La strada e la casa
Nella vita
difficile e dolorosa della diaspora, ad Alessandria d’Egitto, l’impegno di fede
verso Dio è contestato e ostacolato. Quelli che hanno abbandonato la fede
dicono:
Siamo nati
per caso, la nostra vita passerà come traccia di nuvola. Chi si mantiene fermo
nella fede in Dio diventa insopportabile solo al vederlo.
Coloro che
non credono ricorrono alla forza per imporre la loro legge, se la prendono con
il giusto e irridono la fede in un Dio che salva:
Mettiamolo
alla prova per conoscere la sua mitezza,
perché
secondo le sue parole, il soccorso gli verrà.
Si era
creata una profonda frattura tra ebrei credenti e quelli che si affidavano al pensiero
allora dominante, l’ellenismo.
Il Salmo
53/54, di David, è un piccolo gioiello, un grido dolente rivolto al Signore. Ha
per oggetto la celebrazione del nome di Dio, che è protezione, aiuto, rifugio e
salvezza, i nemici dell’uomo si costruiscono con le loro stesse mani la propria
rovina.
Il salmo si
placa alla fine nel gioioso ringraziamento:
Loderò il
tuo nome, Signore, perché è buono.
Da ogni
angoscia Egli mi ha liberato.
S. Giacomo
(3,16-4,3) esorta i fratelli a chiedere il dono della sapienza perché vengano
superate divisioni e contese: La sapienza che viene dall’alto è pura, operatrice
di pace, amabile, fiduciosa, piena di misericordia, imparziale, sincera. La pace
favorisce il compiersi della volontà di Dio a vantaggio di coloro che si adoperano
per la pace. Dio conosce quanti pregano nel segreto e li esaudisce.
Gesù e i
discepoli presero la strada che attraversa la Galilea. Egli esprime il desiderio
di rimanere ignorato. E dice ancora, parlando di sé: “Questo figlio dell’uomo
viene abbandonato in mani di uomini”. Era un pensiero che gli balenava ma i
dodici non lo volevano affrontare.
A Cafarnao
c’era una casa dove Gesù alloggiava abitualmente. La casa è uno spazio che
rende possibile il ritorno alla pace. I dodici discutono per vedere chi tra
loro avesse un grado più alto. Allora Gesù si sedette e li chiamò a se: Se
qualcuno vuol essere primo deve essere ultimo di tutti. La vera grandezza
consiste nel servire. La buona notizia è questa: il Regno di Dio è dato
gratuitamente. Poi fece venire un bambino che si trovava come per caso nella
casa. Forse ha bisogno di aiuto. Occorre prendersi cura di lui. Il bambino
rappresenta anche gli umili messaggeri del Vangelo. Il pensiero di Gesù ritorna
ai discepoli: proclama la loro dignità e li affida al cuore e all’ospitalità di
ognuno, qualora dovesse lasciarli soli, accompagnandoli con la ricompensa più grande:
“Chiunque richiamandosi a me accoglie uno di coloro che sono come questo bambino,
accoglie me e chi accoglie me, accoglie Colui che mi ha mandato” (Marco 9,30-37).
La possibilità di essere consegnati nelle mani degli uomini è sempre presente,
ma è sempre possibile anche la capacità di consegnarsi indifesi, come un bambino.
BUDOIA
MERCOLEDI’ 25
Settembre
9,30 Def. Busetti
Sandrino
DOMENICA 29 Settembre
FESTA DELLA
DEDICAZIONE DELLA CHIESA
11,00 50° Matrimonio di Zambon Davide
e Portaluppi Gianfranca
Def. don Alfredo Pasut
Def. Zambon Rita
DARDAGO
MARTEDI 24 Settembre
18,00 Def.te Andreanna e Attilia, Def. Cauz Erica
Def.ti Zambon Maria, Antonio, Bruno e Roberto
SABATO 28 Settembre XXVI Tempo Ord.
18,00 Def. Parmesan Ruggero,
Def.ti Fedrigolli Paola e Gianni,
Def.ti Familiari di Raffaele e Fernanda
Def.ta Zanchet Beatrice
Offerte: Battesimo di Lanzilotti Edoardo
€50
SANTA LUCIA
GIOVEDI’ 26
Settembre
18,00 Santa Messa
DOMENICA 29 Settembre
XXVI Tempo Ordinario
9,45 Def.ti
Stanic Farnella,
Anniv. Pastorutti
Lorenzo,
Carniel don
Nillo e Lido ord. da sorella Elena