sabato 10 giugno 2023

Domenica, 11 Giugno 2023 - Anno 13 - n. 29 - Corpus Domini. (A)

 


Il Gesù, sorgente di vita e felicità

Nelle steppe di Moab, alle soglie della terra promessa, Mosé ricorda al suo popolo quanto il Signore ha fatto:
“Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant’anni nel deserto, per umiliarti e per
metterti alla prova, per farti felice nel tuo avvenire”.
 
Mettere alla prova significa conoscere la verità profonda, al di là delle apparenze: Dio desidera conoscere ciò che abita nel cuore di quelli che ama.
“Egli ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi, per farti capire che l’uomo vive non di solo pane ma di quanto esce dalla bocca del Signore”. 
Tutto il creato è un suo dono ed è per la nostra felicità, a partire dalla sua Parola, “che custodisce quanti si affidano a Lui”.
“E ha fatto sgorgare per te l’acqua dalla roccia durissima” (Deuteronomio 8,2-16).
Ti ho tolto il carico dalle spalle. La vita di Gesù è un ininterrotto tentativo di togliere dalle nostre spalle quei pesi inutili dei quali ogni giorno ci carichiamo, finendo così per soccombere.
Il Signore ha nutrito il suo popolo con fiore di frumento, e lo ha saziato con miele dalla rupe (Salmo 80/81).
E’ vicina la Pasqua, in Galilea. Nella sinagoga di Cafarnao Gesù prende la parola, di sabato. Si legge un testo da uno dei primi cinque libri della Scrittura e lo si commenta, parola per parola. Qui il testo potrebbe essere quello del dono della manna, nel deserto. Alla folla che lo segue perché le ha dato da mangiare il pane, Gesù dice:
“Il cibo che io vi do è questa mia umanità, fatta appositamente per procurare al mondo la vita. Come ciò che fa vivere me è la stessa vita del Padre, così io farò vivere colui che si ciba di me”.
Gesù, venendo dal Padre, vive come sorgente di vita; il credente partecipa alla vita divina mediante la fede.
Mangiare e bere designa le funzioni basilari del vivere e caratterizza le gioie della vita: “Su, mangia con gioia il tuo pane,
e bevi il tuo vino con cuore lieto” (Qoèlet 9,7).
 
Condividere la mensa crea tra i commensali una comunione di esistenza, stare a tavola in compagnia consolida l’amicizia.
“Gesù, tu che cammini con i lebbrosi e mangi nella locanda…”  familiarità con Gesù, il pane nuovo, è capace di dare la vita per sempre.
Carne e sangue indica l’umanità tutta intera, pulsante di vita. E’ il rapporto con Gesù, il fatto di trovare in Lui tutto: tu avendo Lui hai tutto. “Chi si ciba della mia umanità tutta intera rimane nella mia intimità, come io nella sua” (Giovanni 6,51- 58).
Per il cristiano esiste una comunanza decisiva, concreta e preziosa, quella che egli trova nel cibo eucaristico, comunanza del corpo stesso con Gesù. E la comunanza del sangue, fatta precedere, nelle parole di San Paolo ai Corinzi  sembra che serva ad accentuare la concretezza di un corpo ben vivo.
La presenza eucaristica ha la funzione di realizzare, con uno smisurato innesco di Spirito Santo, il contatto e la comunanza più intima; con Lui e tra noi.
 
Per il fatto che è un unico pane, noi, molti, siamo un unico corpo: ecco perché tutti insieme prendiamo di quell’unico pane.


BUDOIA
 
MERCOLEDI’ – 14 Giugno
9,30  –  Santa Messa  
 
DOMENICA 18 Giugno – XI Tempo Ordinario  
11,00 – Def.ti Famiglia Barbot, Carlon e Zambon
 
DARDAGO
 
MARTEDI’ – 13 Giugno.
18,00 –  Def.to Zambon Ugo Pala,
 
SABATO   17 Giugno - XI Tempo Ordinario  
18,00 Annivers. Def.ta Zambelli Bais Anna,
          Zambon Marcello Rosit,
          Def. Tranci Sandro

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SANTA LUCIA 

GIOVEDI’ – 15 Giugno
18,00  – Santa Messa

DOMENICA  – 18 Giugno – XI Tempo Ordinario

9,45  –  Santa Messa