Dopo
la lettera inviata ai deportati a Babilonia perché cerchino la pace del paese
in cui il Signore li ha esiliati e preghino per Babilonia, il profeta Geremia
riceve dal Signore l’ordine di scrivere in un libro: parole di
consolazione.
Sulla
collera si innesta, in modo inatteso e mirabile, un patto nuovo e per sempre
(31,31-34). Il Signore difende con gelosia e tenacia la sua iniziativa
d’amore: il patto originario stabilito con Israele si realizza in modo
perfetto.
Geremia
si serve di una metafora, desunta dalle tradizioni del Sinai, per evocare un
nuovo inizio: “Porrò la mia legge dentro di loro e la scriverò sul loro
cuore. Io sarò il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Il cuore è la
sede della memoria, dell’intelligenza e della decisione d’amore: viene indicata
una trasformazione della persona nel suo fondo sorgivo di libertà. L’agire
buono di Dio rende l’uomo capace di fare il bene.
Tutti
mi conosceranno, dal più piccolo al più grande. Il Signore si comunica
direttamente ad ognuno: “I tuoi occhi vedranno il tuo Maestro”, la Verità a cui
consentire liberamente.
Il
nuovo patto culmina con il perdono unilaterale di Dio nei confronti del suo
popolo: Della loro colpa io non mi ricorderò più”. Il perdono è un gesto
creativo, suppone un amore sublime.
La
fine può coincidere con un nuovo, imprevedibile inizio: “Voi, scampati alla
spada, andate, non fermatevi: da lontano ricordatevi del Signore e Gerusalemme
sia nel vostro cuore” (51,50).
Aveva
detto il Signore a Geremia, le sue prime parole: “Che cosa vedi, Geremia?”
“Vedo un ramo di mandorlo”. Mandorlo in ebraico è shaqed, ‘il
vigilante’, il primo a fiorire in primavera. “Hai visto bene, Geremia, perché
Io vigilo sulla mia parola per realizzarla” (1,11-12).
Sono passati due anni dall’incontro
con Nicodemo. Gesù è di nuovo a Gerusalemme, per la Pasqua, consapevole del
pericolo che sta correndo. I capi sono in apprensione: “Tutto il mondo gli va
dietro!”
Tra
le persone venute per compiere atti di culto vi erano anche alcuni greci: forse ebrei di lingua greca che
vivevano nella diàspora. Volevano
vedere Gesù (Giovanni 12,20-36).
“Se
il chicco di frumento, caduto nella terra, non muore, rimane solo, mentre dà
molto frutto, se muore”. Il
paragone richiama le altre parabole del seme e quella del tesoro nascosto.
Commenta
la lettera agli Ebrei (5,7-9): Gesù nei giorni della sua vita terrena
presentò al Padre preghiere e suppliche, accompagnate da altissimo grido
e lacrime, e fu esaudito per il suo pieno abbandono a Lui e – pur essendo
Figlio – apprese, da ciò che soffrì, questo chinarsi su quelli che
soffrono. E divenne sorgente di salvezza, per sempre, per tutti coloro che
si chinano su di Lui, che si affidano a Lui.
Nel Figlio, il chicco di grano affidato alla terra, il Padre
è visibile in tutto il suo splendore. “Se verrò sollevato da terra, attirerò
a me tutti”. Noi abbiamo gli occhi fissi al crocifisso, ma Egli è in alto,
come un faro, accanto al Padre, e la nostra umanità è innalzata con Lui: Se
qualcuno collabora con me , sarà tenuto in onore dal Padre”.
BUDOIA
MERCOLEDI’– 20 Marzo
9,30 Def.ti Francesco, Rino, Angela, Vito e Domenico
Def.ti
Carlon, Barbot e Zambon, Sanson Paolo e Santina
Def.ti Vago Gaetano e Gina
VENERDI’ 22 Marzo – Via Crucis ore 17,30
11,00 Carlon Liberale e Antonietta.
Offerte Pro Oratorio da
famiglia Fiorot Euro 40:
Per la Domenica delle Palme Si prega di portare l’ulivo in chiesa per gli addobbi e la Benedizione
La vendita delle
Gardenie a Budoia e a Dardago
pro AISM ha
permesso di raccogliere € 537,00
DARDAGO
MARTEDI’ 19 Marzo
17,00 Anniv. Gasparutti Gino, Def.ti Ponte Serafino e Teresa
VENERDI’ 22 Marzo – Via Crucis ore 18,00
DOMENICA 24 MARZO Domenica delle Palme
11,00 Benedizione degli Ulivi e Passione del
Signore
In memoria di Ianna Albertina il figlio Antonino € 50
SANTA LUCIA
MARTEDI’– 19 Marzo (San Giuseppe, compatrono)
17,00 – In onore di San Giuseppe
VENERDI’- 22 Marzo – Via Crucis ore 16,15
DOMENICA – 24 Marzo - delle PALME
9,30 - Santa Messa Benedizione Ulivo
TEMPO DI QUARESIMA
I
venerdì di quaresima: Astinenza dalla carne
Il tempo di Quaresima ci invita anche alla carità verso i bisognosi.
Due
sono le iniziative quaresimali:
1)La cassettina del Pane
Per Amor di Dio che si può prendere in chiesa e
riconsegnare con le offerte durante il Triduo Pasquale.
2) Il cesto per la raccolta dei generi alimentari
A Dardago e Budoia in Chiesa
A Santa Lucia C/O Agriturismo
Busetti Antonio