DOMENICA, 2 MARZO 2025 - Anno 15 n. 15
VIII
del TEMPO ORDINARIO
Il Signore si è fatto mio protettore e mi ha portato al largo, mi ha
liberato perché mi vuol bene (Antifona d’Ingresso , Factus est). Gesù non
scrive, affida le sue parole a discepoli che a loro volta diverranno maestri. Il
discorso della montagna termina con una parabola, intensa, rivolta ai discepoli
(Luca 6,34-45) e a ciascun cristiano che ha l’incarico di trasmettere l’insegnamento
di Gesù.Se il maestro è cieco, non ci vede, non può guidare e correggere il
proprio discepolo. Se un albero è malato, anche il frutto è malato.Ma ogni
albero malato può guarire: allora anche il suo frutto diventerà buono. Per la
grazia del Signore, la guida cieca può ritrovare la vista (“Togli prima la trave
dal tuo occhio”) per guidare il proprio fratello verso la luce.
Come riconoscere il valore di un maestro? Basta ascoltare ciò che dice: “L’uomo
buono da quello scrigno di bene che è il suo cuore, trae fuori il bene: la sua
bocca parla dall’abbondanza del cuore”. Lo diceva già Siràcide (200 a.C.):
Il frutto di un albero dimostra come lo si è coltivato, così il discorso
rivela i sentimenti di una persona (27,4-7). Il prestare attenzione al fratello
comprende anche la premura per il suo bene spirituale. E’ un grande servizio
aiutare e lasciarsi aiutare a esaminare con verità sé stessi per migliorare la
propria vita e camminare più rettamente sulla via del Signore. C’è sempre
bisogno di uno sguardo che ama e corregge, conosce e perdona.
S. Paolo, discepolo di Gesù, conclude i chiarimenti sulla risurrezione e
il messaggio ai Corinti (15,35-58; 16,20-24) con una esplosione di luce e di gioia.
Qualcuno chiederà:”In che modo risorgono questi nostri corpi?” Il nostro corpo,
in tutta la sua bellezza, è solo un seme. Il corpo nuovo, nella risurrezione,
sarà fisicamente vivo, identico a quello attuale eppure differente, perché vi
àlita la fresca giovinezza di Dio, il cui Spirito lo rende immune dalle limitatezze
della natura, dello spazio e del tempo: sarà un corpo vivente nello Spirito,
come è avvenuto per Gesù. “La morte fu risucchiata, mentre cantava vittoria: la
tua vittoria, o morte, non c’è più”. E un grande amore è Dio che a noi dà la
vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù, l’Eletto.
Il saluto finale, autografo di Paolo, è il più bello di tutti i messaggi:
Salutatevi a vicenda con un bacio da privilegiati. Signore nostro, vieni!
Quella dimostrazione d’amore che è il Signore Gesù vi accompagni. Vi accompagni
tutto questo mio amore nella persona dell’Eletto Gesù.
Canterò al Signore per ringraziarlo dei suoi benefici; celebrerò il nome
del Signore, l’Altissimo
(Antìfona alla Comunione, Cantabo).
BUDOIA
9,30 – Santa Messa
17,00 – VIA CRUCIS: Astinenza dalla carne
11,00 – Def.ti Stefano 4 def. fratelli Gislon
DARDAGO
MERCOLEDI’ 5 Marzo LE CENERI
17,00 – Messa delle Ceneri
18,00 – VIA
CRUCIS
20,30 VEGLIA
MARIANA
SABATO – 8 Marzo I di Quaresima
18,00 – Anniv.
Def. Zambon Aldo e Enrico (Rosit)
Bastianello Bruna
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SANTA LUCIA
MERCOLEDI’ 5 Marzo LE CENERI digiuno ed astinenza
16,30 – Santa Messa
17,15 –VIA CRUCIS
I di Quaresima
9,45 – Ricordo dei defunti:
Gislon Paolo e Anime del Purgatorio
Sabato 8 marzo, a BUDOIA e DARDAGO
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