lunedì 30 gennaio 2023

Domenica, 29 Gennaio 2023 - Anno 13 n. 10 III T. ordinario (A)

 

Al sorgere delle stelle

 

Sofonìa significa “il Signore protegge”. Figlio di un etiope, è profeta a Gerusalemme tra il 640 e il 630 a.C., in un periodo di decadenza religiosa, di violenza e ingiustizia. Solidarizza con i discendenti degli israeliti del nord che avevano trovato rifugio a Gerusalemme dopo la caduta di Samaria. Fa affidamento sugli strati umili della popolazione più che non sui potenti:

Cercate il Signore, voi tutti, poveri del paese, che eseguite i Suoi ordini.
Forse potrete essere al riparo…
“Da oltre i fiumi di Etiopia fino al settentrione
i miei devoti, i miei figli dispersi mi porteranno offerte”.
Farò restare in mezzo a te un popolo umile e povero,
confiderà nel nome del Signore il resto d’Israele.
Il Signore, tuo Dio, danzerà di gioia per te,
ti rinnoverà con il suo amore (Sofonia, 2,3; 3,10-17).
Sofonia inaugura un movimento che si svilupperà dopo l’esilio, un resto che si affida incondizionatamente al Signore, a nome e vantaggio di tutto il popolo.
Il primo discorso riferito dall’evangelista Matteo, “il discorso della montagna”, inizia con un invito alla gioia – nove volte “beati” (in ebraico ashré) – rivolto da Gesù a coloro che lo cercano con un carico a volte non lieve di sofferenza e ai primi discepoli che iniziano a stare con lui (Matteo 5,1-12).
Sono nove piccole vie per una vita felice, sentieri che si aprono
inaspettatamente davanti ai nostri passi. Ce ne sono anche altri! Ognuno è prezioso, perché porta le impronte di Gesù.
“Felici quelli che lo Spirito fa essere poveri, perché appartiene ad essi il regno del cielo infinito.
Felici quelli che hanno compassione.
Felici quelli che si adoperano per fare pace.
Lo Spirito illumina, fa trovare le tracce; il Figlio è la strada, il cammino, la porta che conduce al Padre.
Gesù annuncia la vita nuova d’amore, qualcosa di bello e concreto che ci è dato già fin d’ora, anche in mezzo a contrasti e difficoltà.
Alla fine Gesù posa lo sguardo su quelli che gli stanno accanto:
“Siete felici, qualora veniste insultati e perseguitati per causa mia”.
Si passa dall’impersonale (essi) al personale (voi e io). In quest’ultima ‘felicitazione’ si raccolgono e convergono tutte le altre: nell’incontro con Gesù e nell’affidarsi a Lui.
 
Scrive san Paolo a quelli di Corinto, avviando una digressione nel
discorso sulle rivalità che dividono il gruppo: Gesù è divenuto per noi sapienza inviata da Dio e perfezione e privilegiata purezza e riscatto.
Dio paradossalmente fa conto più sulla nostra debolezza che sulla forza: Egli ha scelto ciò che è debole nel mondo e così umilia ciò che è forte, ha scelto ciò che non è tenuto in considerazione.
 
(I Corinti 1,26-31).

SANTE MESSE DAL 30 al  5/2/2023

BUDOIA
 
MERCOLEDI’ – 1 Febbraio
09,30 –  Santa Messa
 
DOMENICA –  5 Febbraio - V del Tempo Ordinario
11,00 –  Def.ti Bocus Lorenzo, Angelin Domenico, Carlon Elena  
            
 ***       Benedizione della gola (San Biagio)


DARDAGO

MARTEDI’ – 31 Gennaio
17,00 –  Def.ti Emanuele, Amabile e Paolo Marson
 
SABATO –  4 Febbraio - V del Tempo Ordinario
18,00 –  Def.ti Calderone Enrico, Marton Gino, Zambon Angelo e
              Adele (Pala), Ianna Alfredo, Angela e Chiara
 
  ***      Benedizione della gola con il Reliquiario a braccio di San Biagio
           
Offerte :  In memoria di Zambon Loris, dalla famiglia  € 80 per   opere parrocchiali.
 

 

SANTA  LUCIA

GIOVEDI’ – 2 Febbraio – Presentazione Gesù al Tempio (Candelora)
17,00  - Santa Messa 
 
DOMENICA –  5 Febbraio - V del Tempo Ordinario
9,45  - Anniv.   Def. Soldà Bruna
 

SAN BIAGIO
BENEDIZIONE DELLA GOLA

Budoia            Domenica 5 Febbraio – ore 11

Dardago         Sabato    4 Febbraio  – ore 18 con il Reliquiario a braccio di San Biagio

Santa Lucia   Giovedì   2 Febbraio  Presentazione di Gesù al tempio
                                           Festa della Candelora – ore  17,00