giovedì 28 settembre 2023

Domenica, 1 Ottobre 2023 - Anno 13 n. 46 XXVI del Tempo Ordinario (A)

 


Siamo noi a far bella la luna

 Si calcola che già dopo la prima deportazione il gruppo degli ebrei esiliati a Babilonia, nel villaggio di Tel Aviv, presso il fiume Eufrate, contasse venti/trentamila persone.

Sul finire dell’anno 592 a.C., Ezechiele, poco più che trentenne, ha un  messaggio per loro da parte del Signore: “Se il malvagio opera una svolta rispetto alle malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli sicuramente vivrà”.

Il nome di Dio è misteriosamente legato alla sorte del popolo che si è scelto, per questo rimane fedele in ogni circostanza e gli apre sempre nuove possibilità: “Operate una svolta, girate le spalle a tutte le vostre trasgressioni e l’iniquità non sarà per voi una rovina. Formatevi un cuore nuovo e prendetevi un nuovo Respiro, casa d’Israele. Convertitevi e vivrete” (Ezechiele 18,25-32).

Gesù arriva a Gerusalemme, forse per la festa delle capanne, assieme ad una gran folla. Con Lui entrano nel tempio anche ciechi e zoppi, e ragazzi che lo acclamano come figlio di Davide.

Egli ogni giorno è presente nel tempio ad insegnare, gli alti sacerdoti e gli scribi non lo sopportano. Riprende a parlare loro in parabole, accorate, sullo stile degli antichi profeti, rivolte proprio a loro, perché comprendano.

La prima è riportata solo nel vangelo di Matteo (21,28-32): ‘il figlio obbediente e il figlio ossequioso’. Un padre chiede ai suoi due figli di andare a lavorare nella vigna: il primo a parole rifiuta, in malo modo, poi si pente e va a lavorare; l’altro, che risponde di sì con tutte le buone maniere, infine non ci va.

Gesù riferisce la parabola alla predicazione di Giovanni il Battista, che aveva suscitato grande séguito tra i lontani, i peccatori di professione, lasciando invece indifferenti i benpensanti, quanti si sentivano già a posto. Così avviene anche riguardo a Gesù.

Nel messaggio alla comunità di Filippi, che gli è tanto cara, San Paolo dopo aver parlato di sé sposta la sua attenzione su di loro:  gli è giunta notizia di qualche problema o contrasto sorto tra quei cristiani. Chiede, perché la sua gioia sia piena, che ristabiliscano l’armonia: un’esortazione pressante alla concordia degli animi. Solo nel bene comune c’è il vero bene anche di ciascuno.

E’ necessario che ognuno si senta povero davanti agli altri, avendo come modello e luminoso esempio il Signore Gesù. Egli fece risplendere la sua natura divina mettendosi a servizio di tutti, senza ritrarsi neppure di fronte all’umiliazione della croce. Per questo il Padre lo ha innalzato, per amore, al di sopra di tutto, così che ogni lingua conferma che Gesù è il Signore, perché risplenda Dio Padre. Gesù è via di riconciliazione infallibile tra le persone, i gruppi, le culture. Chi lo sperimenta, dà testimonianza al Padre della bontà del suo progetto di amore e di saggezza.

In conclusione, miei cari, fate ogni cosa senza lamentele o discussioni; come figli di Dio, appartenendo a Lui, emanate luce, come astri luminosi sul mondo, tenendo alto un discorso che significa vita (Lettera ai Filippesi 2,1-18).


BUDOIA

MERCOLEDI’- 4 Ottobre – S. Francesco d’Assisi

9,30  –  Anniv. Busetti Sandrino ord. famiglia

SABATO  - 7 Ottobre Prefestiva – XXVII del T. Ordinario

18,00 – Per la comunità. ATTENZIONE VARIAZIONE  DATA/ORA

 Offerte:

Pro chiesa mem. Santarossa Gislon Teresa,  famigliari € 100

Pro oratorio da ASD Polcenigo-Budoia € 100

 

DARDAGO

 MARTEDI’– 3 Ottobre

18,00 – Def. Zambon Giovanni Rosit

 DOMENICA – 8 Ottobre – XXVII del Tempo Ordinario

 *** 200 Anni dalla Dedicazione della chiesa ***




Non c’è la messa prefestiva del Sabato

Offerte:

Pro Chiesa NN € 20

 

SANTA LUCIA

GIOVEDI’ – 5 Ottobre

18,00  – Santa Messa 

DOMENICA  – 8 Ottobre – XXVII  del Tempo Ordinario

9,45  – Def. Fort Eligio

            Padre Marco di Aviano


Sabato 7 e Domenica 8, nelle piazze di Budoia e Dardago, Vendita mele a favore AISM