venerdì 9 settembre 2022

Domenica, 11 settembre 2022 Anno 12 n.42 - XXIV del Tempo Ordinario (C)

 

Una pecora, una monetina d’argento,
due fratelli
 
La lettura dal Libro dell’Esodo (32,7-14) dice l’essenziale riguardo alla vicenda del “vitello d’oro”.
Mosé, dopo quaranta giorni di permanenza sul monte Sinai, ha tra le mani le tavole del patto ma, in sua assenza, il popolo ha voluto costruirsi un vitello di metallo fuso, per essere come gli altri popoli, un’immagine della divinità che cammini davanti a loro e li porti fuori da questo deserto vasto e spaventoso.
L’ira del Signore si infiamma contro Israele. Mosé, unico fra le storie sacre, sul monte prende le difese del popolo.
La preghiera di Mosé è una delle più belle che ci siano:
“Rinuncia, Signore, all’ardore della tua ira e péntiti del male che volevi fare al tuo popolo (Mosé qui usa l’imperativo).
Ricordati (altro imperativo) delle promesse fatte ad Abramo, Isacco, Giacobbe, tuoi servi!”…
Gesù, come sedeva a pranzo con i notabili e i capi religiosi, così accoglieva anche appaltatori del dazio ed altre persone di dubbia reputazione, che si avvicinavano a lui. Di conseguenza, si faceva un gran criticare.
Le ‘parabole della misericordia’ (Luca 15) sono una risposta, una difesa del vangelo di fronte a scribi e farisei.
Le parabole gemelle del pastore che lascia il gregge per cercare l’unica pecora perduta e della padrona di casa che spazza con cura la stanza alla ricerca di una monetina d’argento che le era caduta, terminano con la gioia corale di amici e vicini: “allo stesso modo vi sarà gioia nel cielo per una sola persona che si ravvede!
Infine, la parabola dei due fratelli (o del ‘figlio prodigo) dice quanto a Dio stiano a cuore gli uni e gli altri, i vicini e i lontani: “Era necessario fare un festoso banchetto e gioire perché questo tuo fratello dopo essere morto è tornato in vita, dopo essere perduto è stato ritrovato!”
Nessuno dei due aveva capito il cuore del Padre: “Lo stato d’animo servile falsa i nostri rapporti sia con Dio che con i fratelli”. Le parabole indicano la via per passare dalla mormorazione alla gioia condivisa.
 
Liberato dal carcere, nella primavera dell’anno 64 San Paolo parte alla volta di Creta. Poi raggiunge Efeso e forse anche Laodicea, come aveva promesso a Filemone. E’ un viaggio burrascoso: trova le comunità cambiate. Molti aderiscono alla fede ed il livello si abbassa. Paolo non si perde di coraggio.
Giunto a Filippi, in Macedonia, scrive a Timoteo, fidato discepolo e collaboratore, figlio autentico, che aveva lasciato ad Efeso. Gli scrive un messaggio d’amicizia e di istruzioni:
Sono grato a Colui che mi ha infuso vigore, Gesù, il Signore nostro, di avermi ritenuto degno di fiducia, pur essendo stato io in precedenza detrattore, persecutore, insolente; ma fui oggetto di tenera compassione perché lo feci in uno stato di ignoranza.
Merita fede questo discorso: che Gesù venne nel mondo per mettere in salvo persone colpevoli, tra le quali io sono il primo (I Lettera a Timoteo 1,12-17). 
(Commento a cura del diacono Silvano Scarpat)

SAnte Messe daL 12  al 18  SettEMBRE 2022 

BUDOIA
 
MERCOLEDÌ – 14  Settembre
09,30  Santa Messa
 
DOMENICA – 18 Settembre -  XXV del Tempo Ordinario
11,00 – Def.ti  Coassin Giovanni, Ester, Fabbro Bruna
                      
Off. Pro chiesa: Coassin Umberto    40, NN    10


DARDAGO
 
 
MARTEDÌ – 13 Settembre
18,00 – Def. Ianna Alberto Theco
             Famigliari  di Raffaele e Fernanda Zambon
 
SABATO – 17 Settembre XXV del Tempo Ordinario
18,00  - Def. Tranci Sandro, Def. Basso Filippo
             Def.ti Zambon Wilma e Angelo 
 
Off. Per Opere parrocch.: Famiglia Sartorel € 40


SANTA LUCIA
 
GIOVEDI – 15 Settembre
18,00  Santa Messa
 
DOMENICA – 18 Settembre - XXV del Tempo Ordinario 
09,45    Def.ti  Soldà Celeste e Polese Teresa
                Def. Basso Franco -  Def.ti Zanolin Andrea e Fort Teresa
                Def. Carli Italo