venerdì 3 maggio 2024

DOMENICA, 5 MAGGIO - ANNO 14 n. 23 VI DOMENICA DI PASQUA

 


Un nome  nuovo

Pietro ha lasciato Gerusalemme. Non c’è più Giovanni con lui. Va a far visita ai gruppi di credenti della Giudea, da Lidda fino a Giaffa, il porto più vicino a Gerusalemme. Qui rimase parecchi giorni, ospite in una casa sulla riva del mare.

Da Cesarea lo mandò a cercare Cornelio, centurione della coorte Italica. Cesarea era la sede del Procuratore romano: i giudei vi coesistevano a fatica con gli occupanti e il clima era costantemente teso.

Cornelio era un uomo generoso, stimato e pregava Dio assiduamente. Ma non era ebreo.

Pietro si lascia convertire ai progetti di Dio: viene a Cesarea con alcuni fratelli, entra in casa di Cornelio, parla loro di Gesù e ordina che vengano battezzati, poiché aveva riconosciuto che su loro era sceso lo Spirito Santo: un’affinità spirituale, una profonda consonanza.

Il cammino di Gesù salvatore varca i confini.

“In verità comprendo che Dio non è parziale ma, in ogni popolo, chi lo onora e opera secondo giustizia è a Lui accetto. Gesù è il Signore di tutti. Questa è la parola che Dio ha inviato ai figli d’Israele”: così disse Pietro.

Lo Spirito Santo l’aveva preceduto. Gli eventi che seguiranno sono il compimento di una promessa antica. Si apre un orizzonte senza confini (Atti degli Apostoli 10).

Un cantico nuovo cantate al Signore perché ha compiuto cose mirabili: fin dove arriva il mondo si è veduta la salvezza del nostro Dio (Salmo 97/98).

Gesù continua a parlare, nella notte; i discepoli ascoltano in silenzio: “Come il Padre mi ha amato, così anch’io ho amato voi: dimorate in questo mio amore “. Gesù vive nell’amore del Padre, di cui ha compiuto l’opera. Questa è la sua gioia, che comunica a coloro che si affidano a Lui. La gioia è il risultato della comunione tra Gesù e i suoi, un cammino di relazione. Lo scopo della missione di Gesù è la nostra piena felicità. Egli collega la pienezza di gioia alla preghiera: “perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda”.

“Ora vi considero amici”: è il momento della definitiva chiarezza della rivelazione, in cui Gesù parla apertamente del Padre. I discepoli sono gli amici che condividono la gioia del Maestro. Con la sua amicizia, l’amore più grande, Gesù ci consegna lo stesso amore che il Padre ha per lui. Amici è il nome nuovo, un nuovo atto di creazione (Giovanni 15,9-17).

Giovanni scrive nella terza parte, l’ultima del suo Messaggio: L’amore è da Dio, tutto parte da lì. Dio ci ha amati per primo. Il Figlio e il Padre non sono lontani.

Chi non ama non ha ancora conosciuto niente di Dio, perché Dio è amore. Se ci amiamo l’un l’altro, Dio dimora in noi e l’amore di Lui è arrivato a compimento in noi. L’amore fraterno è segno che partecipiamo al sentire di Dio per noi, è la realtà in cui lo stesso Dio invisibile si fa sperimentabile e Dio stesso si fa nostro maestro. L’amore rivela il segreto e l’intimità della vita divina, la Trinità.

 

BUDOIA

 MERCOLEDI’  8 Maggio

 9,30 Santa Messa Rosario ai capitelli

Capitello “S. Antonio” via Dei Maschi ore 20

 DOMENICA  12 Maggio – Ascensione del Signore

11,00  Def. ti  Carlon, Barbot  e Zambon

Offerte pro Oratorio

Famiglie Zanotto € 50, Petcu € 30, Bottos € 40

             

DARDAGO

 MARTEDI  7 Maggio

18,00 Def. Busetti Anna Maria Ved. Madorno

Santa Messa

 

GIOVEDI  9 Maggio Rosario ai capitelli - Capitello Via Solvela    ore 20

SABATO  11 Maggio – Ascensione  del Signore

18,00 Anniversario Def.to Poletti Marco

          Durante la S. Messa: Battesimo di Petretti Lavinia

 

SANTA LUCIA

 GIOVEDI’  9 Maggio

 17,30 Santo Rosario

18,00 Santa Messa

DOMENICA – 12 Maggio  Ascensione del Signore

 9,45  Def. ti Gislon Paolo, Zammatio Lea,

          Soldà Bruna, Pastorutti Claudia e Lorenzo

 

 MAGGIO,  MESE  DEL SANTO ROSARIO

Durante il mese di Maggio, è tradizione recitare il Santo Rosario presso i capitelli dei nostri paesi.

L’orario e la località per la settimana corrente sono  elencati ed evidenziati, negli avvisi delle singole parrocchie