Pionieri della speranza
Amos è un allevatore di pecore e capre, di Tekòa, un villaggio a sud di Gerusalemme, sulla strada da Betlemme al mar Morto. Coltivava sicomòri, un albero che ha i frutti simili al fico e le foglie simili al gelso. Il Signore lo prese da dietro al gregge e lo mandò a predicare al Regno del Nord, ricco e infedele – da tempo la Terra santa era divisa in due regni -. La sua missione si svolge a Betèl. Nonostante la divisione, il regno del Nord rimane popolo di Dio,
sempre
compreso nel Patto. Israele ha ancora un po’ di tempo per incontrare il suo
Dio: “Cercate Me e vivrete”
Il capo dei
sacerdoti, Amasìa, lo scambia per un profeta di professione, venuto a
guadagnarsi il pane. Per ordine del re, lo allontana (7,12-15).
Amos inizia
a scrivere quanto il Signore gli ha detto: è il primo profeta scrittore (VIII
a.C.).
Portano ad
Israele l’annuncio e la possibilità di una rinascita, di una nuova creazione,
un nuovo esodo. Le indicazioni per quanto riguarda il vestito richiamano
la prima Pasqua, all’uscita dall’
Egitto: Così mangerete l’agnello, con la veste cinta ai fianchi, i sandali ai
piedi e il bastone in mano. Lo mangerete in fretta: è la Pasqua per il Signore
(Esodo 12,11).
Il sandalo
è una calzatura leggera, che si indossa per una festa. Oh quanta grazia è sopra
i monti e sono i piedi del messaggero, di chi porta la pace, di chi reca la
felicità,
di chi dà
il segnale della salvezza (Isaia 52,7).
L’accoglienza
dell’inviato trasforma la casa in una casa ospitale, benedetta. Non saranno
preoccupati di avere successo. Hanno il compito di scacciare i demòni, che
significa “purificare la mente, pulire gli occhi dell’anima che sono oscurati
dalle ideologie e perciò non possono vedere Dio, la verità, il bene” (Benedetto
XVI).
Lo Spirito
di guarigione si rivela in quanto c’è di più concreto nella vita delle persone.
Dio viene
come il più piccolo, il più fragile, perché nessuno abbia timore nell’avvicinarlo,
affinché ciascuno possa sentirsi da Dio pensato, da Dio amato. Sei stato buono,
Signore, con la tua terra, la colpa del tuo popolo è annullata,
ogni nostro
peccato è, in Te, sepolto.
Sto
ascoltando quel che Dio dice: sta dicendo ‘pace’ al suo popolo e ai suoi
fedeli, per quanti si affidano a Lui, la salvezza si va appressando.
S. Paolo
scrive alla comunità di Efeso, a lui già ben cara ed
espone le
cose per lui più alte e preziose, essenza ormai
di tutta la
sua vita: Nella persona di Gesù, il Padre ci ha scelti prima della creazione del
mondo ad essere per lui figli adottivi, i pionieri della speranza, in vista di ricondurre
tutte le cose ad un centro nella persona di Gesù. Dio, rivelandosi Padre, non
può tollerare che il creato rimanga schiavo della povertà e del limite. Perciò
lo riscatta, rendendolo proprietario delle Sue stesse ricchezze infinite.
BUDOIA
MERCOLEDI’ 17 Luglio
9,30 Santa
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DOMENICA 21 LUGLIO – XVI Tempo Ordinario
11,00 Anniv. Angelin Cipriano
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SANTA LUCIA
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DOMENICA 21 Luglio XVI Tempo Ordinario
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famiglia Bravin e Rizzo Pol
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Ogni Giovedì dalle 8 alle 18,30
Ogni Venerdì dalle 8 alle 15,00
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