venerdì 13 settembre 2024

Domenica, 15 Settembre Anno 14 n. 42 del Tempo Ordinario (B)

 



DOMENICA, 15 SETTEMBRE-Anno 14 n. 42

XXIV del  Tempo Ordinario (B) 

Profezia straniera


A Babilonia, tra gli esuli, nel momento in cui sembrava spegnersi ogni speranza, si alza una Voce: “La nostra schiavitù è finita, la nostra colpa è stata pagata. Sarà un re straniero, uno che proprio non ci si aspettava, a liberarci, mandato dal Signore”.

Di questo Profeta sappiamo poco. Dice di sé:

Il Signore Dio mi ha fatto suo discepolo perché con la Parola io sia di sostegno a chi è sfiduciato”.

Non viene creduto, fu perseguitato, dai suoi fratelli.

Le sue parole e la sua vicenda, accolte nel rotolo di Isaia (40-55), sono un esempio e una profezia per Israele:

“Colui che cammina nelle tenebre confidi nel nome del Signore, si affidi al suo Dio”.

Gesù e i suoi risalgono verso le pendici del monte Hermon, alle sorgenti del Giordano, lontano dalle insidie di scribi e farisei. Si tenta un bilancio dell’attività svolta. La gente  lo riconosce  come un profeta. Per Pietro, Gesù è incomparabilmente più grande: Tu sei il Cristo, l’Eletto!”.

Gesù è rassicurato da questa risposta. E’ ora di avviarsi verso Gerusalemme e prepararsi ad affrontare le autorità d’Israele, i legittimi rappresentanti del popolo: ad essi compete riconoscere il Messia. Anche Pietro deve capire.

Poi dice anche alla folla: “Se c’è qualcuno che vuol venire con me, deve prendere su il suo fardello – non lo deve scaricare sulle spalle degli altri – e così venire con me”. Gesù non ha fatto una teoria sulla croce da portare: è venuto e ha preso la sua parte.

Il Salmo 114/116 si canta in sinagoga nei giorni di grande festa e nella cena pasquale. Nel mezzo delle vicissitudini della vita il credente continua ad amare e a credere e perciò può ringraziare il Signore: Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera.

La vita di Gesù diventa la forza di ogni discepolo. Camminerò sotto gli occhi del Signore in questa terra di viventi: Egli è il nostro cammino e il nostro riposo.

S. Giacomo dà il criterio per riconoscere la vera fede: Se non è seguita dalle opere, la fede in sé stessa è morta. Fare il bene è conseguenza della fede. Per questo Abramo fu chiamato amico di Dio. E Raab fu salvata grazie alle opere, per aver dato ospitalità agli esploratori mandati a Gerico da Giosué, averli nascosti e rinviati indietro per un’altra strada.

Infatti, come il corpo senza il soffio vitale è morto, così anche la fede senza le opere è morta. La misericordia trionfa sul Giudizio (2,13-26).


BUDOIA


MERCOLEDI’  18 Settembre

9,30  Def. ti Vito, Francesco, Domenico, Angela e Rino

 DOMENICA  22 Settembre - XXV Tempo Ord.

11,00  Def.ti Gislon Vincenzo e Rosa; Def.ti Gislon Luigi e Antonio


DARDAGO

 

MARTEDI  17  Settembre

18,00   Def. Zambon Ugo (Pala)

SABATO  21  Settembre XXV Tempo Ord.

18,00  Def. Tranci Sandro,  Def.ta Bocus Maria ved. Zambon


SANTA LUCIA


GIOVEDI  19 Settembre    

18,00  Santa Messa per Gennaro

DOMENICA  22 Settembre   XXV Tempo Ordinario

9,45  Santa Messa 


 


sabato 7 settembre 2024

Domenica, 8 Settembre Anno 14 n. 41 del Tempo Ordinario (B)

 

DOMENICA,  8 SETTEMBRE - Anno 14 n. 41

XXIII  del  Tempo Ordinario (B) 

Un bel Nome è stato invocato sopra di voi

Gesù si trova nel territorio della Decapoli, le città di lingua e cultura greca. Gli portano un sordomuto, pregandolo di posare la mano su di lui.

Allora Gesù lo trasse in disparte, gli mise le dita negli orecchi, come se volesse aprirli, guardò verso il cielo e sospirò – Egli si fa carico della sofferenza degli uomini -. Poi disse al sordomuto, in aramaico: “Effathà”, ossia “Apriti”. La parola è rivolta alla persona: tutta la persona si deve aprire alla buona notizia e all’incontro con Gesù.

Subito si diffuse la voce di quanto Gesù aveva operato: “Fa sempre tutto bene: fa sentire chi è sordo e parlare chi è muto!” (Marco 7,31-37).

L’acclamazione della gente rievoca un testo profetico di Isaia, adattato al ritorno degli esuli da Babilonia: Gioisce il deserto e la terra riarsa, gode la steppa, è narciso fiorito:

vedranno la gloria del Signore, la luce del nostro Dio.

Dite agli smarriti di cuore: Siate forti, non temete.

E gli occhi dei ciechi vedono e gli orecchi dei sordi odono, lo zoppo salta come un cervo, la lingua del muto si scioglie e grida. Il deserto si spacca e sgorga l’acqua, fiumi solcano il suolo riarso. Appare una strada chiamata santa, tornano i liberati del Signore.

Nel Vangelo si racconta di un altro episodio di guarigione. A Betzaida,  patria di Simone e di Andrea.

Là gli viene portato un cieco, con preghiera di toccarlo. Allora Gesù lo prese per mano e lo condusse fuori del villaggio. Il contatto è preludio alla guarigione, che avviene in due fasi. La prima: “Penso di vedere gli uomini, perché vedo come alberi che camminano”. Nella seconda fase egli cominciò a vederci bene perché da lontano distingueva chiaramente ogni cosa. Allora Gesù lo inviò a casa sua. Gli aveva toccato gli occhi con la saliva, da molto vicino e con delicatezza. Anche nella guarigione precedente aveva fatto uso della saliva, un medicamento sommamente benefico.

Gesù, fuori o ai margini della terra santa, porta la salvezza all’umanità che è incapace di lodare Dio, che non vede e non comprende.

Non è l’uomo che matura questa scelta attraverso le sue doti, la scelta è gratuita, è l’incontro con Gesù. A conclusione del risanamento del cieco avremo l’attestazione decisa di Pietro: “Tu sei il Cristo, l’Eletto”.

La narrazione dei miracoli è un aspetto essenziale del vangelo, Dio si serve del miracolo per parlarci: Egli è colui che guarisce.

Viene preso in considerazione un caso concreto: alla liturgia della sinagoga giungono due estranei, che non

BUDOIA

 

MERCOLEDI’  11 Settembre

9,30  Def.ti Sala Mario e Luigia,

         Def.ti Salmaso  Guido e Augusta

 

DOMENICA  15 Settembre - XXIV Tempo Ord.

9,45  Def,ti  Fabbro Bruna, Coassin Giovanni

                     e Carlon Ester

                     Zambon Wilma e Angelo

AVVISO Domenica 15: Messa anticipata alle 9,45

 

Pro Oratorio: Fam. Zanotto € 40

Genitori scuola materna Dardago € 20


DARDAGO

 

MARTEDI  10  Settembre

18,00   Def.ti Zambon Angelo Rosit e

                      Busetti Attilia     Caporal

                      Comi Marco

 

SABATO  14  Settembre XXIV Tempo Ord.

18,00  Def.ti Vettor Gerardo,

           Bastianello Vinicio Fuser,  Zambon Luigia Rosit

           Def.ti Manes Michele e Puiatti Armando

 

Durante la S. Messa, Battesimo di

           Lanzilotti  Edoardo di Giorgio e Lenardon Jessica


            Offerte: Pro chiesa NN € 20

OFFERTE  DARDAGO   In  memoria di Bastianello Antonio Thisa

la figlia Silvia  € 50; Basso Augusto € 40; NN € 20


SANTA LUCIA

 

GIOVEDI  12 Settembre    

18,00  Santa Messa

DOMENICA  15 Settembre     XXIV Tempo Ordinario

11,00  Santa Messa

 

AVVISO SANTA LUCIA

 

* Domenica 15 settembre, si ricordano  i 150 anni di fondazione della chiesa e

del  Crocifisso dell’artista Brustolon