Lunedì 18 maggio: riprendono le celebrazioni delle Sante
Messe con la presenza dei fedeli.
Per partecipare alla celebrazione è necessario
indossare la mascherina di protezione individuale.
Di seguito sono riportati il brano del
Vangelo di oggi e il commento che ci aiuta alla sua comprensione.
Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 14, 15-21)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi
discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il
Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo
Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo
conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi.
Non
vi lascerò orfani: verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più;
voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete
che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi.
Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
La domanda di Giuda, l'onorato (di Silvano Scarpat)
“Una volta per tutte Gesù è morto in riferimento alle
colpe - insieme a lui anche le colpe sono morte -, Lui giusto a favore degli
ingiusti, per ricondurvi a Dio” scrive
Pietro nella sua lettera. “Ora Egli vive nello Spirito” (prima lettera
di Pietro 3,18). E' la buona notizia che ha scosso il mondo e ha portato la gioia
- “E vi fu grande gioia in quella città” (Atti degli Apostoli 8,8) – ma
che ora rischia di lasciarci indifferenti: sembra che abbiamo sempre qualcosa
di più importante a cui pensare.
Gesù, nel dialogo dell'Ultima Cena chiede di tener l'occhio fisso ai suoi comandi, alle sue parole (“Adorate Gesù, nell'intimo di voi stessi, come Signore”) (I Pietro 3,15). “Allora vi sarà donato un altro Protettore, che sarà con voi per sempre”: è lo Spirito Santo, la forza d'amore che unisce il Padre e il Figlio, donato ora ai discepoli.
Quando si celebra la Cresima, ci si rende conto tangibilmente che avviene qualcosa di grande. Poi i ragazzi spesso se ne vanno per le loro strade, resi liberi da questo nuovo dono: “Non siamo padroni della vostra fede, siamo i collaboratori della vostra gioia”. Quanto più un dono è prezioso, tanto più la sua bellezza si rivela con il tempo. Anche i genitori – e i nonni – nell'accompagnare i ragazzi avvertono che i figli vengono anche perché possiamo rivivere tutto con i loro occhi.
Gesù, nel dialogo dell'Ultima Cena chiede di tener l'occhio fisso ai suoi comandi, alle sue parole (“Adorate Gesù, nell'intimo di voi stessi, come Signore”) (I Pietro 3,15). “Allora vi sarà donato un altro Protettore, che sarà con voi per sempre”: è lo Spirito Santo, la forza d'amore che unisce il Padre e il Figlio, donato ora ai discepoli.
Quando si celebra la Cresima, ci si rende conto tangibilmente che avviene qualcosa di grande. Poi i ragazzi spesso se ne vanno per le loro strade, resi liberi da questo nuovo dono: “Non siamo padroni della vostra fede, siamo i collaboratori della vostra gioia”. Quanto più un dono è prezioso, tanto più la sua bellezza si rivela con il tempo. Anche i genitori – e i nonni – nell'accompagnare i ragazzi avvertono che i figli vengono anche perché possiamo rivivere tutto con i loro occhi.
Tutto è
nella logica del dono. Il Padre ha creato il mondo per far conoscere il proprio
figlio. Al figlio Gesù ha donato degli amici e ad essi è stato dato un comando:
“Affinché vi amiate l'un l'altro come io vi ho amati”, allargando senza
confini questo amore a ogni creatura – più che un comando è un dono che uno
scopre dentro di sé gioiosamente -; e un altro Protettore che starà con loro,
con noi e in noi, per sempre, perché possiamo comprendere e mettere in pratica
le parole di Gesù e accogliere la presenza del Padre e del Figlio.
Verso la fine del discorso interviene l' Apostolo Giuda: il suo nome è
uno dei più belli della storia ebraica, quello del capostipite della tribù a
cui anche Gesù appartiene; significa “lodato, onorato”; siede accanto ad un
posto vuoto, quello dell'altro Giuda uscito nella notte. E' talmente
conquistato dalle parole di Gesù che gli chiede: “Signore, per quale motivo
devi renderti visibile a noi e non al mondo?”
La presenza di Gesù non si impone: Egli si affida a noi che gli facciamo spazio e lo accogliamo ad occhi chiusi. “La rivoluzione passa da persona a persona, da cuore a cuore. E sento, quando guardo verso le stelle, che siamo figli della Vita” (Joan Baez, Saresti imbarazzato se ti dicessi che ti amo?).
La presenza di Gesù non si impone: Egli si affida a noi che gli facciamo spazio e lo accogliamo ad occhi chiusi. “La rivoluzione passa da persona a persona, da cuore a cuore. E sento, quando guardo verso le stelle, che siamo figli della Vita” (Joan Baez, Saresti imbarazzato se ti dicessi che ti amo?).
Si
affida a noi, non intende cambiare.
Sante
Messe dal 18 al 24 maggio
A BUDOIA
MERCOLEDÌ
9,30 – S.
Messa
VENERDÌ
18,00 – S.
Messa
DOMENICA – Ascensione del Signore
11,00 – Def.
Del Maschio Florindo
A DARDAGO
MARTEDÌ
18,00 – Def.ti
Zambon Luigi Marin, Zambon Pietro Biso
ordinata dai coscritti 1949
SABATO
- Ascensione del Signore
18,00 - D.ta Parmesan Maria ved. Zambon
OFFERTE: NN € 10, NN € 30
A SANTA LUCIA
GIOVEDÌ
18,00 – S. Messa
DOMENICA - Ascensione del Signore
10,00 - S.
Messa.