Quando pensavo al tuo mantello
Dopo una brevissima avventura in
terra straniera, Gesù ritorna con la barca dalle parti di Cafarnao. Trova una
grandissima folla ad attenderlo (Marco 5,21-43). Un notabile, Giairo, uno dei
capi della sinagoga, ha la figlia in fin di vita e chiede con forza a Gesù di
occuparsene: Egli senza esitazione andò con lui.
Tra la folla che lo seguiva e
gli si stringeva intorno c’era una donna, prostrata da una malattia – un
flusso di sangue persistente – che da dodici anni le impediva una vita
dignitosa. Le disposizioni del libro del Levitico a riguardo hanno lo
scopo di proteggere la vita e la sua origine, nel sangue e nell’ambito della
sessualità.
La donna non intende trasgredire
la Legge. Si avvicina a Gesù da dietro, avendo sentito parlare di lui. Come
a suo tempo Mosé: “Ecco un luogo vicino a me, nella cavità della rupe: tu
vedrai le mie spalle”, gli disse il Signore (Esodo 33,21-23).
Ella giunge a toccare lievemente
il mantello di Gesù, o le frange del mantello (come dicono Matteo e Luca).
Siamo al centro del racconto. Gesù si volge indietro e guarda intorno per
vedere colei che aveva fatto quel gesto. La donna gli disse tutta la verità. E
Gesù: “figlia, la fiducia che hai ti ha guarita!”.
Secondo una tradizione
antichissima questa donna ha un nome, Veronica, colei che asciuga con un
fazzoletto di lino il volto di Gesù, sulla via della croce.
La storia si conclude nella casa
di Giairo. Gli hanno riferito che la figlioletta è morta, ma lui ha ancora
fiducia.
Nella stanza più appartata della
casa, lontano dalla folla, sette persone in tutto, come le lampade della menoràh,
il candelabro a sette braccia che indica la Presenza del Dio vivo, il roveto
ardente. Gesù, con il gesto più familiare e rassicurante, prende per mano la
ragazza, di dodici anni, e la restituisce alla vita. “Talità, kum”, dice
nella loro lingua parlata, “ragazzina, alzati!”. E poi disse di darle da mangiare.
Gesù per voi divenne povero -
Lui che è ricco – in modo che voi diventiate ricchi proprio di quella sua
povertà (seconda lettera ai Corinti 8). Per povertà si intende l’umanità di
Gesù, fragile ma ricchissima, che ci arricchisce senza misura.
Il salmo 29/30 è cantato
dagli ebrei nella festa di Hanukkàh (che ricorda la riconsacrazione del
tempio), cara ai bambini e ai ragazzi, che corrisponde al Natale:
Ti esalterò, Signore,
perché mi hai risollevato.
O Signore, mio Dio,
io ti ho supplicato, tu mi hai guarito!
Un istante nella sua ira
poi la vita nel suo favore;
dopo una sera di pianto,
tutto di gioia il mattino.
Tu puoi mutare in danza il mio lamento,
togliermi la veste di sacco e vestirmi di gioia!
Sante Messe dal 28 al
4 LUGLIO 2021
9,30 – Santa Messa.
11,00 – Def. Zambon Ferruccio ord. famiglia
D.te Signora Teresa e Caterina
18,00 – D.ti Carlon Giuseppe, Augusta e Gelsomino
SABATO 3 – XIV del Tempo Ordinario
18,00 – Trigesimo Def.ta Vettor Maddalena
DOMENICA 4 – XIV del Tempo Ordinario
11,00 – A SAN TOME’
Def. Bigaran Stefano
A SANTA LUCIA
GIOVEDÌ 1 Luglio
18,00 – Santa Messa
DOMENICA 4 – XIV del Tempo Ordinario
10,00 – Def.te Saccon Erminia e Chiaradia Adelina
Giovedì
29 giugno è la Solennità dei Santi Pietro e Paolo apostoli, colonne forti
della Chiesa.
Venerdì prossimo 2 Luglio è il primo venerdì del mese. Passeremo per la Comunione nelle case.
In settimana ricorre la festa solenne di San Tommaso apostolo. Da diversi anni, nella prima domenica di luglio, celebriamo anche la festa delle famiglie.
GIOVEDÌ 1 Luglio
18,00 – Santa Messa
DOMENICA 4 – XIV del Tempo Ordinario
10,00 – Def.te Saccon Erminia e Chiaradia Adelina
IN QUESTA SETTIMANA
Venerdì prossimo 2 Luglio è il primo venerdì del mese. Passeremo per la Comunione nelle case.
FESTA DI SAN TOMMASO E DELLA FAMIGLIA
In settimana ricorre la festa solenne di San Tommaso apostolo. Da diversi anni, nella prima domenica di luglio, celebriamo anche la festa delle famiglie.
La Santa Messa di domenica 4
luglio di Dardago verrà celebrata a San Tomè alle ore 11,00.
Per chi lo desidera, seguirà il pranzo comunitario, che - per rispettare le norme
anti Covid - è spostato nel parco posto sul retro dell’Asilo e del Teatro di Dardago.
Ringraziamo i volontari che rendono possibile la continuazione di questa tradizione
Ringraziamo i volontari che rendono possibile la continuazione di questa tradizione