Il tono del
racconto è popolare: le storie che si raccontavano di Eliseo piacevano al
popolo. I grandi profeti del secolo dopo, a parte qualche eccezione, non
faranno miracoli: la Parola sarà la loro forza.
E’ vicina
la Pasqua, Gesù con i discepoli e una grande folla si trova sull’altra riva del
mare di Galilea. Ora è Giovanni (6,1-15) a riprendere il racconto, là dove
Marco ci aveva lasciati.
“Dove
potremo comprare il pane perché questa gente possa mangiare?” Interviene
Andrea, fratello di Simone: “C’è qui un ragazzino che ha cinque pani d’orzo e
due pesci”. Quel ragazzino mette a disposizione tutto quello che ha nelle mani
di Gesù.
Gesù disse
il ringraziamento e poi li fece distribuire alle persone: quel gesto i discepoli
lo continueranno a fare, in Sua memoria; un prodigio che è solo frutto d’amore.
I pezzi avanzati sono pezzi veri e propri, porzioni ancora intatte, dodici
sporte.
Il punto
saliente è nel finale: Gesù si rese conto che stavano per venire a prelevarlo
per poi proclamarlo re; e allora si ritirò di nuovo sulla montagna, lui solo.
L’amore comanda solo a chi ama e in forza d’amore.
Questa
lontananza è l’intimità con il Padre. Il pane di Gesù è amare come il Padre lo
ama, la sua opera è dare la vita ai fratelli. Da questa lontananza soccorrerà i
discepoli nel mare in tempesta (6,16-21).
Gli occhi
di tutti aspettano Te e Tu dai loro da mangiare quando è l’ora, Tu apri la tua
mano, sazi il desiderio di ogni creatura.
Il Signore
è colmo d’amore in ogni suo fare, chiunque grida a Lui, l’avrà vicino (dal
Salmo 144/145. Preghiera di David).
San Paolo è in carcere a Roma: per salvarsi da gruppi ebrei di
Gerusalemme,
lui cittadino romano ha fatto appello ad un tribunale imperiale.
Nelle sue
lettere dal carcere (anni 61-63) non c’è nessun astio nei confronti di quei
suoi connazionali. Paolo è prigioniero del Signore: “è a causa della speranza
d’Israele che sono legato a questa catena” (Atti 28,20).
Scrive ai
cristiani dell’Asia; inizia la seconda parte della lettera, quella esortativa
(Efesini 4,1-6). Dio ci chiama ad essere i suoi figli adottivi, in un solo corpo,
partecipando alla pienezza di vita che è in Gesù, con ogni forma di umiltà e di
mitezza, con generosità, sopportandovi a vicenda con amore.
L’amore crea
un clima di pace.
Come
veniste chiamati ad un’unica speranza: si attende una redenzione completa, un
completo riscatto; la speranza va vissuta in pienezza di gioia, è attesa
fiduciosa di un futuro buono.
BUDOIA
MERCOLEDI’ 31 Luglio
mem. S. Ignazio di Loyola
9,30 Santa
Messa
DOMENICA 4 AGOSTO XVIII Tempo Ordinario
11,00 Anniv. Del Maschio Davide, def.ti Carlon Luigi
e Virginio, def.ti Angelin Luigi e Vettor Maddalena
DARDAGO
MARTEDI 30 Luglio
18,00 Def.ti Puppin
Gabriele, Claudio, Angelina
e familiari defunti
SABATO 3 AGOSTO
– XVIII Tempo Ordinario
18,00 Def.ti
Ianna Alfredo, Angela e Chiara
Offerte pro
chiesa: Busetti Primo € 500, N.N €
20
DOMENICA 4 Agosto XVIII Tempo Ordinario
18,00 per la FESTA dell’EMIGRANTE
Santa Messa al colle
Defunti Assunta, Virgilio e Germano
AVVISI COMUNI
1 e 2 Agosto: Perdon d’Assisi
3 Agosto: S. Stefano, patrono della Diocesi, invenimento Reliquie
4 Agosto: Festa dedicazione della chiesa cattedrale di Concordia
ADORAZIONE EUCARISTICA
ORARIO PER IL TUTTO IL MESE DI AGOSTO
Chiesa della Madonna della Salute - POLCENIGO
Ogni Giovedì dalle 8 alle 18,30