Una legge di libertà
Mosé, al
termine della sua carriera, si rivolge al popolo, nel deserto, al di là del Giordano:
Non aggiungete nulla a ciò che io vi comando: Dio è il garante della nostra
libertà e apre davanti a noi spazi amplissimi per le nostre libere scelte, che
nessuno deve restringere.
Questi
insegnamenti rendono Israele unico e grande fra i popoli. “Infatti, quale
grande nazione ha la divinità così vicina a sé come il Signore è vicino a noi
ogni volta che lo invochiamo? Voi, che vi manteneste stretti al Signore,
siete tutti in vita” (Deuteronomio
4,1-8).
I farisei e
gli scribi venuti da Gerusalemme hanno notato che alcuni discepoli di Gesù
prendono cibo senza essersi prima lavate accuratamente le mani. Ne nasce
un’accesa controversia. Dice Gesù: “Voi lasciate cadere il comando di Dio per
attenervi alla consegna avuta dagli uomini. Questo popolo mi onora con le
labbra ma l’animo suo è molto lontano da me”. Poi, riconvocata la folla, dà un
insegnamento più generale: “Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui,
possa conta -minarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo”.
Chi sarà
ospite nella tua tenda, Signore? Chi abiterà la tua montagna? Coloro che
camminano nella purità e praticano il tuo volere e la parola sacra hanno nel
cuore. Chi la sua lingua raffrena e non fa male al prossimo e non insulta il
vicino, non presta da usuraio il suo denaro, è incorruttibile da qualsiasi
dono, a danno di innocenti.
La lettera
di Giacomo è uno dei più antichi testi cristiani, rivolto a credenti di origine
ebraica: Giacomo, , alle dodici tribù che sono nella diaspora. Rallegratevi!
Miei
fratelli amati, sappiate che Dio non può essere tentato dal male ed Egli non
tenta nessuno. Il Padre delle luci non conosce declino. Il dono che elargisce è
incessante.
Accogliete
con mitezza la parola che è stata piantata in voi, che ha la forza di salvare
le vostre anime. Chi ha fissato lo sguardo su una legge perfetta, che è la
legge della libertà, costui sarà felice
nel praticarla.
Religiosità
vera e senza macchia davanti a quel Dio che è Padre è questa: soccorrere orfani
e vedove nel loro affanno e non assoggettarsi alla logica di questo mondo
(1,13-27).
BUDOIA
MERCOLEDI’ 4
Settembre
9,30 Def.ti Carlon Paola e Redento, Def.ti Carlon, Barbot e Zambon
DOMENICA 8 Settembre - XXIII Tempo Ordinario
11,00 50° di Matrimonio di Bravin Claudio e Angelin Silvana
DARDAGO
MARTEDI 3 Settembre
18,00 Ottava
Zambon Ida (Bonaparte)
VENERDI 6 Settembre
20,30 VEGLIA MARIANA
Recita
S. Rosario – Santa Messa –
Adorazione SS.mo Sacramento
SABATO 7 Settembre XXIII Tempo Ordinario
18,00 Def.ti Ianna
Alfredo, Angela e Chiara
Def.ti
Famiglia Parmesan Rosina
Def.ti Bocus Angelo, Ermellina,
Rosina, Tea e don Romano
Def.ti Vettor Agostino, Vittoria, Rossanda e Claudia
In memoria di Bastianello Antonio Thisa, la figlia Silva € 50,
Basso Augusto € 40, NN 20
SANTA LUCIA
DOMENICA 8 Settembre XXIII Tempo Ordinario
11,00 Def.ti Bortoluzzi Renato, Def. famiglia Campana
Dardago € 45, Budoia € 20, Santa Lucia € 10