venerdì 26 aprile 2024

DOMENICA, 28 APRILE - ANNO 14 n. 22 V DOMENICA DI PASQUA (B)

                                  

E’ più grande Dio del nostro cuore

Saulo era partito da Gerusalemme con l’intenzione di riportarvi in catene i seguaci di Gesù. Ora ritorna per annunciare e testimoniare Gesù, conquistato  da lui sulla via di Damasco. Bàrnaba, uomo di fiducia dei credenti a Gerusalemme, lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli e raccontò come, durante il viaggio, aveva visto il Signore. Alcuni, ebrei di lingua greca che avevano a Gerusalemme le loro sinagoghe, non lo accettano. La vita di Paolo è in pericolo. Viene rispedito a Tarso, capitale della Cilìcia in Asia minore, dove era nato. La Chiesa ritrova la pace (Atti degli Apostoli 9,26-31). Ma Bàrnaba non si è dimenticato di lui e lo andrà a riprendere alcuni anni dopo (11,25).

La vite è una pianta esile, rampicante. E’ simbolo d’Israele: Hai sradicato una vite dall’Egitto, hai scacciato popoli per trapiantarla, hai affondato le sue radici nella terra (Salmo 79/80).

Alla fine del diluvio Noè piantò una vigna. La vite è segno di benedizione, di speranza e di pace. E’ simbolo della donna:  La tua sposa come vite feconda nell’intimità della tua casa.

Gesù, nella notte, si avvia con i suoi verso un giardino. Ha molte cose da dire: “Io sono la vite, quella vera, e il Padre mio è il contadino”. Attraverso l’assiduità con le parole di Gesù il Padre ci rende capaci di portare frutto, libera la nostra capacità di amare. “Io sono la vite, voi i tralci. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà concesso”. Io vivrò per Lui.  Si parlerà del Signore alla generazione che viene, al popolo che nascerà diranno: ecco l’opera del Signore.

Giovanni riprende lo stesso pensiero al centro del suo messaggio: Figlioli, amate in opera e verità. “La verità in noi non invecchia e tutto il nostro essere è irrigato da questa verità, tutta la nostra vita è una primavera”. Gesù è la verità che motiva e sostiene in noi l’agire. Dio è più grande del nostro cuore: “Questa è una grande e dolcissima promessa. Dobbiamo esercitare la fede e volare nella misericordia di Dio; possiamo consolidare e rafforzare i nostri cuori davanti a Lui per avere fiducia”. Se siamo nella Verità, la familiarità con Dio consente di essere ascoltati. Credere in Gesù e amarsi reciprocamente diventano la formulazione dell’unico comandamento. E in ciò conosciamo che Egli rimane in noi, dallo Spirito di cui ci ha fatto dono: lo Spirito soppianta le tenebre, l’amore è passaggio da morte a vita (I Lett. di Giovanni 3,18-24).

E continuerò a fidarmi di Te, Ti impedirò di abbandonarmi, dirò a tutti che Tu non sei uno che abbandona, continuerò a chiamarti e tu non mi lascerai

 BUDOIA

 MERCOLEDI’  1 Maggio

Non si celebra la  Santa Messa.

Rosario ai capitelli

Capitello “Mastela” via Lunga ore 20

DOMENICA  5 Maggio – VI di Pasqua

11,00  S- Messa  per la Comunità


DARDAGO

 MARTEDI 30 Aprile

18,00 Santa Messa

 GIOVEDI 2 Maggio

11,00  60° Matrimonio Nizzoli Luciano e  Redolfi  Anna

Rosario ai capitelli

Capitello Via San Tomè – “Ciathentai” ore 20

VENERDI 3 Maggio

20,30 Incontro Mariano

SABATO  4 Maggio - VI di Pasqua

18,00 Def.ti  Ianna Alfredo, Angela e Chiara


SANTA LUCIA

GIOVEDI’ 2 Maggio

18,00 Santa Messa

DOMENICA – 5 Maggio  VI. di Pasqua

 9,45  Def. ti Moretto Caterina, Saccon Carlo, Pagot Angela, Trevisanut Dirce, Saccon Erminia


MAGGIO,  MESE  DEL SANTO ROSARIO

Durante il mese di Maggio, è tradizione recitare il Santo Rosario presso i capitelli dei nostri paesi.

L’orario e la località per la settimana corrente sono  elencati ed evidenziati, negli avvisi delle singole parrocchie.