domenica 29 settembre 2024

Domenica, 29 settembre 2024 - anno 14 n. 44 del Tempo Ordinario (B)

 




DOMENICA,  29 SETTEMBRE - Anno 14 n. 44

XXVI del  Tempo Ordinario (B) 

Nei cieli è scritta la gloria di Dio

 

Dopo l’evento del Sinai, il dono dell’Alleanza, riprende il cammino del popolo nel deserto e subito Mosé è allo stremo: “Io non ce la faccio a portare da solo tutto questo popolo”. Il Signore lo invita a scegliere settanta anziani per aiutarlo nel suo compito di guida, i capi delle diverse famiglie d’Israele. Quando gli anziani escono con Mosé alla tenda del convegno, fuori dall’accampamento, per ricevere lo Spirito, due degli iscritti non escono con loro, eppure anche su di loro scende lo Spirito: Mosé lo viene a sapere e ne è riconoscente: “Oh fossimo tutti profeti nel popolo del Signore!”

Continua il colloquio familiare di Gesù con i suoi, in casa, a Cafarnao (Marco 9,38-50). Interviene Giovanni, forse per far capire quanto Gesù gli stia a cuore: “Maestro, abbiamo visto un tale che richiamandosi a te faceva andar via gli spiriti malefici e abbiamo cercato di impedirglielo perchè non è uno dei nostri”. Gesù non è d’accordo, perché “chi non è contro di noi è a nostro favore”. Dio può operare cose buone anche al di fuori della cerchia dei discepoli. E si può collaborare alla causa del Regno di Dio anche offrendo semplicemente “un bicchiere d’acqua richiamandosi al fatto che appartenete a Gesù”. Chi fa una gentilezza al discepolo la fa al Signore, perché nel discepolo è presente lo Spirito.

I piccoli che hanno fede in Gesù, poi, a cui non bisogna in alcun modo essere d’inciampo, sono i cristiani più deboli, apparentemente più semplici, più esposti al rischio.

Infine, la ricompensa che Gesù assicura ai suoi è la luminosa e semplice sapienza del vivere secondo il vangelo: “Con un fuoco sarà salato ciascuno. Abbiate sale dentro di voi, se tra voi volete stare in pace”. Il fuoco è lo Spirito santo e il sale è il sale divino, del quale uno dei mille sapori è la pace. Salmo 18/19 di David. Come i cieli e il sole recano benefici al mondo, così la Legge del Signore e chi a Lui si affida:

I precetti del Signore fanno gioire il cuore, è una ricompensa l’osservarli.

Il comando del Signore è limpido, illumina lo sguardo.

Ti siano gradite le parole della mia bocca e il meditare del mio cuore davanti al tuo volto, Signore, mia rupe e mio Redentore.

Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù, sembra aver lo sguardo rivolto all’intero Israele, quello della diaspora in particolare. Fa ricorso al linguaggio forte degli antichi profeti. Si rivolge ora ai fratelli ebrei che avevano fatto fortuna nei commerci e negli investimenti, dimenticandosi del Signore: “Fino alla gelosia vi ama lo Spirito che Egli ha fatto abitare in noi”. Ora invece la vita sfugge loro di mano.

Giacomo richiama la sapienza d’Israele: Perdi pure il tuo denaro per un fratello o un amico, non si arruginisca inutilmente sotto una pietra. Utilizza le ricchezze secondo i comandi del Signore, ti saranno utili più dell’oro (Siracide 29,10s).

Il rimprovero finisce in uno squarcio di sereno: Il Giusto, condannato e ucciso, non è contro di voi. Si fa riferimento a Gesù, che era stato nominato con discrezione solo all’inizio della lettera. Il Signore è ricco di misericordia e di compassione.

Chi riconduce un peccatore dalla strada sbagliata lo salverà dalla morte e otterrà il perdono di una moltitudine di colpe (5,1-20). Ci si salva insieme: la Lettera termina con una doppia promessa di perdono.

BUDOIA

 

 MERCOLEDI’  2  Ottobre - S. Angeli custodi

 9,30  Anniversario Busetti Sandrino

 DOMENICA  6 Ottobre XXVII Tempo Ord.

 11,00  Per la Comunità


DARDAGO

 

MARTEDI’  1  Ottobre - S. Teresa di Gesù Bambino

18,00   Def.ta  Basso Angela

            Def.ti   Busetti Leone e Vincenza

 

VENERDI’ 4 Ottobre

20.30  VEGLIA MARIANA           

 

SABATO  5 Ottobre XXVII Tempo Ord.

18,00  Def. ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara

                   Per una intenzione personale e particolare


                                         SANTA  LUCIA

GIOVEDI’  3  Ottobre

18,00 Santa Messa

DOMENICA  6 Ottobre   XXVII Tempo Ordinario

9,45  Defunti Carli Lucia ed Enrico

 

 

domenica 22 settembre 2024

DOMENICA, 22 SETTEMBRE-Anno 14 n. 43 XXIV del Tempo Ordinario (B)

 

La strada e la casa

 

Nella vita difficile e dolorosa della diaspora, ad Alessandria d’Egitto, l’impegno di fede verso Dio è contestato e ostacolato. Quelli che hanno abbandonato la fede dicono:

Siamo nati per caso, la nostra vita passerà come traccia di nuvola. Chi si mantiene fermo nella fede in Dio diventa insopportabile solo al vederlo.

Coloro che non credono ricorrono alla forza per imporre la loro legge, se la prendono con il giusto e irridono la fede in un Dio che salva:

Mettiamolo alla prova per conoscere la sua mitezza,

perché secondo le sue parole, il soccorso gli verrà.

Si era creata una profonda frattura tra ebrei credenti e quelli che si affidavano al pensiero allora dominante, l’ellenismo.

Il Salmo 53/54, di David, è un piccolo gioiello, un grido dolente rivolto al Signore. Ha per oggetto la celebrazione del nome di Dio, che è protezione, aiuto, rifugio e salvezza, i nemici dell’uomo si costruiscono con le loro stesse mani la propria rovina.

Il salmo si placa alla fine nel gioioso ringraziamento:

Loderò il tuo nome, Signore, perché è buono.

Da ogni angoscia Egli mi ha liberato.

S. Giacomo (3,16-4,3) esorta i fratelli a chiedere il dono della sapienza perché vengano superate divisioni e contese: La sapienza che viene dall’alto è pura, operatrice di pace, amabile, fiduciosa, piena di misericordia, imparziale, sincera. La pace favorisce il compiersi della volontà di Dio a vantaggio di coloro che si adoperano per la pace. Dio conosce quanti pregano nel segreto e li esaudisce.

Gesù e i discepoli presero la strada che attraversa la Galilea. Egli esprime il desiderio di rimanere ignorato. E dice ancora, parlando di sé: “Questo figlio dell’uomo viene abbandonato in mani di uomini”. Era un pensiero che gli balenava ma i dodici non lo volevano affrontare.

A Cafarnao c’era una casa dove Gesù alloggiava abitualmente. La casa è uno spazio che rende possibile il ritorno alla pace. I dodici discutono per vedere chi tra loro avesse un grado più alto. Allora Gesù si sedette e li chiamò a se: Se qualcuno vuol essere primo deve essere ultimo di tutti. La vera grandezza consiste nel servire. La buona notizia è questa: il Regno di Dio è dato gratuitamente. Poi fece venire un bambino che si trovava come per caso nella casa. Forse ha bisogno di aiuto. Occorre prendersi cura di lui. Il bambino rappresenta anche gli umili messaggeri del Vangelo. Il pensiero di Gesù ritorna ai discepoli: proclama la loro dignità e li affida al cuore e all’ospitalità di ognuno, qualora dovesse lasciarli soli, accompagnandoli con la ricompensa più grande: “Chiunque richiamandosi a me accoglie uno di coloro che sono come questo bambino, accoglie me e chi accoglie me, accoglie Colui che mi ha mandato” (Marco 9,30-37). La possibilità di essere consegnati nelle mani degli uomini è sempre presente, ma è sempre possibile anche la capacità di consegnarsi indifesi, come un bambino.

 

BUDOIA

 

MERCOLEDI’  25 Settembre

9,30  Def. Busetti Sandrino

 

DOMENICA  29 Settembre

FESTA DELLA DEDICAZIONE DELLA CHIESA

11,00  50° Matrimonio di Zambon Davide

                   e Portaluppi Gianfranca

            Def. don Alfredo Pasut

            Def. Zambon Rita


DARDAGO

 

MARTEDI  24  Settembre

18,00   Def.te Andreanna e Attilia, Def. Cauz Erica

            Def.ti Zambon Maria, Antonio, Bruno e  Roberto

                       

SABATO  28  Settembre XXVI Tempo Ord.

18,00  Def. Parmesan  Ruggero,

           Def.ti Fedrigolli Paola e Gianni,

           Def.ti Familiari di Raffaele e Fernanda

           Def.ta Zanchet Beatrice

           Offerte: Battesimo di Lanzilotti Edoardo  €50


SANTA LUCIA

 

GIOVEDI’  26 Settembre

 

18,00 Santa Messa

DOMENICA  29 Settembre   XXVI Tempo Ordinario

9,45  Def.ti Stanic Farnella,

        Anniv. Pastorutti Lorenzo,

        Carniel don Nillo e Lido ord. da sorella Elena

 


venerdì 13 settembre 2024

Domenica, 15 Settembre Anno 14 n. 42 del Tempo Ordinario (B)

 



DOMENICA, 15 SETTEMBRE-Anno 14 n. 42

XXIV del  Tempo Ordinario (B) 

Profezia straniera


A Babilonia, tra gli esuli, nel momento in cui sembrava spegnersi ogni speranza, si alza una Voce: “La nostra schiavitù è finita, la nostra colpa è stata pagata. Sarà un re straniero, uno che proprio non ci si aspettava, a liberarci, mandato dal Signore”.

Di questo Profeta sappiamo poco. Dice di sé:

Il Signore Dio mi ha fatto suo discepolo perché con la Parola io sia di sostegno a chi è sfiduciato”.

Non viene creduto, fu perseguitato, dai suoi fratelli.

Le sue parole e la sua vicenda, accolte nel rotolo di Isaia (40-55), sono un esempio e una profezia per Israele:

“Colui che cammina nelle tenebre confidi nel nome del Signore, si affidi al suo Dio”.

Gesù e i suoi risalgono verso le pendici del monte Hermon, alle sorgenti del Giordano, lontano dalle insidie di scribi e farisei. Si tenta un bilancio dell’attività svolta. La gente  lo riconosce  come un profeta. Per Pietro, Gesù è incomparabilmente più grande: Tu sei il Cristo, l’Eletto!”.

Gesù è rassicurato da questa risposta. E’ ora di avviarsi verso Gerusalemme e prepararsi ad affrontare le autorità d’Israele, i legittimi rappresentanti del popolo: ad essi compete riconoscere il Messia. Anche Pietro deve capire.

Poi dice anche alla folla: “Se c’è qualcuno che vuol venire con me, deve prendere su il suo fardello – non lo deve scaricare sulle spalle degli altri – e così venire con me”. Gesù non ha fatto una teoria sulla croce da portare: è venuto e ha preso la sua parte.

Il Salmo 114/116 si canta in sinagoga nei giorni di grande festa e nella cena pasquale. Nel mezzo delle vicissitudini della vita il credente continua ad amare e a credere e perciò può ringraziare il Signore: Amo il Signore perché ascolta il grido della mia preghiera.

La vita di Gesù diventa la forza di ogni discepolo. Camminerò sotto gli occhi del Signore in questa terra di viventi: Egli è il nostro cammino e il nostro riposo.

S. Giacomo dà il criterio per riconoscere la vera fede: Se non è seguita dalle opere, la fede in sé stessa è morta. Fare il bene è conseguenza della fede. Per questo Abramo fu chiamato amico di Dio. E Raab fu salvata grazie alle opere, per aver dato ospitalità agli esploratori mandati a Gerico da Giosué, averli nascosti e rinviati indietro per un’altra strada.

Infatti, come il corpo senza il soffio vitale è morto, così anche la fede senza le opere è morta. La misericordia trionfa sul Giudizio (2,13-26).


BUDOIA


MERCOLEDI’  18 Settembre

9,30  Def. ti Vito, Francesco, Domenico, Angela e Rino

 DOMENICA  22 Settembre - XXV Tempo Ord.

11,00  Def.ti Gislon Vincenzo e Rosa; Def.ti Gislon Luigi e Antonio


DARDAGO

 

MARTEDI  17  Settembre

18,00   Def. Zambon Ugo (Pala)

SABATO  21  Settembre XXV Tempo Ord.

18,00  Def. Tranci Sandro,  Def.ta Bocus Maria ved. Zambon


SANTA LUCIA


GIOVEDI  19 Settembre    

18,00  Santa Messa per Gennaro

DOMENICA  22 Settembre   XXV Tempo Ordinario

9,45  Santa Messa 


 


sabato 7 settembre 2024

Domenica, 8 Settembre Anno 14 n. 41 del Tempo Ordinario (B)

 

DOMENICA,  8 SETTEMBRE - Anno 14 n. 41

XXIII  del  Tempo Ordinario (B) 

Un bel Nome è stato invocato sopra di voi

Gesù si trova nel territorio della Decapoli, le città di lingua e cultura greca. Gli portano un sordomuto, pregandolo di posare la mano su di lui.

Allora Gesù lo trasse in disparte, gli mise le dita negli orecchi, come se volesse aprirli, guardò verso il cielo e sospirò – Egli si fa carico della sofferenza degli uomini -. Poi disse al sordomuto, in aramaico: “Effathà”, ossia “Apriti”. La parola è rivolta alla persona: tutta la persona si deve aprire alla buona notizia e all’incontro con Gesù.

Subito si diffuse la voce di quanto Gesù aveva operato: “Fa sempre tutto bene: fa sentire chi è sordo e parlare chi è muto!” (Marco 7,31-37).

L’acclamazione della gente rievoca un testo profetico di Isaia, adattato al ritorno degli esuli da Babilonia: Gioisce il deserto e la terra riarsa, gode la steppa, è narciso fiorito:

vedranno la gloria del Signore, la luce del nostro Dio.

Dite agli smarriti di cuore: Siate forti, non temete.

E gli occhi dei ciechi vedono e gli orecchi dei sordi odono, lo zoppo salta come un cervo, la lingua del muto si scioglie e grida. Il deserto si spacca e sgorga l’acqua, fiumi solcano il suolo riarso. Appare una strada chiamata santa, tornano i liberati del Signore.

Nel Vangelo si racconta di un altro episodio di guarigione. A Betzaida,  patria di Simone e di Andrea.

Là gli viene portato un cieco, con preghiera di toccarlo. Allora Gesù lo prese per mano e lo condusse fuori del villaggio. Il contatto è preludio alla guarigione, che avviene in due fasi. La prima: “Penso di vedere gli uomini, perché vedo come alberi che camminano”. Nella seconda fase egli cominciò a vederci bene perché da lontano distingueva chiaramente ogni cosa. Allora Gesù lo inviò a casa sua. Gli aveva toccato gli occhi con la saliva, da molto vicino e con delicatezza. Anche nella guarigione precedente aveva fatto uso della saliva, un medicamento sommamente benefico.

Gesù, fuori o ai margini della terra santa, porta la salvezza all’umanità che è incapace di lodare Dio, che non vede e non comprende.

Non è l’uomo che matura questa scelta attraverso le sue doti, la scelta è gratuita, è l’incontro con Gesù. A conclusione del risanamento del cieco avremo l’attestazione decisa di Pietro: “Tu sei il Cristo, l’Eletto”.

La narrazione dei miracoli è un aspetto essenziale del vangelo, Dio si serve del miracolo per parlarci: Egli è colui che guarisce.

Viene preso in considerazione un caso concreto: alla liturgia della sinagoga giungono due estranei, che non

BUDOIA

 

MERCOLEDI’  11 Settembre

9,30  Def.ti Sala Mario e Luigia,

         Def.ti Salmaso  Guido e Augusta

 

DOMENICA  15 Settembre - XXIV Tempo Ord.

9,45  Def,ti  Fabbro Bruna, Coassin Giovanni

                     e Carlon Ester

                     Zambon Wilma e Angelo

AVVISO Domenica 15: Messa anticipata alle 9,45

 

Pro Oratorio: Fam. Zanotto € 40

Genitori scuola materna Dardago € 20


DARDAGO

 

MARTEDI  10  Settembre

18,00   Def.ti Zambon Angelo Rosit e

                      Busetti Attilia     Caporal

                      Comi Marco

 

SABATO  14  Settembre XXIV Tempo Ord.

18,00  Def.ti Vettor Gerardo,

           Bastianello Vinicio Fuser,  Zambon Luigia Rosit

           Def.ti Manes Michele e Puiatti Armando

 

Durante la S. Messa, Battesimo di

           Lanzilotti  Edoardo di Giorgio e Lenardon Jessica


            Offerte: Pro chiesa NN € 20

OFFERTE  DARDAGO   In  memoria di Bastianello Antonio Thisa

la figlia Silvia  € 50; Basso Augusto € 40; NN € 20


SANTA LUCIA

 

GIOVEDI  12 Settembre    

18,00  Santa Messa

DOMENICA  15 Settembre     XXIV Tempo Ordinario

11,00  Santa Messa

 

AVVISO SANTA LUCIA

 

* Domenica 15 settembre, si ricordano  i 150 anni di fondazione della chiesa e

del  Crocifisso dell’artista Brustolon