Proclamate
il Vangelo ad ogni creatura
Gesù aveva
detto ai discepoli, dopo la Cena: “A voi giova che io parta”. E ancora,
nell’incontro con Maria Maddalena accanto al sepolcro: “Va’ subito dai miei
fratelli a dire loro questo: che salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e
Dio vostro”.
I quaranta
giorni tra Pasqua e l’ Ascensione sono il numero simbolico di un periodo che
prepara ad una rivelazione o ad una missione, come il cammino di Israele nel
deserto, Mosé sul monte Sinai, il cammino di Elìa fino a scoprire la presenza
del Signore, la permanenza di Gesù nel deserto. Le aspettative dei discepoli
sono legate al passato. La loro fedeltà al Signore è nel rimanere insieme,
nello spezzare insieme il pane, secondo l’ordine ricevuto. Infine Egli si
manifestò agli undici mentre erano a mensa. E’ l’ora del pasto della sera. Gesù
si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, parlando delle cose riguardanti
il Regno di Dio. “Il Regno di Dio non è un posto sulle nuvole ma una metafora
per indicare dove Dio regna, cioè dove la
vita trabocca. La gioia qui, ora e sempre, anche nelle burrasche. E non è
qualcosa da raggiungere, ma che ci raggiunge dove siamo (A. D’Avenia).
Mentre si
trovavano a tavola, ordinò loro di attendere l’adem -pimento della Promessa del
Padre, “quella che voi avete udita da me: riceverete la forza dello Spirito
Santo e mi sarete testimoni, fino ai confini della terra”. I discepoli, come
Eliseo nei confronti di Elìa, lo videro salire, i loro occhi e il loro cuore
rimasero fissi su Gesù, finché una nube lo sottrasse ai loro sguardi.
La nube è segno
visibile della presenza di Dio: Gesù è nello splendore del Padre; la sua
umanità, messa allo stesso livello di Dio, non è dissolta, ma persiste
concreta. La vittoria passa nella vita di coloro che si affidano a Lui, forza
nuova d’amore che travolge le crisi più acerbe. Salito in alto ha distribuito
doni agli uomini. Ha elargito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri
come portatori della buona notizia, altri come pastori e maestri. Il dono non è elargito ad uno dei fratelli, che lo riceve,
ma ogni fratello stesso col suo dono è elargito agli altri, che ne usufruiscono
e ne godono.
Allora
ritornarono a Gerusalemme, dal monte detto degli Ulivi. Entrati in città,
salirono nella stanza al piano superiore, quello riservato alle riunioni di studio
e alla preghiera. C’erano gli undici, assidui nella preghiera, con perseveranza,
insieme ad alcune donne e a Maria, la madre di Gesù. Come lo Spirito Santo era
sceso su Maria per il concepimento del Figlio di Dio, così lo stesso Spirito
scende su di noi, i discepoli. Il Pastore e custode delle nostre anime, ci
chiama all’unanime preghiera, sull’ esempio di Maria e degli apostoli (prefazio
dopo l’Ascensione).
BUDOIA
Capitello “Gesù Bambino di Praga” via Colli ore 20
SABATO 18,00 – PENTECOSTE – Messa Prefestiva
DARDAGO
MARTEDI 14 Maggio
18,00 Def. Sgnaolin Alberto
GIOVEDI 16 Maggio Rosario ai capitelli
Capitello Via Rui de Col ore 20
Domenica 19 Maggio – PENTECOSTE
11,00 Def. Tranci Sandro, Anniv.
Zambon Agata ved.Rigo
Durante la S. Messa I Comunione di 17 Bambini
ELENCO BAMBINI
I^ COMUNIONE
Arizzi Sara, Belfiore Francesco, Cipolat Giada
Dalto Giulia, Dessi Filippo, Di Fusco
Michela,
Dorigo Alessio, Fiorot Greta, Gant
Cecilia,
Manfredo Martina, Marian Denise, Moretton Carlotta, Ongaro David, Ongaro Nicola, Parro Enrico, Pellegrini Eleonora, Pignat Francesco
GIOVEDI’ 16 Maggio
18,00 Santa Messa
DOMENICA – 19 Maggio - Pentecoste
9,45 Def. ti Rizzo Giuseppe, Ilia Carmela Stanic
Durante il mese di Maggio, è tradizione recitare il Santo Rosario presso i capitelli dei nostri paesi.
L’orario e la località per la settimana corrente sono elencati ed evidenziati, negli avvisi delle singole parrocchie