Pane e vino
Con poche parole la prima lettura
racconta “l’avvenimento più importante di tutto l’Antico Testamento”, il patto
del Signore con il suo popolo ai piedi del monte Sinai.
Il Signore propone ad Israele di
diventare il suo popolo, in una relazione d’amore: per questo l’ha liberato dal
paese d’Egitto.
Ai giovani viene affidato
l’incarico di “offrire olocausti e di immolare giovenchi come sacrifici di
comunione per il Signore. Poi Mosé prese il sangue e ne asperse
il popolo”.
Il sangue rappresenta la vita: i
contraenti del patto, Dio e il popolo, sono uniti in una medesima vita.
L’aspersione del sangue è un rito unico, non sarà ripetuto, ma il patto sarà di
continuo ripensato, ripreso e riformulato in rapporto a situazioni nuove.
Il Vangelo di Marco (14,12-26) ci
riporta in una Gerusalemme affollata: fervono i preparativi per la Pasqua. I
discepoli di Gesù prendono l’iniziativa: “Dove vuoi che andiamo a preparare
perché tu possa mangiare la Pasqua?”
Gesù ne manda in città due, Pietro e Giovanni, perché tutto avvenga quasi in
segreto. Trovano “una grande sala arredata e già pronta”, in casa di
amici. Gesù ha fretta di condividere con i suoi quella cena. Satana aveva già
messo in cuore a Giuda di consegnarlo.
“Gesù, quando fu sera, viene
insieme con i dodici”. Recita la benedizione sul pane: “Benedetto sei Tu,
Signore, Dio dell’universo, che trai il pane dalla terra”. Come capofamiglia,
lo spezza, nel gesto dell’ospitalità: “Prendete, questo è il mio corpo”.
Poi recita la benedizione sul calice del vino: “Questo è il mio sangue del
patto, che viene versato a vantaggio di molte persone”.
Il pane e il vino, il cibo
essenziale e il vino della gioia, il pane e le rose: “Il dono terreno ci viene
nuovamente donato da parte di Dio quale corpo e sangue di Gesù, come
autodonazione di Dio nell’amore accogliente del Figlio” (Benedetto XVI).
Poi, avendo tutto compiuto, si
affida al Padre: “Questo prodotto nato dalla vite lo berrò, nuovo, con voi
nel Regno di Dio”. Della morte non c’è traccia. “Egli non vuole che siano
ricordati i colpi che ricevette. L’unico ricordo è l’Amore che lo condusse a
subire la morte pur di riscattarsi dall’uno e dall’altra. E allora, come segno
di riconoscenza e affermazione di sovranità, cercate di non far soffrire
nessuno, insegnate a non far soffrire nessuno”.
Al centro della lettera agli
Ebrei viene proposto il tema su cui si poggia il pensiero di Paolo, ossia che
il rapporto d’amore con Gesù trasforma tutta la vita interiore ed esteriore di
chi si affida a Lui. Le parole usate sono “purificazione”, “redenzione”,
“riscatto”, ma la realtà è sempre la stessa: “il passaggio ad una
armonia totale con in più una trasformazione radicale dell’individuo, il quale
passa una volta per sempre dallo stato di servo alla dignità di figlio che,
agendo sotto l’impulso dell’amore, non ha nulla da trasgredire” (Giuseppe
Sandri, I messaggi di San Paolo).
E’ il nuovo patto che Gesù
stabilisce “entrando una volta per sempre nel santuario”, con la sua
umanità glorificata, in Dio.
(Commento
del diac. Silvano Scarpat)
Sante Messe dal 7 al 13/06/2021
A
BUDOIA
MERCOLEDÌ 9
9,30 – Santa Messa
DOMENICA 13 – XI del Tempo Ordinario
11,00 – Def.ta Palossi Del Maschio Floriana (Anniversario)
Offerte: Funerale Del Zotto Giacomino € 100,00
A
DARDAGO
MARTEDÌ 8
18,00 – Def. Zambon Bruno Pinal (Anniversario)
SABATO 12 - XI del Tempo Ordinario
18,00 – Def.ti Zambon Nando, Olivotti Alma
e Famiglia Rosit
Def.ti Ianna Angelo e Carlon Vincenza e Def.Ianna Pietro
Def.ta Pasa Laura (Trigesimo)
DOMENICA 13 - XI del Tempo Ordinario
11,00 – Def. Ianna Alberta
Offerte: Zambon Antonio Tarabin € 30
A SANTA LUCIA
GIOVEDI 10
18,00 – S. Messa
DOMENICA 13 – XI del Tempo Ordinario
10,00 - S. Messa
OFFERTE nelle 3 PARROCCHIE
Mercatino Missionario € 605,00
Raccolta per Aism € 640,00
- altri 2 preti, Don Ezio Vaccher e Don Giuseppe Rammani
- da 3 diaconi (Lorenzo Agnolin, Silvano e Luigi)
- 2 laici facenti parte dell’Associazione
- 1 Consacrata
Don Vito resterà comunque tra noi in qualità di collaboratore per le parrocchie dei Comuni di Budoia e di Polcenigo.
Don Riccardo Ortolan curerà il ministero presso il santuario della Santissima e presso il C.R.O. Don Gabriele Meazza curerà il ministero presso il santuario di Madonna del Monte e la Casa di riposo di Aviano.