venerdì 1 settembre 2023

Domenica, 3 Settembre 2023 Anno13 n. 42 - XXII del Tempo Ordinario (A)

 


Un piccolo sentiero

Durante l’assedio di Gerusalemme da parte dei babilonesi, il profeta Geremia rimane nella città: egli orienta Israele verso la vita, la salvezza viene da Dio solo. Osteggiato e maltrattato dai suoi, trova sostegno in una intensissima ardita preghiera:
“Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre, sei stato più forte di me e hai prevalso…
così che la parola del Signore è diventata per me
un’infamia e una burla tutto il giorno. Allora ho detto: Non voglio più ricordarlo, non parlerò più nel suo Nome.
Ma nel mio cuore c’era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa, mi sforzavo di contenerlo, ma non ci riuscivo” (20,7-9).
Nel momento in cui il profeta vorrebbe chiudere con Dio, venir meno alla chiamata ricevuta da ragazzo, nel mezzo del dramma che lo colpisce assieme al suo popolo egli scopre come un fuoco nel profondo del suo essere, che lo rimotiva: Geremia non può che appartenere al suo Dio.
“Tu sei in mezzo a noi, Signore, e noi siamo chiamati con il tuo Nome: non abbandonarci, Signore, Dio nostro” (14,9): è un’altra bella preghiera di Geremia, che si legge ogni venerdì sera a Compieta. E’ scritto nella tradizione ebraica (Kiddushin):
“Dieci misure di bellezza sono venute sulla terra: nove appartengono a Gerusalemme e una al resto del mondo”, perché Gerusalemme è il luogo della Shekinàh, della Presenza del Signore.
Gesù, nel momento in cui i suoi lo riconoscono come Figlio del Dio vivente, quanto di più prezioso esiste nei cieli e sulla terra, comincia a prospettare per Lui la necessità di andare a Gerusalemme, “città di uomini e di polvere”,
affrontandone tutti i rischi (Matteo 16,21-27). Gesù è la Presenza e lo splendore di Dio che si dirige verso il Luogo che gli appartiene.
A Pietro che vorrebbe dissuaderlo, Gesù con fermezza chiede di mantenere il suo posto, dietro di Lui: “Chi vuol mettere la propria vita al sicuro, la perderà; chi invece perde la propria vita per me, la troverà”.
Il Tuo amore vale più della vita (Salmo 62/63).
Portando il proprio fardello dietro a Gesù, quel fardello diventa leggero.
Ebbene, fratelli, vi esorto con tutta la tenerezza di Dio a presentare il vostro corpo come privilegiato sacrificio vivente, graditissimo a Dio. Inizia la parte esortativa, l’ultima, della lettera di S. Paolo ai Romani. La dedizione, il dono gioioso di sé è il sacrificio vero, senza rubriche né cerimonie, il culto adatto e proporzionato per voi che vivete in sintonia con il Signore. “L’amore è sempre un culto”, fatto di rettitudine, generosità, dolcezza, gusto, stile, pace e gioia.
O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono ben rifinito,
accresci la nostra dedizione a Te, ravviva l’amore per il tuo nome,
fa maturare in noi ogni germe di bene
e custodiscilo con vigile cura (preghiera di Colletta).
 

BUDOIA
 
MERCOLEDI’ 6 Settembre
9,30  –  Deff.  Barbot, Carlon e Zambon
             Deff. Carlon Redento e Paola
 
DOMENICA - 10 Settembre – XXIII del Tempo Ordinario
11,00 – Deff. Angelin Giuseppe, Lea e Giovanni,
             Deff. Rizzo Giuseppe e Alba, ord. da Marcellina
             
 Offerte:
Pro Chiesa NN € 10
     

DARDAGO
 
MARTEDI’– 5 Settembre
18,00 – Def. Zambon Sergio Momoletti (benefattore)
                 
SABATO – 9 Settembre – XXIII del Tempo Ordinario
18,00 –  Def. Vettor Gerardo, Deff. Parmesan Rosina e
              Familiari, Deff. Vettor Agostino, Vittoria e famil.
              Deff. Bocus Rossanda e Familiari
 
Offerte:
Pro Chiesa NN € 40, NN € 20


SANTA LUCIA

GIOVEDI’ – 7 Settembre

18,00  – Santa Messa 

DOMENICA  – 10 Settembre – XXIII  del Tempo Ordinario

9,45  – Def. Gislon Paolo