’Egitto. Ma gli uomini di quelle città, Sodoma e Gomorra, erano
malvagi e il grido innalzato da quel luogo fino al Signore era grande.
Abramo, che era stato scelto come
segno di benedizione per tutte le famiglie della terra, pregò
insistentemente il Signore per la salvezza di quelle città (Genesi 18,16-33).
Pregò per sei volte, per
riguardo ai giusti che potevano abitare in esse, scendendo fino al numero
di dieci.
Le città dell’antica Palestina
erano minuscole e dieci giusti potevano essere considerati una
minoranza, ma non insignificante, soprattutto se si contano solo i
capifamiglia, com’era in uso allora. Dieci è il più piccolo dei gruppi:
diventerà il numero minimo per potersi tenere una preghiera nella sinagoga.
“Ci si domanda per quale ragione
Abramo non sia arrivato fino ad uno. Forse perché ci vuole un’alleanza tra più
giusti per salvare una città” (Paul Beauchamp). Di fronte al traboccare del
male, la preghiera di Abramo si rivela impotente.
Solo il figlio di Abramo e Sara,
Isacco, che stava per venire al mondo secondo la promessa, aprirà la strada ad
una salvezza migliore, al Messia, l’Eletto Gesù.
In Lui – scrive S. Paolo –
dimora la completezza dell’Essenza divina corporeamente; e nella persona di
Gesù ormai siete stati resi perfetti. E voi, che eravate già morti per ciò che
riguarda quelle mancanze, Iddio vi rese vivi insieme con Gesù, dopo aver
condonato per amore tutte quelle mancanze, dopo aver cancellata la cambiale che
ci stava sempre sotto gli occhi, tutta a nostro sfavore, la legge. Se ci
affidiamo al Signore ad ogni istante, di fronte ad ogni possibile scelta, Egli
illumina il cammino, indica la via da seguire, ci trascina con sé sulla via dei
figli, dove non c’è più nulla da trasgredire.
Accadde che Gesù se ne stava
in un certo suo luogo a pregare. Quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli
disse:”Signore, insegnaci a pregare, come faceva Giovanni con i suoi
discepoli”.
Egli disse a tutti: “Quando
pregate, dovete dire:
Padre, il tuo Nome venga messo
al di sopra di tutto,il tuo regno si instauri,dacci, giorno per giorno, il cibo
necessario e poi condonaci le colpe che abbiamo,come noi condoniamo a chiunque
ci debba qualcosa. E poi, guardaci dall’entrare nella prova.
Nella versione di Luca, la preghiera di Gesù diventa
più semplice e universale.
E dico a voi di chiedere, perché qualcosa vi sarà dato;
e di cercare, perché qualcosa troverete;
e di bussare alla porta, perché Qualcuno vi aprirà!
Gesù ci consegna la propria
preghiera filiale. Essa esprime ed educa la nostra fiducia di discepoli, felici
di ricevere dal Padre la forza di guadagnarsi ogni giorno il pane che si
dividono; e di avere da Lui il perdono, il superamento della prova, lo Spirito
Santo che trasforma i nostri cuori ad immagine del Figlio e ci ispira la
preghiera: Padre, papà (Luca 11,1-13).
(Commento a cura del diac. Silvano Scarpat)
SAnte Messe dal
25 AL 31 LUGLIO 2022
BUDOIA
MERCOLEDÌ - 27 Luglio
09,30 – Santa Messa
DOMENICA – 31 Luglio - XVIII del Tempo Ordinario
11,00 – Jolanda e Def.ti famiglia Burigana
DARDAGO
MARTEDÌ - 26 Luglio
18,00 - Def.ti Fedrigolli Gianni e Paola,
Zambon Guerrino Luthol, Carlon
Santina
SABATO – 30 Luglio – XVIII del Tempo Ordinario
18,00 – Def.ti Di
Benedetto Roberto, Bocus Guerrino (Frith), Moreschi Lorenzo
Offerte Imperate : Un pane per amor di Dio € 185,
Per la Carità
del Papa € 60
Offerte per Opere
Parrocchiali: N.N.
€ 20
SANTA LUCIA
GIOVEDI –28 Luglio
18,00 – Santa Messa 9,45 – Def.ti Fort Emilio e Lachin Elsa, Bortoluzzi Renato,
def.ti famiglia Furlani