venerdì 15 settembre 2023

Domenica, 17 Settembre 2023 Anno13 n. 44 - XXIV del Tempo Ordinario (A)

 


Settanta volte sette

 Il libro del Siràcide non fa parte del canone ebraico ma è ugualmente tenuto in considerazione anche dagli ebrei. Scritto a Gerusalemme attorno al 180 a.C., il suo autore si considera l’ultimo venuto: “Quanto a me, l’ultimo, sono come colui che racimola dietro i vendemmiatori. Come il vendemmiatore anch’io, che sono un lento racimolatore, ho riempito il tino”.

A lui interessa la saggezza come intelligenza del cuore. Dà grande importanza, tra i comandamenti, all’amore del prossimo e al perdono: “Non coverai nel tuo cuore odio contro il tuo fratello. Non ti vendicherai e non serberai rancore, ma amerai il tuo prossimo come te stesso” (Levìtico 19,17s).

Il saggio rifiuta odio e ira e il sentimento del rancore che si situa più in profondità e interrompe la vicinanza con il Signore. Perdonare le offese rappresenta per le persone una guarigione ed è essenziale all’efficacia della preghiera. “Ricordati del Patto con il Signore, affìdati a Lui, e dimentica gli errori degli altri”

Mentre stavano per lasciare Cafàrnao e il lago di Galilea, si erano

presentati gli esattori della tassa annuale per il tempio.

Pietro li rassicura che Gesù avrebbe pagato.

Rientrato in casa, Gesù lo riprende: “I figli non possono pagare le tasse al loro Padre, i figli sono liberi. Ma, per non essere loro d’inciampo, paga per me e per te”.

E’ ancora Pietro a chiedere, nel ‘discorso ecclesiale’, quale deve essere la misura del perdono. Gesù gli risponde: “sette volte non basta, ma fino a settanta volte sette”.

L’antica misura della vendetta, sette volte sarà vendicato Caino,

ma Lamec – suo discendente – settantasette volte (Genesi 4,24),

apre la strada a quella, suprema, del perdono: occorre perdonare senza misura.

La risposta è dura per chi perdona ma per l’altro è dolce; o forse è dolce per tutti e due: la libertà dei figli inizia con il perdono.

La parabola che segue, e conclude il discorso, ‘il funzionario senza pietà’ (Matteo 18,23-35), sembra un dramma di  Shakespeare. A risplendere è la figura del re, il Padre, capace di condonare, oltre ogni aspettativa, una somma favolosa, e quella del narratore, Gesù. La ‘debolezza’ di Dio si rivela una forza e una vittoria più grande. Gesù ci dice come dobbiamo organizzare queste nostre comunità e il nostro vivere insieme: è l’esperienza della grazia che la Chiesa continuamente riceve e condivide.

Anche questo mio donare mi viene esso stesso donato, Gesù è presente tra me e il fratello.

Si va verso la conclusione della Lettera ai Romani: Questo è lo scopo per cui l’Eletto Gesù morì e poi ritornò in vita, per essere il Signore dei morti e dei viventi (14,7-9). Quello che conta, in ogni circostanza, è appartenere a Lui: la felicità del cristiano è in questa appartenenza. “Nulla è necessario quando c’è l’amore, perché l’amore è tutto”. Perciò ognuno di voi accolga l’altro sotto la sua protezione come sotto la sua protezione ci ha accolti l’Eletto Gesù (15,7).

E so già che, venendo a trovarvi, verrò con le mani piene di bellissime cose di Lui, di Gesù (15,29).

 

BUDOIA

 

MERCOLEDI’ 20 Settembre – Mem. S. Martiri Vietnamiti

9,30  –  Anniv. Busetti Sandrino,

             Def. Zambon Vittorio ordinata dai Figli           

DOMENICA - 24 Settembre – XXV del Tempo Ordinario

11,00 – Def.ta Zambon Rita, Def.ti Coassin Giovanni, Ester e  

             Fabbro Bruna.

Offerte:

Pro Chiesa per fiori da Norma € 50.


DARDAGO

 

MARTEDI’– 19 Settembre

18,00 – Def. Zambon Angelo e Attilia Rosit

SABATO – 23 Settembre – XXV del Tempo Ordinario

18,00 – Def. Bocus Maria Ved. Zambon

             Deff. Attilia e Andreanna

Offerte:

Pro Chiesa NN € 10

 

SANTA LUCIA

GIOVEDI’ – 21 Settembre

18,00  – Def. Carniel Teolinda 

 DOMENICA  – 24 Settembre – XXV  del Tempo Ordinario

9,45  – Deff.  Stanic Carmela,  Pastorutti Claudia e Lorenzo,   Don Nilo 

             Soldà Bruna