Non così
Geremia: “Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio
pascolo – dice il Signore. Io, Io stesso radunerò il resto del mio gregge e li
farò tornare ai loro pascoli”.
Sedecìa,
l’ultimo re, messo sul trono dal re di Babilonia, consulta Geremia di nascosto
ma non lo ascolta; e si fa promotore di una coalizione di popoli contro i
babilonesi.
Ma seguiamo
il profeta lungo il suo piccolo sentiero: quando Nabucodonosor è alle porte di
Gerusalemme e tutto è perduto, Geremia compra una vigna, presso la città. E
scrive agli esiliati: “Mettete al mondo figli e figlie, cercate la pace del
paese dove vi ho deportato e pregate il Signore per esso...Mi cercherete e mi
troverete, perché mi cercherete con tutto il cuore”.
Salmo 22/23. Di David:Il Signore
è il mio pastore, perciò non manco di nulla. Mi guida per giusti sentieri. Se
il buio perde il sentiero, io non temo, Tu sei con me.
Cafàrnao è
il luogo in cui Gesù ha la sua dimora e dove torna regolarmente. Ma ora la
folla li assedia a tal punto che non avevano neppure il tempo di mangiare.
Gesù ha una
grande attenzione per i discepoli: “Venite in disparte, voi soli, appartiamoci
in una località solitaria, così vi riposerete un po’”. E se ne vanno con la
barca.
Ma il
tentativo fallisce: la gente ‘via terra’ arriva prima di loro. Così, quando
scese a terra, vide la grande folla: erano come pecore prive di pastore. E
ricominciò ad istruirli appassionatamente. E’ passata l’ora del pranzo e sta
per passare anche l’ora della cena (si cenava normalmente molto presto). Gesù
sembra non accorgersene: “Solo quando sei talmente preso che non hai più nulla
per te, sei abbastanza al sicuro” (Costanza Miriano). Gesù, Tu ci sei più
necessario del pane.
Nella
seconda parte, all’immagine del pastore subentra quella dell’ospite, del
padrone di casa che apre all’ospitalità:
Tu
imbandisci una mensa, profumi di olio il mio capo.
La casa del
Signore sarà mia per la durata dei giorni.
Qui il
Signore prepara la tavola, l’ospite è sacro. Il pasto preparato supera di molto
le aspettative: si cerca normalmente di servire il cibo migliore. Preparando da
mangiare per qualcuno, si afferma di volere che egli viva. L’unzione con l’olio
profumato è segno di gioia e benedizione. Il calice è riempito fino all’orlo.
L’ospite si ferma qualche giorno ma può tornare quando vuole.
Nella
lettera che Paolo scrive agli Efesini si sente il suo animo traboccare di
contentezza: “Voi che una volta eravate lontano, ora veniste vicino, grazie
all’eletto Gesù: è lui questa nostra pace.
Egli, nella
propria persona, ha reso quelle due umanità - ebrei e non ebrei – una nuova
umanità unica, realizzando la pace. Chi ricerca l’intimità con il Signore,
trova in Lui la familiarità con ogni persona, ogni creatura. Non è più
straniero, ha ritrovato
le proprie
radici, un focolare.
BUDOIA
MERCOLEDI’ 24 Luglio
9,30 Santa
Messa
DOMENICA 28 LUGLIO – XVII Tempo Ordinario
11,00 Settimo di Carlon Teresina ord. famiglia
Def.ta Burigana Jolanda ord da
Figlia e nipoti
Offerte pro chiesa:
In mem. di Carlon Teresina da famiglia € 300.
DARDAGO
MARTEDI 23 Luglio
18,00 Def.
Zambon Severino Luthol e familiari
defunti
18,00 Anniv.
D.to Di Benedetto Roberto
Anniv. Fedrigolli Gianni e Paola
SANTA LUCIA
9,45 Defunti Fort
Emilio e Elsa Mula
Avviso
Lucidatura e doratura lampade del Santissimo della chiesa
parrocchiale
offerte dalla Sig.na Elena Carniel
ADORAZIONE
EUCARISTICA
Chiesa della Madonna della Salute - POLCENIGO
Ogni Giovedì dalle 8 alle 18,30
Ogni Venerdì dalle 8 alle 15,00
(Per Info 320 9080243)