Perché la nostra gioia sia piena
“Il Santo –
benedetto Egli sia – non fa misericordia ai figli del suo popolo per un anno, o
due, ma per sempre. Il suo amore non è solo per questo mondo, ma anche per il
mondo che viene” (dal Midrash).
Gesù è
sempre Colui che viene.
Venuta la sera, proprio in quel giorno, il primo della settimana, a Gerusalemme i discepoli erano insieme (Giovanni 20,19-31). Le parole di Maria di Màgdala avevano riacceso la speranza. Ma le porte del luogo dove stavano erano già state chiuse, per il timore che si aveva dei Giudei militanti. Venne Gesù, come aveva detto. La sua presenza li riabilita, li rassicura, conferma loro la fiducia e l’incarico. I segni della passione che Gesù mantiene nel suo corpo risorto stanno ad indicare che “Egli è ritornato al Padre più grande di quando era venuto sulla terra”: sono i segni della sua dedizione senza misura, di quanto la terra gli sia cara. Fa dono ai discepoli dello Spirito Santo, l’altro Protettore, perché portino il perdono, che vince la paura:”Vengono condonate le colpe delle persone a cui le condonate, vengono mantenute per quelle persone a cui le mantenete”.
L’ ottavo giorno, quando erano soliti radunarsi, le porte vengono ancora sbarrate. C’è anche Tommaso: com’è possibile che proprio Lui, il trafitto, porti la riconciliazione, il perdono? “Signore mio, Iddio mio!” Solo Dio può perdonare così, da prima della fondazione del mondo Egli è il perdono. Scrive ancora Giovanni: Sì, la Vita si è fatta visibile e l’abbiamo veduta con i nostri occhi e le nostre mani l’hanno toccata… Vi scriviamo queste cose perché la nostra gioia sia piena (I Lettera di Giovanni 1,1-4). Poter condividere il dono di Gesù è la gioia più grande.
E poi, al
punto culminante del messaggio (5,1-12): Da Dio ci viene l’amore; la vita di
chi crede è condividere la vita di Gesù. Dal fatto che amiamo Dio, sappiamo
bene di amare i figli di Dio, i fratelli, perché Dio è presente in noi e sostiene,
sorregge il nostro voler bene agli altri. E abbiamo la certezza di ottenere
tutto quanto gli chiediamo nella preghiera, secondo la sua volontà.
A
Gerusalemme, la comunità di coloro che avevano aderito alla fede era un cuore
ed un’anima sola. Tra loro era tutto in comune, così si adempiva la Scrittura:
“Non vi sarà nessun povero in mezzo a te, perché il Signore ti benedirà”
(Deuteronomio 15,4).
Infatti con
grande forza gli apostoli testimoniavano la risurrezione di Gesù e una grande
dimostrazione d’amore da parte di Dio era su tutti loro (Atti degli Apostoli
4,32-35).
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo e noi le pietre perché si formi l’edificio.
Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi. Questo giorno è di tale durata che non gli succede la notte.
BUDOIA
MERCOLEDI’ 10 Aprile
9,30 Santa Messa
DOMENICA 14 Aprile – III di Pasqua
11,00 Anniv. Panizzut Noemi Alberta, Deff. Angelin ,Giuseppe, Lea e Giovanni,
Off. Pro chiesa: Mem. Carlon Sergio € 100 da famiglia, NN € 10, NN € 10
DARDAGO
MARTEDI 9 Aprile
18,00 Def. Zambon Marcello Rosit e Zambelli Bais
Anna
18,00 Def.ti Bastianello Luigi Thisa e Zambon Bruna Maressial;
Off. Pro chiesa: NN € 50
SANTA LUCIA
18,00 Santa Messa
DOMENICA – 14 Aprile
9,45 Santa Messa Defunti:
Bortoluzzi Luigi, Celant Isidora, Gislon Paolo, Roman Maria Pia,
Bragaggia Anastasia ed Emma
Se interessati contattare urgentemente Vivianne Toffoli (333 9661574)