sabato 3 febbraio 2024

DOMENICA, 4 Febbraio 2024 - Anno 14 n. 10 V del Tempo Ordinario (B)

 


Una storia a lieto fine


Giobbe ci era familiare, da bambini. Mio padre lo cantava nei Mattutini dei morti, in coro, prima di Messa, alle prime luci dell’alba. Lo cantava in latino, ma si capiva.
Sapevamo che Giobbe soffriva molto:
“Non è una vita da soldati quella dell’uomo sulla terra?
Non vive forse come un mercenario?
A me lune di miseria hanno dato, notti di pena mi sono toccate in sorte.
Coricandomi, dico:‘Quando fa giorno”? E, alzandomi: ‘Quando fa sera?’
Ricordati: vento è la mia vita, con i miei occhi non vedrò più il bene,
occhio vivente non mi vedrà più. Allora i Tuoi occhi mi cercheranno,
ma io non sarò più” (7,1-7).
Giobbe è figura del popolo d’Israele, sempre esiliato, espropriato di tutto, che però continua ad affidarsi al Signore con tutte le sue forze, disperatamente.
Spesso si dimentica che la storia di Giobbe è a lieto fine:
E il Signore benedice la nuova vita di Giobbe più dell’antica (42,12).
Alleluia!
E’ bello al nostro Dio cantare, è dolce il nostro Dio lodare!
Rifondare Gerusalemme, far tornare i dispersi d’Israele,
i cuori in lutto guarire, chi ha piaghe risanare, le stelle ad una ad una contare, chiamare per nome ciascuna: questa è opera del Signore.
Il mio Signore, com’è grande! (Salmo 146/147).
L’inizio dell’attività di Gesù è un giorno di sabato. Usciti che furono dalla sinagoga, andarono in casa di Simone e di Andrea, e c’erano anche Giacomo e Giovanni.
Questo Sabato di Gesù a Cafarnao si può paragonare alle nozze di Cana (Giovanni 2,1- 11): la gioia di Dio con il suo popolo.
Alla celebrazione nella sinagoga segue un pasto abbondante, al quale si invitano anche gli amici. Non è permesso digiunare di sabato, “giorno della misericordia” e della gioia.
Entrato nella casa, Gesù si prende cura della suocera di Pietro, che era in letto febbricitante, la prende per mano e le restituisce il posto di riguardo che le compete.
Sabato in ebraico è femminile, la sposa, la completezza della creazione. In quel giorno si dedica tempo al riposo e allo studio delle Scritture, specialmente della parashàh, il brano proclamato quella mattina nella sinagoga.
L’osservanza del sabato si prolunga fino a sera inoltrata e si conclude con una benedizione per l’ingresso nel tempo profano e per le opere che vi si compiono. Tutto l’operato di Gesù è sotto questo segno: Tramontato il sole, la gente cominciò a portare da Lui tutti quelli che stavano male… L’intera cittadinanza si trovò riunita sotto le finestre, e infatti curò molte persone.
La mattina seguente si levò di buonissima ora, quando ancora era buio, e se ne andò in un luogo solitario, dove si trattenne a pregare         (Marco 1,29-39). 
a cura di Silvano Scarpat)

BUDOIA

MERCOLEDI’– 7  Febbraio    
9,30 - Santa Messa  

DOMENICA – 11 Febbraio -  VI Tempo Ordinario - Memoria B.V. di Lourdes
11,00  Def.ta Carlon Anna
 

DARDAGO
 
MARTEDI’– 6 Febbraio
17,00    Anniv. Basso Mario e Def.ti famigliari
              
SABATO – 10 Febbraio - VI Tempo Ordinario
18,00 –  D.ti Zambon Angelo  Adele Pala
              D.ti Famiglia Costantini  
       
 
Offerte Pro chiesa NN € 20
 

SANTA LUCIA

GIOVEDI’ –  8 Febbraio 

17,00  – Def. Ettore Tavan
 
DOMENICA – 11 Febbraio -  VI Tempo Ordinario
                                                   
9,45  -  Def.ti  Gislon Paolo, Lea e Valentino Fort
            Soldà Bruna, Pastorutti Claudia,
            Giannese Orazio e Gina
               Ann. Fort Emilio; Def.ti Fam. Bravin e Benvenuti
 
AVVISI COMUNI
 
BENEDIZIONE GOLA (SAN  BIAGIO)
 
SABATO 3 Febbraio ore 18,00   a  DARDAGO
DOMENICA 4 Febbraio ore 9,45   a  SANTA LUCIA
DOMENICA 4 Febbraio ore 11,00   a  BUDOIA
 
USCITA ADOLESCENTI
 
Per tutti i ragazzi dalla prima alla quinta superiore
Dal 10 al 13 Febbraio, presso il
Bella Italia Efa Village di Lignano.
 
Per informazioni:
Chiara: 347 8324133