sabato 23 settembre 2023

Domenica, 24 Settembre 2023 - Anno 13 n. 45 XXV del Tempo Ordinario (A)

 


Ultimi

 

Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo mentre è vicino.

A Babilonia, sul finire dell’esilio, un discepolo di Geremìa dice o scrive parole di incoraggiamento e consolazione, un testo straordinario, una porta attraverso la quale è possibile entrare nel segreto della parola di Dio: Che l’empio cambi strada e l’impostore abbandoni i suoi pensieri, ritorni al Signore che ne avrà pietà, al nostro Dio, immenso di perdono.

Il popolo degli ésuli è sviato, rassegnato, non si rende conto quanto la Salvezza è vicina.

“Quanto lontano è dalla terra il cielo così il mio modo di agire è lontano dal vostro, il mio pensiero è lontano dal vostro pensare”, dice il Signore. Sono tra le ultime parole del profeta.

“C’è più consolazione qui che in tutti questi oracoli di consolazione”, scrive Guido Ceronetti. Proprio perché il pensiero di Dio è tanto diverso dal nostro, c’è un’immensa speranza.

Il Signore: chiunque grida a Lui, l’avrà vicino, chiunque lo chiami, fidandosi di Lui.

Gesù ha lasciato Cafàrnao e segue la strada dei pellegrini che dalla Galilea vanno verso Gerusalemme. Egli racconta un’altra parabola (Matteo 20,1-16), una storia semplice. E’ il tempo della vendemmia, attorno all’equinozio d’autunno. Un proprietario ha ingaggiato per la vendemmia diversi braccianti, in ore diverse della giornata, fino ad un’ora prima del tramonto. Fattasi sera, dà a tutti il medesimo salario, quello per l’intera giornata. I primi si lamentano: “Quelli là, ultimi, li hai considerati uguali a noi!”

La parabola è rivolta ai farisei e agli scribi, l’élite della nazione, che vedono Gesù attorniato da persone comuni. E’ l’illustrazione di una promessa fatta ai discepoli: “Ebbene, per noi che cosa ci sarà?”. Per ognuno, primo o ultimo, è in serbo una vita bella: “O forse tu vedi male il fatto che io sia buono?”

San Paolo scrive ai cristiani di Filippi, colonia romana della provincia di Macedonia. Scrive dal carcere, in una situazione di incertezza circa l’esito della sua prigionìa. Il movente del messaggio è personale: scrive per rassicurarli. Prima di tutto

ringrazia il Signore per l’aiuto che riceve continuamente da loro, anche in denaro, in tutte le sue necessità. Ringrazia perché ci sono e il Signore glieli ha dati, questi fratelli, come il dono più prezioso. Li ha in mente e nel cuore, ad uno ad uno.

Il discorso si avvia con una specie di soliloquio che racchiude il dialogo tra guadagno e frutto. Essendo in grave pericolo di vita, Paolo non è spaventato: non avrebbe difficoltà a sollevare le àncore, a levare le tende e partire, così da poter essere sempre con il Signore, il suo sospirato guadagno.

Ma qualcosa lo trattiene. E questo so con certezza, che rimarrò; e rimarrò al fianco di ciascuno di voi, per il vostro progresso e gioia in questa vostra fede. Il frutto cade sul prato fiorito della dolcezza fraterna e rimbalza di gioia. Paolo è certo di vederli ancora, con i suoi occhi quando, liberato dal carcere, verrà da loro.Tanto più che a voi fu amorosamente largito non solo di credere in Gesù, ma anche di soffrire in rappresentanza di Lui.

Settanta volte sette

 

BUDOIA

 

MERCOLEDI’ 27 Settembre – Mem. S. Vincenzo de Paoli

9,30  –  Anniv. Busetti Sandrino,

             Def. Carlon Osvaldo Moro

            

           

DOMENICA – 1 Ottobre – XXVI del Tempo Ordinario

11,00 – Arc. Aurelio Signora, Don Alfredo Pasut

             e sacerdoti defunti.

 

Offerte:

 

     

DARDAGO

 

MARTEDI’– 26 Settembre

18,00 – Def. Parmesan Ruggero,

             Def.ti Fedrigolli Paola e Gianni

                 

SABATO – 30 Settembre – XXVI del Tempo Ordinario

18,00 – Def.ti  Famiglia Bortolini

             Def.ti  Parmesan Claudio e Biscontin Ofelia

             Def.ta Zanchet Beatrice

             Def.ti  Ianna Angelo e Carlon Vincenza

             Def.ti  Sandrin Emilio e  Battistuzzi Lucia

 

Offerte:

Pro Chiesa NN € 10


SANTA LUCIA


GIOVEDI’ – 28 Settembre

18,00  – Santa Messa 

 DOMENICA  – 1 Ottobre – XXVI  del Tempo Ordinario

9,45  –  Santa Messa


ANNUNCIO 200 ANNI DALLA DEDICAZIONE DELLA
CHIESA S. MARIA MAGGIORE DI DARDAGO