venerdì 3 settembre 2021

Domenica, 5 settembre 2021, Anno 11 n. 41 - XXIII del Tempo Ordinario (B)

 


Aiutaci, o Padre, a progredire costantemente nella fede

 
L’incomprensione da parte delle autorità religiose spinge Gesù a trovare rifugio ai margini della terra d’Israele.
Ora, mentre è sulla strada di ritorno verso il lago di Galilea, gli viene portato un sordomuto. Solo Marco racconta questo episodio. Gli chiedono di posare la mano su di lui: un gesto di benedizione, benevolenza, protezione. Gesù va al di là di quanto gli è richiesto. Si affida al Padre e fa ricorso alla saliva, un medicamento umile, di uso familiare, personalissimo. Poi con una parola nella sua lingua materna, “Effathà”, che significa “Apriti!”, tutto il mondo di fuori è invitato ad aprirsi alla novità di Gesù, alla nuova creazione. E a quell’uomo si è aperto l’udito e cominciò a parlare normalmente.
Tutto è avvenuto in disparte, lontano dalla folla.
Egli comandò alle persone di non dire nulla, perché l’amore agisce nel nascondimento, è premio a sé stesso.
Ma ugualmente andavano ripetendo: “Fa sempre tutto bene! Fa sentire chi è sordo e parlare chi è muto”.
Quanto Gesù opera viene visto come il compimento di una delle profezie più gioiose del rotolo di Isaia, riferita al ritorno dall’esilio:
Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e gioisca la steppa!
Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo.
Le è data la gloria del Libano,
lo splendore del Carmelo e della pianura di Saròn.
Coraggio, non temete! ecco il vostro Dio, giunge la vendetta,
la ricompensa divina: Egli viene a salvarvi.
(La vendetta che Dio opera è l’azione opposta a quella del nemico: la presenza forte e delicata della salvezza).
Allora si apriranno gli occhi dei ciechi
e si schiuderanno gli orecchi dei sordi,
lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto
perché scaturiranno acque nel deserto,
scorreranno torrenti nella steppa.
Ci sarà una strada appianata e la chiameranno ‘Via santa’:
vi cammineranno i redenti.
Su di essa ritorneranno i riscattati dal Signore (Isaia 35,1-10).
Quanto profetizzato si sta avverando per mezzo di Gesù.
           
Giacomo, scrivendo alle piccole comunità cristiane di provenienza ebraica che si stavano formando nell’alta Galilea, ha il timore che vengano a crearsi differenze all’interno delle comunità: gradi e livelli diversi di appartenenza.
“Non sono possibili favoritismi o preferenze, al di fuori di questo Figlio, il Signore Gesù, nel quale Dio ha innalzato a sé ogni persona”. Ognuno, povero o ricco, è stato scelto per appartenere a Gesù in pienezza. “Voi siete tutti fratelli” (Matteo 23,8).
Fratelli miei amati, fate cosa bella se mettete in pratica una legge regale, secondo quella parola della Scrittura: “Amerai quel tuo vicino come te stesso”, legge che è libertà...La grazia, la misericordia trionfa sul giudizio (Lettera di Giacomo 2,1-13).
           
Quello che Gesù ha compiuto per la guarigione del sordomuto viene ripetuto ad ogni battesimo, prima del Padre nostro.
 
 (Commento del diac. Silvano Scarpat)

Sante Messe   dal  6/09  al  12/09/2021


A  BUDOIA
 
MERCOLEDÌ 8 Settembre
9,30  Def.ti Carlon Redento e Paola
 
DOMENICA 12  – XXIV del Tempo Ordinario
11,00   Trigesimo Strasorier Angelin Anna Maria
 
Offerte: In  mem. di Carlon Luigia, pro Chiesa  € 130.

A  DARDAGO
 
MARTEDÌ 7 Agosto
18,00 –  D.ti  di Carlon Teresa Ciampaner,
              Def.a Parmesan Rosina
        
SABATO 11 Settembre – XXIV del Tempo Ordinario
18,00   D.ti  di Mezzaroba Marino e D.ti Carloni
              Def. Vettor  Gerardo
 
DOMENICA 12 – XXIV del Tempo Ordinario
11,00 D.ti  Zambon Angelo Rosit e Busetti Attilia.              
 
Offerte: Per nuova corsia della chiesa  N.N. € 40
               Per opere parrocchiali N.N. € 40
 
 A  SANTA LUCIA
 
GIOVEDÌ 9 settembre
18,00 –  Santa Messa
 
SABATO 11 settembre
11,00 –  Battesimo di Alice Van Schalkwyk
 
DOMENICA 12  – XXIV   del Tempo Ordinario  
10,00 –  D.ti  Gislon Paolo, Polese Teresa e Soldà Celeste
                      Claudia e Lorenzo Pastorutti


Guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!».