Come aiutare Dio a ritrovare il suo tesoro
Dio ha dato al suo profeta uno spirito che lo spinge ad andare fino in fondo alle cose: il Signore non sceglie un altro popolo, l’esilio si configura come luogo di salvezza, tempo di speranza. La Presenza vivente del Signore, in tutto il suo splendore, ha lasciato Gerusalemme per essere con i suoi, sulle rive dei fiumi di Babilonia.
Il profeta trova conferma nella sua missione e riprende a parlare.
Accorrete a gridare di gioia per il Signore, ad acclamare la Rupe che ci salva.
Egli è il Dio che ci ha creati, il nostro Dio, noi siamo il popolo di cui Egli si prende cura, un gregge nella sua mano.
Oh se oggi ascoltaste la sua voce! (Salmo 94/95).
Mentre Gesù sta per lasciare
Cafarnao, fa il punto sulla formazione dei suoi: è il ‘discorso ecclesiale’
rivolto prima di tutto a coloro che avranno l’incarico di guide nella comunità.
Si parla di una pecora smarrita, di un fratello che sbaglia: “Se tuo fratello commettesse una colpa…” (18,15-20). La volontà del Padre è che nessuno si perda. Se un membro è malato, tutto l’organismo ne risente: la colpa incrina la relazione con Dio ma spezza anche la fraternità. Anzitutto, non la si può ignorare. Non bisogna stancarsi di cercare e percorrere tutte le vie necessarie,
con delicatezza e discrezione: l’altro mi sta a cuore.
La comunità nonviolenta dell’Arca chiede a ciascuno dei suoi membri di farsi carico personalmente della colpa dell’altro, se quello non la vuol riconoscere: è il ‘gioiello’ della Regola.
C’è chi suggerisce di rivolgersi all’angelo di colui che sbaglia: “I loro angeli nel cielo stanno continuamente alla presenza di mio Padre che è nel cielo” (18,10).
La più grande risorsa è la preghiera: stringersi attorno alla presenza del Signore, fidandoci di Lui prima che delle nostre forze: “Dove sono due o tre persone riunite nel mio nome, lì sono Io in mezzo a loro”.
Continua l’esortazione di S. Paolo ai cristiani di Roma (13,8-10). Per il cristiano c’è un debito, uno solo, che non si estingue mai, quello di amarvi scambievolmente. L’amore deve scendere senza sosta, come l’acqua delle sorgenti, su tutti. Al cristiano l’amore dice tutto quello che può dire la Legge, e molto di più: Questo amore non procura del male al vicino; è attuazione completa di una legge, questo amore”.
E più avanti: Rivestitevi del Signore Gesù, è lui il nostro vestito più bello, il nostro modo di presentarci, la nostra difesa.
Si parla di una pecora smarrita, di un fratello che sbaglia: “Se tuo fratello commettesse una colpa…” (18,15-20). La volontà del Padre è che nessuno si perda. Se un membro è malato, tutto l’organismo ne risente: la colpa incrina la relazione con Dio ma spezza anche la fraternità. Anzitutto, non la si può ignorare. Non bisogna stancarsi di cercare e percorrere tutte le vie necessarie,
con delicatezza e discrezione: l’altro mi sta a cuore.
La comunità nonviolenta dell’Arca chiede a ciascuno dei suoi membri di farsi carico personalmente della colpa dell’altro, se quello non la vuol riconoscere: è il ‘gioiello’ della Regola.
C’è chi suggerisce di rivolgersi all’angelo di colui che sbaglia: “I loro angeli nel cielo stanno continuamente alla presenza di mio Padre che è nel cielo” (18,10).
La più grande risorsa è la preghiera: stringersi attorno alla presenza del Signore, fidandoci di Lui prima che delle nostre forze: “Dove sono due o tre persone riunite nel mio nome, lì sono Io in mezzo a loro”.
Continua l’esortazione di S. Paolo ai cristiani di Roma (13,8-10). Per il cristiano c’è un debito, uno solo, che non si estingue mai, quello di amarvi scambievolmente. L’amore deve scendere senza sosta, come l’acqua delle sorgenti, su tutti. Al cristiano l’amore dice tutto quello che può dire la Legge, e molto di più: Questo amore non procura del male al vicino; è attuazione completa di una legge, questo amore”.
E più avanti: Rivestitevi del Signore Gesù, è lui il nostro vestito più bello, il nostro modo di presentarci, la nostra difesa.
BUDOIA
MERCOLEDI’ 13 Settembre
– Mem. S. Giovanni Crisostomo
9,30 – Santa Messa.
DOMENICA - 17 Settembre
– XXIV del Tempo Ordinario
11,00 – Deff. Carlon Marco e Vittoria
Offerte:
DARDAGO
MARTEDI’– 12 Settembre
18,00 – Def. Zambon Ugo (Pala)
SABATO – 16 Settembre – XXIV del Tempo Ordinario
18,00 – Anniv. Manes Michele
Deff. Puiatti Armando, Tranci Sandro,
Bastianello Vinicio Fuser, Zambon Luigia Rosit
Offerte:
Pro Chiesa NN € 30, NN € 20
9,30 – Santa Messa.
11,00 – Deff. Carlon Marco e Vittoria
DARDAGO
18,00 – Def. Zambon Ugo (Pala)
SABATO – 16 Settembre – XXIV del Tempo Ordinario
18,00 – Anniv. Manes Michele
Deff. Puiatti Armando, Tranci Sandro,
Bastianello Vinicio Fuser, Zambon Luigia Rosit
Pro Chiesa NN € 30, NN € 20
SANTA LUCIA
GIOVEDI’ – 14 Settembre
18,00 – Santa Messa
9,45 – Def. Bortoluzzi Renato.