E’ più grande Dio del nostro cuore
Saulo era
partito da Gerusalemme con l’intenzione di riportarvi in catene i seguaci di
Gesù. Ora ritorna per annunciare e testimoniare Gesù, conquistato da lui sulla via di Damasco. Bàrnaba, uomo di
fiducia dei credenti a Gerusalemme, lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli
e raccontò come, durante il viaggio, aveva visto il Signore. Alcuni, ebrei di
lingua greca che avevano a Gerusalemme le loro sinagoghe, non lo accettano. La
vita di Paolo è in pericolo. Viene rispedito a Tarso, capitale della Cilìcia in
Asia minore, dove era nato. La Chiesa ritrova la pace (Atti degli Apostoli
9,26-31). Ma Bàrnaba non si è dimenticato di lui e lo andrà a riprendere alcuni
anni dopo (11,25).
La vite è una
pianta esile, rampicante. E’ simbolo d’Israele: Hai sradicato una vite
dall’Egitto, hai scacciato popoli per trapiantarla, hai affondato le sue radici
nella terra (Salmo 79/80).
Alla fine del
diluvio Noè piantò una vigna. La vite è segno di benedizione, di speranza e di
pace. E’ simbolo della donna: La tua
sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa.
Gesù, nella
notte, si avvia con i suoi verso un giardino. Ha molte cose da dire: “Io sono
la vite, quella vera, e il Padre mio è il contadino”. Attraverso l’assiduità
con le parole di Gesù il Padre ci rende capaci di portare frutto, libera la
nostra capacità di amare. “Io sono la vite, voi i tralci. Se rimanete in me e
le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà concesso”.
Io vivrò per Lui. Si parlerà del Signore
alla generazione che viene, al popolo che nascerà diranno: ecco l’opera del
Signore.
Giovanni
riprende lo stesso pensiero al centro del suo messaggio: Figlioli, amate in
opera e verità. “La verità in noi non invecchia e tutto il nostro essere è
irrigato da questa verità, tutta la nostra vita è una primavera”. Gesù è la
verità che motiva e sostiene in noi l’agire. Dio è più grande del nostro cuore:
“Questa è una grande e dolcissima promessa. Dobbiamo esercitare la fede e
volare nella misericordia di Dio; possiamo consolidare e rafforzare i nostri
cuori davanti a Lui per avere fiducia”. Se siamo nella Verità, la familiarità
con Dio consente di essere ascoltati. Credere in Gesù e amarsi reciprocamente
diventano la formulazione dell’unico comandamento. E in ciò conosciamo che Egli
rimane in noi, dallo Spirito di cui ci ha fatto dono: lo Spirito soppianta le
tenebre, l’amore è passaggio da morte a vita (I Lett. di Giovanni 3,18-24).
E continuerò a fidarmi di Te, Ti impedirò di abbandonarmi,
dirò a tutti che Tu non sei uno che abbandona, continuerò a chiamarti e tu non
mi lascerai
Non si celebra la Santa Messa.
Rosario ai capitelli
Capitello “Mastela” via Lunga ore 20
DOMENICA 5 Maggio – VI di Pasqua
11,00 S- Messa per la Comunità
DARDAGO
MARTEDI 30 Aprile
18,00 Santa Messa
11,00 60° Matrimonio Nizzoli Luciano e Redolfi Anna
Rosario ai capitelli
Capitello Via San Tomè – “Ciathentai” ore 20
VENERDI 3 Maggio
20,30 Incontro Mariano
SABATO 4 Maggio - VI di Pasqua
18,00 Def.ti Ianna Alfredo, Angela e Chiara
SANTA LUCIA
GIOVEDI’ 2 Maggio
18,00 Santa Messa
DOMENICA – 5 Maggio VI. di Pasqua
9,45 Def. ti Moretto Caterina, Saccon Carlo, Pagot Angela, Trevisanut Dirce, Saccon Erminia
MAGGIO, MESE DEL SANTO ROSARIO
Durante il mese di Maggio, è tradizione recitare il Santo Rosario presso i capitelli dei nostri paesi.
L’orario e la località per la settimana corrente sono elencati ed evidenziati, negli avvisi delle singole parrocchie.