Un ragazzo e una lampada, nella notte
In un tempo in cui la parola
del Signore era rara e l’esistenza delle tribù d’Israele era in pericolo,
un ragazzo, Samuele, si trova nel tempio di Silo, al centro della Palestina. Lì
si custodiva l’arca dell’Alleanza, simbolo e punto di riferimento delle dodici
tribù. Samuele vi era stato portato piccolissimo, dalla madre, per adempiere un
voto. Egli si occupava della menoràh, il candelabro a sette braccia, che
veniva preparato al mattino e acceso all’offerta dell’incenso, alla sera,
perché ardesse tutta la notte.
Venne il Signore, mentre la notte stava per
finire, e lo chiamò. Samuele rispose: “Parla, perché il tuo servo ascolta!”
(I Libro di Samuele 3,1-10). Samuele crebbe e il Signore fu con lui e non
lasciò cadere a terra una sola delle sue parole, così che egli godeva grande
considerazione come profeta del Signore.
Giovanni, l’evangelista, cerca di
ricordare quando incontrò Gesù per la prima volta (1,35-42).
Disse il Battezzatore: “Guardatelo,
l’Agnello di Dio!” L’agnello è il fiore del gregge, la pupilla del Pastore,
la sua più preziosa e delicata ricchezza. Giovanni il Battezzatore a quella
novità è come frastornato, comprende e non comprende. Non gli dispiace che
qualcuno dei suoi lo lasci per andare con Gesù: Andarono e videro dove
dimorava e quel giorno rimasero con Lui. Era l’inizio del sabato, il
momento più atteso della settimana.
San Paolo scrive ai Corinzi -
una comunità vivacissima ma a rischio - un messaggio per rispondere ad una
serie di quesiti e problemi rimasti in sospeso. Qui (I, 6,12-20) si
tratta dell’abuso della sessualità e del corpo: a Corinto veniva praticata la
prostituzione come rito sacro, nel tempio di Afrodite.
L’insegnamento di San Paolo è
stupendo: se un cristiano non compie una determinata azione si deve al fatto
che non è sua, non è divina, non è vantaggiosa. La vita
cristiana è un gratuito ed infinito dilagare di vita, una gloriosa
‘rinascenza’: Noi siamo tempio di un Dio vivo.
Ciascuno e tutti si stringono
attorno al Figlio, Gesù, facendogli dei loro pensieri, sentimenti e corpi non
solo un tempio ma una casa, una stanza, una culla, un vestito d’amore. Ne
deriva un dilagare inaspettato di tenerezza, affabilità, accoglienza, fiducia,
vicinanza, generosità, comprensione, speranza, dolcezza, senza misura.
Perché foste acquistati e fu versato un prezzo – quel corpo di Gesù, assunto per amore e speso per amore -Ecco perché nel vostro corpo dovete far risplendere Iddio.
BUDOIA
MERCOLEDI’– 17 Gennaio – Memoria S. Antonio Abate
9,30 - Santa Messa
D.ti
Barbot, Carlon e Zambon
D.ti
Zambon Giovanni e Bravin Angela
DOMENICA – 21 Gennaio - III Tempo Ordinario
11,00 – Def.
Santarossa Stefano e Rosa,
Def. Rizzo Albano ordinata da famiglia
DARDAGO
MARTEDI’– 16 Gennaio
17,00 – Def.ti
Bastianello Marcella;
Def.ti Famigliari di Ianna Franca
SABATO – 20 Gennaio - III Tempo Ordinario
18,00 – Def. Tranci Sandro
Ann. Zambon Loris Pala, Bocus Luciano Fritz
Ann. Celant Francina,
Def. Ianna Angelo, Carlon Vincenza, Sandrin
Emilio,
Battistuzzi Lucia, Bocus Rina e famigliari defunti.
Offerte:
Pro chiesa: NN 50, NN
30, NN 30
SANTA LUCIA
GIOVEDI’ – 18 Gennaio
17,00 – Santa Messa
DOMENICA – 21 Gennaio - III Tempo Ordinario
9,45 - Def.ta
Zanus Busetti Marisa
AVVISI COMUNI
Settimana
di preghiera
per l’unione delle Chiese e dei cristiani